Dietro le canzoni della quarta serata, quello che dovete sapere sui brani di «Sanremo Story»

Stasera al Teatro Ariston va in scena «Sanremo Story», l’omaggio del Festival 2013 alle canzoni che hanno fatto la storia della kermesse. I 14 brani scelti dai Campioni coprono un periodo che va dal 1959 al 2001. Ecco curiosità, date, audio e video delle performance originali...

15 Febbraio 2013 alle 17:34

Stasera al Teatro Ariston va in scena «Sanremo Story», l’omaggio del Festival 2013 alle canzoni che hanno fatto la storia della kermesse. I 14 brani scelti dai Campioni coprono un periodo che va dal 1959 al 2001. I più presenti sono gli Anni 60 (sette brani), seguiti dagli Anni 50 e 80 (tre brani ciascuno). Un brano arriva dagli Anni 70, uno dagli Anni 2000. Non sono rappresentati gli Anni 90.

I Campioni avevano la facoltà di esibirsi con ospiti, ma pochi hanno optato per questa scelta. Ecco l’elenco completo delle canzoni, con curiosità e (ove disponibile) il video della performance originale.

Malika Ayane – «Cosa hai messo nel caffè» (con Paolo Vecchione e Thomas Signorelli)

Portata a Sanremo nel 1969 da Riccardo Del Turco abbinato al francese Antoine, «Cosa hai messo nel caffè» arrivò in finale piazzandosi al 14° posto. Vinse «Zingara» nelle due versioni di Iva Zanicchi e Bobby Solo.

Daniele Silvestri – «Piazza Grande»

A quasi un anno dalla scomparsa di Lucio Dalla (sopra nella foto a Sanremo 72), la sua musica torna all’Ariston grazie a Silvestri. «Piazza Grande» si classificò all’ottavo posto nel Festival del 1972, vinto da Nicola Di Bari con «I giorni dell’arcobaleno». Passarono 40 anni prima di rivedere Dalla in gara a Sanremo, al fianco di Pierdavide Carone nell’edizione del 2012.

Annalisa – «Per Elisa» (con Emma)

Questa sera, per interpretare la canzone di Alice vincitrice di Sanremo 1981, Annalisa sarà affiancata da Emma, come lei lanciata da «Amici». Un duetto, attesissimo dai fan, che riporta all’Ariston la trionfatrice di un anno fa. «Per Elisa» (scritta con Alice da Franco Battiato e Giusto Pio) vinse a sorpresa davanti a «Maledetta primavera» di Loretta Goggi.

Marta sui Tubi – «Nessuno» (con Antonella Ruggiero)

Uno dei più grandi successi di Mina, «Nessuno», fu lanciato a Sanremo nel 1959 da Betty Curtis e Wilma De Angelis. Vinse «Piove» di Domenico Modugno/Johnny Dorelli, «Nessuno» si classificò all’ottavo posto. I Marta sui Tubi la ripropongono all’Ariston con l’aiuto di Antonella Ruggiero.

Raphael Gualazzi – «Luce (Tramonti a Nord Est)»

La canzone più recente tra quelle in programma a «Sanremo Story», «Luce (Tramonti a Nord Est)» è la prima canzone in italiano incisa da Elisa, che fino al 2001 aveva cantato solo in inglese. Vinse lei davanti a Giorgia («Di sole e d’azzurro»).

Modà – «Io che non vivo (senza te)»

Pochi brani italiani hanno fatto il giro del mondo come “You don’t have to say you love me”, la versione inglese della canzone che Pino Donaggio e Jody Miller portarono in finale 48 anni fa. Dusty Springfield, che quell’anno era in gara con un altro brano, se ne innamorò, la incise e la portò ai primi posti delle classiche internazionali. Poi venne le versione di Elvis Presley. Nel 1965 vinse Bobby Solo con «Se piangi se ridi».

Simone Cristicchi – «Canzone per te»

Il cantautore di «Ti regalerò una rosa» propone il malinconico brano di Sergio Endrigo che vinse a Sanremo nel 1968 e fu interpretato anche dal brasiliano Roberto Carlos.

Simona Molinari con Peter Cincotti – «Tua»

Nel 1959 l’interpretazione di questo brano da parte di Jula De Palma fece scandalo perché giudicata troppo sexy. Inoltre, il verso «tua, sulla bocca tua» fu cambiato in «tua, ogni istante tua». Il brano, ricco di sfumature jazz, si classificò al quarto posto.

Maria Nazionale – «Perdere l’amore»

La canzone che qui vinse 35 anni fa, a furor di popolo (7.300.000 voti Totip contro i 4,8 della seconda classificata, «Emozioni» di Domenico Modugno), viene riproposta dalla cantante napoletana. La vittoria di «Perdere l’amore» rilanciò la carriera musicale e televisiva di Ranieri, che a metà degli Anni 70 si era allontanato dal pop per dedicarsi al cinema e al teatro.

Marco Mengoni – «Ciao amore ciao»

Il leader della classifica del televoto ha scelto il brano sull’emigrazione che Luigi Tenco cantò a Sanremo il 26 gennaio 1967, poche ore prima di togliersi la vita, a 28 anni, nella sua stanza dell’hotel Savoy.

Elio e le storie tese – «Un bacio piccolissimo» (con Rocco Siffredi)

Il brano venne presentato al Festival nel 1964 dall’allora 17enne Robertino (all’anagrafe Roberto Loreti) abbinato all’americano Bobby Rydell. Arrivò alla serata finale, terminata con la vittoria di «Non ho l’età», interpretata dalla 16enne Gigliola Cinquetti.

Max Gazzè – «Ma che freddo fa»

Quinta nel 1969, «Ma che freddo fa» segnò il debutto di Nada, allora 16enne, abbinata ai Rokes di Shel Shapiro. La canzone, scritta da Franco Migliacci e Claudio Mattone, ebbe un grande successo di vendite in Italia e in Spagna.

Chiara – «Almeno tu nell’universo»

La canzone, scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972, fu portata al Festival nell’89 da Mia Martini, che la fece sua con un’interpretazione commovente che è entrata nella storia del Festival. Si classificò al nono posto (all’epoca si votava con le schedine del Totip) ma divenne subito un classico.

Almamegretta – «Il ragazzo della via Gluck» (con James Senese, Marcello Coleman, Clementino, Albino D’Amato)

Una delle più famose canzoni di Adriano Celentano, «Il ragazzo della via Gluck» fu bocciata dalle giurie nella seconda serata eliminatoria del 16° Festival, il 29 gennaio 1966. Quell’anno vinse «Dio come ti amo» nelle due versioni di Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti.

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