È arrivato il momento di fare un bilancio del 2023. Ma non vi preoccupate, qui si parla solo di musica. Tra classifiche di fine anno, playlist riassuntive e articoli riassuntivi sulle migliori uscite degli ultimi dodici mesi, tiriamo le somme dei nostri ascolti. Abbiamo raccolto alcuni dei progetti, degli artisti e delle artiste più interessanti che abbiamo scoperto nel corso di quest'anno – nel caso ve ne fosse scappato qualcuno.
Non abbiamo la sfera di cristallo, ma negli ultimi anni abbiamo anticipato qualche nome che non ha deluso le aspettattive, anzi! Basti pensare a Vale LP e i bnkr44, due nomi dei finalisti di Sanremo Giovani 2023. Non solo, vi abbiamo consigliato anche Big Mama, tra i Big di Sanremo 2024, e Sethu, in gara lo scorso anno sul palco dell'Ariston, ma anche Ariete, che non ha più bisogno di presentazioni.
Il rap e un'attitudine più "radiofonica" sembrano più gettonati, anche nel sottobosco dove si prova a uscire dagli schemi, dando ai progetti più alternative un'etichetta riconoscibile e immediatamente fruibile.
Post-cantautorato
Il cantautorato è morto, lunga vita al cantautorato. La musica italiana è una repubblica fondata sul pop e sulle chitarre, ma non per questo si adagia sugli allori. Anzi, le contaminazioni e le rinascite nel macro genere cantautorato sono sempre fertili, soprattutto negli ultimi anni, dando continuamente nuova forma ai progetti che lo animano. Anche il 2023 è stata una conferma. Prendiamo Marta Del Grandi e il suo nuovo album "Selva": un vortice di jazz, blues, contaminazioni elettroniche, da luoghi lontani e mondi diversi, per un post-rock rigenerato e accogliente. Così come i Ricche Le Mura, che riproponiamo perché il loro album di debutto "Inizio turno fine" non ha deluso le aspettative di un alt-rock sperimentale dalle mille sfumature. Per restare in zona Valtellina, c'è anche Tueri Damasco, che sta facendo capolino in punta di piedi, ma portando con sé un cantautorato sfaccettato e profondo. Un altro nome ha da poco fatto il suo debutto solista, ma vale la pena tenerlo d'occhio: è Arianna Pasini e il suo primo singolo "Burrone" è una ballad lo-fi pop che scorre morbida. Infine segnaliamo Turbetto - attivi dal 2014, ma il loro album "Conigli" del 2023 ha riacceso l'interesse - portavoce di un cantautorato ruvido, ma dalla sensibilità delicata.
Nuove dimensioni
Un 2023 che ha segnato anche una svolta sempre più netta verso progetti che giocano e sperimentano, con le orecchie ben sintonizzate su frequenze internazionali. Tra questi troviamo Guinevere e il suo album "Running in circles", un pop acustico ricco di sfumature e dimensioni, tra echi beatlesiani e radioheadiani, archi e piano, e tanta calma che fa bene al cuore. Un'altra che ci apre le porte su nuove dimensioni è Yoniro, eterea creatura che col suo pop-clubbing spiccatamente internazionale ci trasporta in un viaggio spirituale tutto da ballare, fino a raggiungere il paradiso del suo ep "H e a v e n s". E tra le uscite che hanno segnato primi passi in quest'anno, troviamo anche l'ep Intro di Lauryyn, artista emergente salentina che con passo felpato sta conquistando sempre più attenzioni col suo pop languido che fa la corte all'r'n'b e alle sperimentazioni elettroniche. Da segnalare anche Tuna Display, non proprio un nome di primo pelo visto che le sue prime pubblicazioni sono datate 2019, ma nell'ultimo anno il progetto ha preso una forma più definita, con l'ep "Violent Glare" che spinge hyper-clubbing verso il futuro. Bonus fiducia per il 2024 a REHHLL che, con una manciata di tracce e il recente singolo "Compañera de la pena", ci trasporta in spazi liminali lontanissimi.
