Fred De Palma, dal rap al fuoco dei ritmi latini con “Unico”

«Grazie al duetto con Anitta vi farò ballare tutta l’estate»

Fred De Palma e Anitta
2 Luglio 2021 alle 08:30

Non contento di aver già conquistato grazie a “Ti raggiungerò” un posto sicuro tra le canzoni più amate dell’estate, Fred De Palma ha appena pubblicato “Un altro ballo”, un nuovo singolo che rinnova la collaborazione con la cantante brasiliana Anitta, a un anno dal successo di “Paloma”. Potrebbe essere abbastanza, e invece... il 2 luglio esce “Unico”, l’album più scatenato della sua carriera.

Fred, non sei mai sazio.
«Sono iperattivo, questa è la verità. Ormai è un’abitudine per molti artisti fare capolino solo d’estate per conquistare la platea dei vacanzieri. Io invece voglio far ballare tutto l’anno».

Infatti “Ti raggiungerò” da tre mesi è tra i brani più ascoltati in streaming.
«Ne sono felice. L’ho fatto uscire a fine inverno, con 8 gradi fuori, sperando che abbattesse un po’ la stagionalità del mio genere. Ci siamo riusciti. Adesso ripartiamo con un brano che infiammerà i prossimi mesi, ne sono certo».

“Un altro ballo” ha delle sonorità molto originali.
«Mescola lo stile “vallenato” colombiano con le fisarmoniche al “funk baile” di Rio De Janeiro, quindi è molto ritmato. Poi io cerco sempre di dare un’identità che sia anche molto italiana».

A proposito: il tuo nuovo album “Unico” vede la direzione artistica di Takagi & Ketra.
«Sono contentissimo! Avevo bisogno del loro “occhio clinico” per scegliere i brani giusti. Ho scritto tanto e loro sono bravi a fare ordine, dare coerenza. Non mi sono mai sentito così a fuoco».

Nel disco sono molte collaborazioni tra cui i BoomDaBash e Gué Pequeno. È vero che è stato lui a farti scoprire per primo il reggaeton?
«Sì, è successo tanti anni fa. Era saltato un concerto all’ultimo minuto e in albergo mi ha fatto ascoltare una canzone di J Balvin, si chiamava “Tranquila”. La prima cosa che ho detto è stata: “Che schifezza!”».

Davvero?
«Sì, in quegli anni facevo ancora il rapper “duro e puro”, ma in verità non lo sono mai stato. Dopo aver sperimentato tutti i generi del rap in realtà mi ero stufato. Quel pezzo oggi lo benedico perché mi ha aperto un mondo. Ha acceso un fuoco che adesso è diventato un incendio».

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