Lum!x: il deejay che rappresenta l’Austria all’Eurovision Song Contest

Abbiamo conosciuto meglio il giovane artista di origini italiane che, insieme a Pia Maria, è in gara con la canzone “Halo”

28 Aprile 2022 alle 15:02

Mentre la rosa degli ospiti è in via di definizione, gli artisti che parteciperanno all’edizione “tutta all’italiana” sono già in preparazione: manca sempre meno all’Eurovision Song Contest, il grande show internazionale che, in seguito alla vittoria dei Måneskin, si svolgerà a Torino dal 10 al 14 maggio.

Nella lunga lista di artisti c’è anche un giovane musicista e dj di origini italiane che rappresenterà l’Austria insieme a Pia Maria con il brano “Halo”: Luca Michlmayr, in arte Lum!x, è uno dei nomi più caldi della scena dance attuale che, a soli 19 anni, ha già collezionato decine di certificazioni Oro e Platino. 

«Io faccio semplicemente quello che mi piace e, se piace anche agli altri è la strada giusta»: dopo anni da autodidatta, individua il suo stile musicale e si fa strada tra club, radio e record virali; fa coppia con Gabry Ponte e insieme lavorano a hit come “Monster”, “Thunder” e “The Passenger”. 

I giorni che ti separano dal grande evento saranno pieni di impegni, a quante interviste sei arrivato?
«In totale, penso 200 (sorride

Come ti stai preparando?
«Molto easy, come faccio di solito. Ho già pronte varie versioni speciali con tutti i mix e poi toccherà più a Pia Maria fare esercizi per la voce e concentrarsi. Abbiamo già pensato alla performance, rimane solo l’ultima approvazione sul palco».

Come sei arrivato alla scelta di “Halo”?
«Il brano nasce più di un anno fa, all’inizio ero però affiancato da una cantante svedese. Per proporla all’Eurovision era necessario trovare un'artista austriaca e, dopo vari provini, abbiamo scelto Pia Maria»

Hai avuto feedback dal paese che rappresenti?
«La canzone piace e la passano molto in radio. La gente pensa che potremmo vincere!».

Anche se sei abituato a suonare davanti a tante persone, ti emoziona pensare di esibirti di fronte al pubblico, presente e non, di Eurovision?
«Sarà ancora più bello, perché ho notato che si gasano molto di più e conoscono tutti i brani, li cantano e scatta sempre l’applauso. C’è un'atmosfera molto serena e felice, mi piace molto».

Conosci gli altri artisti in gara con te?
«Sì, quasi tutti durante i “pre party” e ho incontrato anche Achille Lauro durante la registrazione di “Battiti Live”. Mi mancano solo Mahmood e Blanco, che non vedo l’ora di conoscere».

Le tue origini sono italiane da parte di mamma, ora vivi qui?
«Sono cresciuto in Austria fino al mio diciottesimo compleanno, il giorno dopo mi sono trasferito a Torino e infine, circa un anno fa, mi sono spostato a Milano dove ho il mio studio».

Questo è quello che avresti sempre voluto fare?
«Ho cominciato a produrre molto presto, in realtà casualmente: avevo 11 anni quando ho scaricato un programma sul computer e da lì mi sono appassionato sempre di più. Poi, ho incontrato Gabry Ponte e abbiamo iniziato a lavorare insieme».

Si può dire che è il primo che ha creduto in te: ora com’è il vostro rapporto?
«Con la sua esperienza mi ha aiutato molto a muovermi in questo mondo. Non avevo nessuno che mi potesse indirizzare e lui mi ha spiegato ogni cosa. Sono felice di averlo accanto».

Ora, a soli 19 anni, sei uno dei deejay più promettenti in circolazione. Come ti fa sentire?
«In realtà sono molto sereno: abbiamo dischi belli che funzionano, mi aspettano tanti concerti e mi sento a mio agio. Sta funzionando tutto bene».

In Italia il tuo nome non risuona molto, al contrario le tue canzoni.
«Qui funziona più la trap o il reggaeton, meno l’elettronica. Al 99% suono all’estero: Francia, Germania, Norvegia, Svizzera, Olanda e tutti i paesi nordici».

Continuerai a girare appena terminata l’esperienza Eurovision, giusto?
«Dopo due anni di stop, non vedevo l’ora e sono molto felice. Partirò con il mio primo tour e, nei mesi estivi, suonerò in tredici paesi».

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