Gli anni Settanta sono stati gli anni della trasgressione, dei movimenti di emancipazione femminile, delle manifestazioni di piazza e non solo.
Gli anni del Rischiatutto di Mike Bongiorno, delle Brigate rosse, delle radio libere e dei primi blockbuster hollywoodiani hanno preparato il terreno per un decennio più solare a goliardico anche grazie a una musica ricca di sfumature.
Riviviamo la decade dei primi computer commerciali e dell'invenzione del compact disc attraverso la nostra top ten delle migliori canzoni italiane del periodo.
10° POSTO, PRISENCOLINENSINAINCIUSOL DI ADRIANO CELENTANO
Dedichiamo il decimo posto in classifica a Fedez, Fabri Fibra ed Emis Killa. Gli ricordiamo che il rap, in Italia, l'ha inventato lui, Adriano Celentano, proprio con questa canzone.
Nota doverosa: nel video il molleggiato - in forma smagliante - duetta con Raffaella Carrà, ma la voce registrata è quella di Claudia Mori.
9° POSTO, GRANDE GRANDE GRANDE DI MINA
Anno 1972. Il singolo che riesce a raggiungere il primo posto in classifica (nonostante sia dello stesso anno Imagine di John Lennon) è cantata da un'inimitabile Mina.
Nel corso degli anni Shirley Bassey, Nina Zilli e Orietta Berti ne faranno una loro versione. La nostra preferita rimane l'originale della Tigre di Cremona, oggi residente a Lugano.
8° POSTO, LA CANZONE DEL SOLE DI LUCIO BATTISTI
Amori estivi, educazione sentimentale, nostalgia e un giro di chitarra così semplice da essere universale decretano il successo della canzone scritta da Mogol e cantata dal cantante di Poggio Bustone (1943).
Il tema della Canzone del Sole? La perdita dell'innocenza, l'indipendenza femminile, il topos dell'estate italiana.
Suggerimento per una conversazione: il mare nero che era chiaro e trasparente come te è un espediente simbolistico che rappresenta l'ingresso nella maturità.
7° POSTO, TRIANGOLO DI RENATO ZERO
Il David Bowie italiano all'apice della provocazione offre al suo pubblico una canzone godibilissima, ballabile e cantabile come una filastrocca.
Triangolo riscosse un tale successo da restare in classifica, tra il 1978 e il '79, per ben 13 settimane.
6° POSTO, GIANNA DI RINO GAETANO
Anno 1978 anche per Rino Gaetano, terzo posto al Festival della canzone di Sanremo, voce graffiante e un testo biografico surreale, quasi da favola, la cui protagonista Gianna incarna l'ideale femminile emancipato tipico degli anni Settanta.
Rino Gaetano deve a Gianna la fama nazionale anche grazie a una provocazione entrata negli annali del Festival: la canzone è la prima a contenere la parola sesso eseguita durante la manifestazione sonora della città dei fiori.
5° POSTO, PAZZA IDEA DI PATTY PRAVO
Aprile 1973. Pazza idea rimane a oltre 40 anni di distanza il maggior successo di Nicoletta Strambelli (1948, nome anagrafico della cantante Patty Pravo).
Tra gli autori che firmano il brano compare il giovane e promettente Riccardo Cocciante.
4° POSTO, MARGHERITA DI RICCARDO COCCIANTE
E veniamo proprio al cantante con la permanente più invidiata d'Italia. Riccardo Cocciante preciserà nel 2013: "Margherita? Non è mai esistita. Le mie canzoni sono allegoriche, rappresentano momenti di vita, stati d'animo. Per me è difficilissimo scrivere una canzone per qualcuno".
Forse anche per questo la carriera del cantante conoscerà una seconda, folgorante primavera grazie alle opere musicali come Notre-Dame de Paris, Il piccolo principe e Giulietta & Romeo.
3° POSTO, RICOMINCIAMO DI ADRIANO PAPPALARDO
La canzone prodotta dal compositore e arrangiatore Celso Valli e in tempi recenti riportata al successo dalla trasmissione televisiva Mai dire gol è il cavallo di battaglia di Adriano Pappalardo.
Il cantante rappresenta un caso unico in Italia: scoperto da Mogol, Pappalardo ha una voce inconfondibile, quasi maleducata, apprezzata da Lucio Battisti per la sua energia (i due collaboreranno fino agli anni Ottanta).
2° POSTO, A FAR L'AMORE COMINCIA TU DI RAFFAELLA CARRÀ
Con oltre 20 milioni di copie vendute, il singolo della presentatrice più amata d'Italia è un successo senza tempo. Anche qui il testo parla di emancipazione femminile, ma a differenza di Gianna di Rino Gaetano lo fa accompagnato da una base musicale dance che non ha lasciato indifferente una star della musica ballabile: Bob Sinclair.
Il dj francese ha remixato la canzone di Raffaella Carrà nel 2011. Il legame di Bob Sinclair con l'Italia risale, del resto, agli anni Ottanta, quando si faceva chiamare Chris the Italian Kiss.
1° POSTO, ALBACHIARA DI VASCO ROSSI
Non siamo mica gli americani, anno 1979, è il disco che contiene la sintesi massima della poetica del cantante di Zocca (1952).
Albachiara viene scritta da Vasco Rossi, ispirato da un giro di chitarra proposta da Massimo Riva, in pochi minuti. Nonostante si un'instant song, Albachiara rimane un caposaldo del Blasco e una pietra miliare del decennio 70, tanto che ancora oggi è il brano che spesso conclude i concerti da stadio di Rossi.