Generazione SoundCloud
Immaginate un enorme calderone digitale in cui ribolle tutta la creatività delle menti più fresche, è il vasto panorama della piattaforma di streaming SoundCloud. Tra urban e post-rap, hyperpop e meta-pop, lo "stile SoundCloud"diventa un approccio musicale, non solo un'etichetta. Tra i nomi su cui tenere gli occhi ben puntati, troviamo il collettivo CEASEFIRE che col nuovo album "TAKEOVER" propone un mix di rap, hyperpop, pop e urban ben confezionato. Se questo sound vi piace, c'è anche Yandie Gotam che nell'ultimo anno ha centellinato una manciata di singoli scintillanti, prodotti da Ervie. Tra i produttori c'è s7n con il suo primo album "Higher Purpose", dalle sonorità hyper e atmosfere evanescenti. Chi dimostra di aver fatto bene i compiti a casa è KKKK che col singolo "Anice" prende il meglio delle sonorità più underground, ma declinate in forma alt-pop. In un'area ibrida tra SoundCloud e il pop radiofonico, troviamo Rich Meyer & Simoke: il loro ep "SBAGLIA" è un mix fresco tra urban e ballad arrabbiate che non ha nulla da invidiare alle grandi classifiche.
Nuova stagione
Quest'anno alcuni artisti già noti sono tornati a farsi sentire, più in forma che mai. È il caso dei Liquami - band composta da vecchie conoscenze della scena punk-hardcore e Generic Animal - cinque amici riuniti in questo progetto emo-rock. Ritorno molto gradito quello di Prince, ex-membro dei Tauro Boys, che non ha deluso fan nostalgici e nuovi seguaci con l'album personale "Love Storii", riprendendo il suo trono nella scena SoundCloud. Un altro che nel 2023 ha confermato il suo status nel nuovo panorama urban è Angelo Kras, nome tra i più maturi nel sottobosco musicale, ma che col nuovo album "Gentile" (uscito per Thru Collected) sancisce un ulteriore passo in avanti. A proposito del collettivo napoletano, il 2023 ha segnato anche il debutto solista di Orcrd, alias di Peppe Storto, già membro anche degli Specchiopaura, che ci ha regalato una piccola gemma grezza fatta di distorsioni struggenti e dell'immediatezza dei vent'anni. Infine, segnaliamo due progetti nati dalle costole dei GIALLORENZO: Calmi col suo album diretto come un pugno "Una comune esperienza umana" e Montag con "Dati", che ci ha presentato dieci canzoni d'amore ai tempi della tecnologia e altre sventure.
Neverending Rap
Gli Spotify Wrapped italiani di quest'anno l'hanno confermato: i rapper sono gli artisti più ascoltati. Non è una novità, ma il 2023 sembra aver dato un'ulteriore conferma. I già segnalati Kid Kugi ed Ela A non hanno deluso le aspettative, ma anche altri nomi sono passati sotto le luci della ribalta proprio nel 2023 – come Nerissima Serpe, Artie 5ive, 18K, Tony Boy e Young Snapp. Tra gli altri che negli ultimi dodici mesi hanno giocato bene le loro carte c'è Baby Kirua, che con soli tre singoli su ha puntato i fari su di sé, mentre sospettiamo che Diss Gacha, dopo l'ep "Cultura", continuerà a catalizzare le attenzioni del grande pubblico. Sarà meglio continuare a tenere d'occhio anche Kuremino, grazie a serie convincente di tracce e featuring. Anche il collettivo Nuova Sardegna ha iniziato ad agitare le acque intorno a sé e il suo primo album "4 The Island" è un solido punto di partenza per il futuro. Un'eccezione da segnalare è SKT, artista e producer londinese, ma che ha fatto delle sue origini italiane un tratto di stile riconoscibile per il suo rap maccheronico.
Nonostante l'anno, la musica italiana è terreno fertile per nuovi talenti. Molti emergenti, altri già noti, ma tutti sicuramente da scoprire, ascoltare e tenere d'occhio. Il 2021 è vicino e potrebbero esserci sorprese