J-Ax: «Di notte niente musica, chiacchiero con gli amici»

Ha realizzato il video del suo singolo "Supercalifragili" da casa con l’aiuto (a distanza) di Rovazzi e altri colleghi

Alessandro Aleotti in arte J-Ax. Il suo album “ReAle” è uscito il 24 gennaio e contiene 18 brani. Tra gli altri duetti, Max Pezzali e Paola Turci
2 Aprile 2020 alle 09:25

La musica è da sempre uno strumento eccezionale per raccontare i tempi in cui viviamo. A volte le canzoni possono addirittura riuscire a farci superare i periodi più duri della vita, come quello che stiamo affrontando alla luce dell’emergenza coronavirus.

J-Ax ha appena lanciato un nuovo singolo intitolato “Supercalifragili”, contenuto nel suo ultimo album “ReAle”. Ma a dispetto del simpatico riferimento al celebre film “Mary Poppins” del 1964, c’è un messaggio che aderisce perfettamente alle difficoltà di questo momento.


J-Ax, come sta?
«Bene! Sono in quarantena da prima dei decreti. Sarà che sono un po’ paranoico, ma da tempo avevo già limitato le uscite. Sono qui a casa con mia moglie Elaina e mio figlio Nicolas. Mia mamma per fortuna vive nell’appartamento di fianco al nostro. L’atmosfera per il momento è serena».

Come passa il tempo?
«Ho tolto i panni di J-Ax, li ho appoggiati un attimo sulla sedia, e sono tornato a essere solo Alessandro. Di giorno faccio il papà e mi occupo di tutti. La notte cerco svago in un podcast (una trasmissione radiofonica via Internet, ndr) fatto anche da me. È un programma solo di parole».

Che bella idea, voglio saperne di più...
«Si intitola “Mondo cane” e si trova gratis anche sulle piattaforme di streaming come Spotify. Ci siamo io, Il Cile e altri amici: ci troviamo e chiacchieriamo in libertà».

Forse è per questo che la vediamo poco attivo sui social.
«È una scelta. Molti dicono che la musica continua, ma in questo periodo non riesco a vivere a cuor leggero. Mai avrei pensato di essere così tanto preoccupato per la salute dei miei cari e della collettività».

Eppure “Supercalifragili” è un brano che dà molta forza.
«Il mio umore non è al massimo ma il mio senso di responsabilità mi dice di fare quello che riesco, pur senza strafare. Avevamo già in programma di lanciare il singolo e non ho voluto fermare tutto. E sì, ha un messaggio che può fare del bene».

Il ritornello dice: “Da zero dall’inizio / nel cielo era già scritto che / dopo aver visto tutto nero / sopra di me l’arcobaleno / e se siamo forti e fragili / non ci spaventa essere / supercalifragili”. Cosa significa?
«Vuol dire che è sbagliato nascondere di star male. Ci sentiamo tutti così adesso, divisi tra speranza e disperazione. Non dobbiamo negarlo. Anche abbassare gli scudi, a volte, ci rende validi guerrieri».

Il videoclip è stato registrato quasi tutto a distanza grazie alla app TikTok, è vero?
«Quando si hanno solo limoni, bisogna fare la limonata (ride)! Avevamo tutto pronto per delle belle riprese con tanto di coreografia e poi è iniziata l’emergenza. Così abbiamo trovato questa soluzione: ognuno a casa propria. Mi hanno aiutato Fabio Rovazzi e altri personaggi popolarissimi su TikTok».

Cosa le piace di TikTok?
«La gente che ha voglia di divertirsi su Internet lì può farlo in modo creativo e con libertà, nessuno si sente mai fuori posto».

Nel singolo cantano anche Annalisa e Luca Di Stefano, uno dei finalisti di “All together now” al quale aveva promesso un duetto.
«Sono contento di aver lavorato con loro. Con la sua voce Annalisa incarna in modo ideale lo spirito del brano. Luca l’ho invitato quando eravamo in onda e quando faccio delle promesse le mantengo, su questo sono una persona seria. Tra l’altro ci ho visto lungo perché adesso ha un contratto negli Stati Uniti, cosa che gli ha impedito di apparire nel mio videoclip. Sono contento per lui».

Prima di salutarci, volevo ringraziarla da parte di tutta la redazione di Sorrisi per il post sui social dedicato ad Alex Adami, nostro collega e amico recentemente scomparso.
«Quando lavorava a “Tutto Musica” difese gli Articolo 31 contro tutti, non lo dimenticherò mai. Ha fatto una cosa che pochi giornalisti sanno fare con gli emergenti: mi ha infuso fiducia con le sue parole. È sempre stato e sarà sempre un uomo invincibile».

Alessandro, come usciremo da questa emergenza?
«Non lo so e non so se andrà davvero tutto bene. Di certo però, con le ossa più o meno rotte, presto riscopriremo la vita e la vedremo con occhi diversi e credo migliori. Dal canto mio, quando penso che me la prendevo per un singolo andato male e mille altre stupidaggini, so che ora non accadrà mai più. La vita, dopo esperienze così dolorose, ci ricorda quali sono le cose davvero importanti».

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