Junior Cally, chi è il rapper con la maschera

Conosciamo meglio la carriera dell'artista: dal primo singolo "Alcatraz" al fortunato album "Ricercato" fino alla partecipazione alla settantesima edizione del Festival di Sanremo

Junior Cally
21 Gennaio 2020 alle 12:13

Manca poco al Festival di Sanremo e come ogni anno la kermesse di Rai1 riesce ad attirare l'attenzione del pubblico ben prima della sua messa in onda: dalle scelte musicali di Amadeus agli ospiti, passando per le canzoni e i big che saliranno sul palco. Non mancano mai le polemiche e tra le più recenti c'è anche quella in cui è stato coinvolto il rapper Junior Cally, al centro delle critiche c'è il testo di una sua canzone del 2017 ("Strega") contro le donne. «O si accetta l'arte del rap, e probabilmente l'arte in generale, che deve essere libera di esprimersi, e si ride delle polemiche. Oppure si faccia del Festival di Sanremo un'ipocrita vetrina del buonismo, lontana dalla realtà e succursale del Parlamento italiano» ribatte in una nota ufficiale lo staff dell'artista.

Polemiche a parte, la carriera di Antonio Signore in arte Junior Cally inizia proprio nel 2017 a Focene, frazione del comune di Fiumicino dove esordisce celando sin da subito la sua identità con una maschera antigas. «Fa parte del mio percorso artistico e musicale, lo si nota anche se andiamo ad ascoltare i brani dall'inizio. Sarebbe strano non indossare la maschera ancora una volta» ci ha detto durante lo shooting della storica copertina di Sorrisi dedicata al festival.

Il primo singolo pubblicato è "Alcatraz", a cui seguono hit come "Guantanamo" e "Magicabula", il successo è immediato. Quaranta milioni di visualizzazioni per i videoclip, ma ad attirare il pubblico sono le sue rime esplicite e taglienti che non risparmiano niente e nessuno, volte a lasciare un segno.

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Dai primi dischi all'autobiografia

«L’unico volto tra le maschere» si legge nella copertina del suo primo album a pochi mesi dall'esordio. Da "Ci sto dentro" (2018) vengono estratti numerosi singoli come "Auto blu", "Valzer", "Bulldozer" e "Capelli rossi". Grazie all'ottimo debutto, Junior Cally firma un contratto con la major Sony e a un anno di distanza si prepara a svelare il secondo e atteso progetto discografico.

Nel mese di settembre 2019 l'artista decide di mostrare il volto nel videoclip "Tutti con me", brano che precede l'uscita del fortunato "Ricercato": l'album debutta direttamente in prima posizione della classifica FIMI dei dischi più venduti. Nelle dodici tracce, il rapper romano racconta un grande cambiamento: partito dalla periferia, con un passato difficile alle spalle, grazie alla musica è riuscito a trasformare la sua vita e quella della sua famiglia. Tra i featuring dell’album troviamo Highsnob, Livio Cori, Il Tre, Samurai Jay, Jake La Furia, Giaime, Clementino, Federica Napoli ed Eddy Veerus.

Non solo musica, Junior Cally è anche in libreria il suo primo libro: “Il principe - è meglio essere temuto che amato”, la sua autobiografia edita da Rizzoli. Un viaggio onirico, nel quale due voci si alternano, si combattono, si fondono e ogni cosa conosce il suo contrario. Un viaggio per parole, illustrazioni e musica, nel suo immaginario umano e artistico.

La nostra intervista prima di Sanremo


«"No grazie" è un brano rap e antipopulista»

«In questo Sanremo avrò la grande opportunità di dimostrare alla gente ciò che sono e la mia musica. Il brano "No grazie" è rap e antipopulista, e quasi mi dispiace aver tolto la maschera a settembre, mi sarebbe piaciuto farlo da "ignoto" ma chissà se tornerà in futuro. Voglio onorare quel palco ed è una grande responsabilità. Voglio dimostrare di meritarmelo» ci ha raccontato Junior Cally.

Dopo l'esibizione sul palco dell'Ariston, il rapper tornerà a suonare dal vivo in due date evento a Milano e Roma: il 17 aprile al Largo Venue di Roma e il 24 dall’Alcatraz di Milano.

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