L’estate dolceamara di Levante con il nuovo singolo “Sirene”

Il 7 luglio è uscito il nuovo singolo della cantautrice siciliana

Levante
9 Luglio 2020 alle 08:25

«L’ho scritto in poche ore» confida Levante. «Era l’8 giugno, il giorno in cui con un lungo post su Instagram annunciavo ai fan che a causa del Covid non avrei potuto fare il tour estivo. Ho pianto un mare di lacrime, abbattuta dalla tristezza, ma ho trovato conforto nella musica. Così è nata “Sirene”, una canzone dolce e velata di malinconia per un sogno disatteso, in un’estate per forza di cose diversa».

Ce la ricorderemo a lungo...
«Ho scritto il brano proprio perché volevo raccontare questo momento, lo spirito del tempo che stiamo vivendo. Gioco con il doppio senso delle sirene che sono personaggi mitologici, ma anche quelle delle ambulanze sentite durante l’isolamento. Canto: “Ulisse attaccato all’albero maestro... neanche oggi esco”».


Ami la storia di Ulisse?
«Assolutamente sì, la mitologia mi ha affascinata fin da piccola. Perché se ci scavi dentro c’è tutto: tentazioni, errori, doti, grandezze degli uomini».

Tu a quali sirene non resisti?
«Non resisto al richiamo dell’amore. Ho un continuo bisogno d’affetto. Anche per questo la quarantena mi ha debilitata: sono molto fisica, io comunico con gli abbracci, le strette di mano. Salutare con il gomito non si può vedere (ride)! Piuttosto mantengo la distanza».

Nel brano colpisce il verso «Quanto siamo storti»: è così che ti senti, “storta”?
«In dialetto siciliano storti sta per sbagliati. Con la pandemia è andato storto tutto, nel mondo. E sì, a volte mi sento sbagliata, ma sono lati del carattere: vanno bene così, non bisogna correggerli».

Andrai in vacanza?
«Sì, farò la sirena nella mia Sicilia. Andrò a Stromboli a cercare l’ispirazione per altre canzoni e per un libro».

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