Battisti e Dalla avrebbero compiuto 80 anni. Noi li ricordiamo così
Dal cuore di Bologna al cuore di Poggio Bustone (Rieti) ci sono circa 350 chilometri. Sono quattro ore d’automobile. Nel 1943, invece, il viaggio sarebbe stato un’odissea. Eppure tra il 4 e il 5 marzo di quel 1943, le due località si sarebbero “unite” in un evento che, 80 anni dopo, guardiamo con un po’ di stupore. Nell’arco di quelle 24 ore, infatti, nascevano Lucio Dalla a Bologna e Lucio Battisti a Poggio Bustone: due bambini destinati a cambiare la storia della nostra musica leggera. Piange il cuore “festeggiare” senza averli ancora tra noi. Ma abbiamo la loro arte: dischi e spettacoli tv che dimostrano un’ispirazione e un’energia ancora attualissime.
I due Lucio hanno percorso vite parallele. Si conoscevano, certo, ma non hanno mai lavorato insieme, anche se pare che Dalla volesse coinvolgere Battisti in un progetto. Entrambi, però, hanno fatto una terrificante gavetta, si sono conquistati la popolarità con il loro genio musicale, e poi hanno deciso di spezzare i vincoli che li trattenevano nei limiti di una sia pur eccelsa canzone d’autore. Dopo i trionfi commerciali dell’era Mogol, Battisti ha scelto di costruire in assoluta solitudine una musica elettronica mai sentita prima per le parole nuove di Velezia e Pasquale Panella. Dalla ha scelto di fare di tutto, in una bulimia creativa che l’ha reso poeta, regista, attore, docente universitario di Tecniche e linguaggi pubblicitari, e cento altre cose.
In questi giorni Sony Music pubblica ristampe in vinile di loro storici album, mentre canali tv e piattaforme di streaming ce li raccontano con documentari e reperti da videoteca. Noi vi suggeriamo due titoli da vedere e 20 canzoni da riascoltare. E vogliamo ricordarli con una scelta di foto eccezionali.