Luca D’Alessio e il suo primo album “LDA”

Il 13 maggio LDA, reduce dal successo di “Amici”, ha pubblicato il suo primo album omonimo

19 Maggio 2022 alle 08:24

Il 13 maggio LDA (Luca D'Alessio, 19 anni), reduce dal successo di “Amici”, ha pubblicato il suo primo album omonimo. «Il primo disco non si scorda mai!» ci dice ridendo: «Sono fiero di me, c'è stato molto lavoro dietro, tanto amore e rispetto per la musica. Sono contento del risultato».

L'hai fatto uscire venerdì 13, da buon napoletano non sei scaramantico?
«L'ho fatto apposta. È una prova: se va male, significa che non uscirò mai più di casa venerdì 13, se va bene, avrò la dimostrazione che bisogna essere meno scaramantici».

Partiamo dal titolo. Come mai l'hai chiamato con il tuo nome d'arte?
«Perché parlo di me. È un concept album sull'amore e le sue sfumature. Ho voluto raccontare una storia d'amore, l'ultima che ho avuto».

"Quello che fa male" racconta infatti di un amore infelice, impossibile…
«Parla di un amore leggero, tormentato, di un'altalena di emozioni. È una raccolta di immagini e alla fine mi pongo delle domande alle quali però non c'è una risposta. L'uomo per natura vuole ciò che non può avere. Penso sia così, per ora questa è la mia verità».

Certo che hai reso un bell'omaggio alla tua ex. Vi siete sentiti?
«Non so cosa dice. Magari si sta mangiando le mani (ride)».

Nel disco ci sono sette brani, alcuni nati proprio ad “Amici”.
« “Scusa” e “Bandana” le ho scritte mentre ero in casetta, le altre prima di entrare. In realtà ho scritto almeno una decina di canzoni durante il programma, ma ne ho scelte soltanto due».

Quali influenze ha la tua musica?
«Indubbiamente la melodia napoletana, ma anche Justin Bieber, Bruno Mars. Un po' tutto mi influenza perché sono molto curioso» .

"Quello che fa male” ha ottenuto, a pochi mesi dall'uscita, il disco di platino. Vale come vincere “Amici”?
«Quando sono uscito ho scoperto che è stato il brano più veloce a vincerlo. Ho battuto ogni record. In realtà valgono entrambe le cose, ma la vera vittoria si vede fuori. Vedere negli occhi dei miei genitori la fierezza, vale più della coppa e del disco di platino».

Ci sei rimasto male per essere stato eliminato a poche puntate dalla finale?
«Certo, perché ci tieni. Però sto avendo le mie soddisfazioni, le canzoni piacciono. Sta andando tutto fin troppo bene, non me lo aspettavo. Quando sei nel programma non hai la percezione di quello che accade fuori. Invece quando esci dici: “wow!”».

Torniamo alle canzoni: “Sai”, “Io volevo solo te”, “Scusa e “Resta”. Che particolarità hanno?
«Sono un mix di generi, tra beat e melodia. Sono riuscito a unire pop, R&B e soul in tanti brani, mi viene naturale farlo».

Invece "Bandana" è il tuo nuovo singolo per l'estate. Perché questo titolo?
«Si tratta di un pezzo molto pop. Il più leggero dell'album. Sono un amante delle bandane, mi ricordano l'estate. Sono oggetti alla portata di tutti e hanno questa immagine di leggerezza e semplicità. Ogni persona può metterla dove vuole: io l'attacco al jeans, altri alle scarpe, c'è chi la mette in testa o la lega al braccio».

Dal 13 maggio hai iniziato anche i firma copie dell'album negli store. Che effetto ti fa incontrare i fan?
«Non vedevo l'ora di conoscerli, di sentire le loro storie. Sono sicuro che mi arricchiranno e mi faranno crescere, emozionare e magari nascerà qualche canzone. Voglio arricchirmi di emozioni».

Farai concerti questa estate?
«Spero di sì, controllate i miei social. Ci stiamo lavorando!».

Hai altre sorprese in serbo per i tuoi fan?
«Usciranno nuove canzoni, magari in una versione deluxe del disco. Oppure potrei fare del merchandising: bandane, ma anche giacche da college e cappelli. Un simbolo che potrebbe rappresentarmi? Un fulmine!».

Sogni ancora di partecipare a Sanremo?
«Eh, sì. Sarebbe un onore. Vorrei provare la strizza che hanno provato i giganti della musica prima di me. Non so se ci andrò, se avrò il pezzo giusto ci proverò. Intanto ci sto lavorando. Continuerò a fare canzoni finché non mi verrà quella perfetta da portare».

Ma tuo papà Gigi D'Alessio come commenta tutto questo?
«Lui è molto contento. L'unica cosa che mi dice è di rispettare quello che faccio, di essere me stesso e di restare sempre umile».

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