Måneskin: «Noi, i numeri 1 (tranne che a ping pong)!»

I vincitori dell'Eurovision raccontano la settimana che li ha portati al trionfo, tra stanchezza, piatti di fritto e...

Måneskin
3 Giugno 2021 alle 09:39

Impugnano il Microfono di cristallo, il premio del loro trionfo all’Eurovision Song Contest 2021 con “Zitti e buoni”. Ora i Måneskin si godono il rientro in Italia da... Campioni d’Europa. Ma torniamo per un secondo all’istante in cui l’arena Ahoy di Rotterdam è esplosa in un boato di gioia.

Ragazzi, che cosa avete provato al momento della vittoria?
Ethan: «Avevo i brividi, non riuscivo a camminare. Ero sotto choc».
Thomas: «Io sono scoppiato a piangere».
Victoria: «Io tremavo di felicità. E Thomas mi stringeva così tanto che gli ho detto: “Piano, me stai a soffoca’!”».

Damiano, tu cosa urlavi?
Damiano: «Non mi ricordo. Stavo a morì d’ansia, ma è stato pazzesco, inaspettato».

Quando avete iniziato a crederci?
Ethan: «Mai, io ancora non ci credo».

E quando siete saliti sul palco da vincitori e vi siete esibiti con la versione non censurata del brano, che emozione vi guidava?
Victoria: «La soddisfazione di aver dato il massimo».

Ripercorriamo tutto il vostro percorso alla conquista dell’Europa. Quanti giorni avete trascorso a Rotterdam?
Thomas: «12».
Ethan: «Specie gli ultimi sette abbastanza stancanti».

Quante performance avete fatto nell’ultima settimana?
Victoria: «10, più o meno».

Come passavate il tempo libero dalle prove?
Damiano: «Giocavamo a ping pong nell’area comune. La vera gara era là (ride)».

Avete vinto anche lì?
Ethan: «Stavamo messi abbastanza bene...».
Thomas: «Ma con lo staff della Bulgaria non c’è stato nulla da fare: loro erano giocatori professionisti».

E in hotel che facevate? Tv? Videogame? Letture?
Victoria: «Andavamo subito a dormire perché le prove finivano a mezzanotte».

Siete riusciti a vedere qualcosa di Rotterdam?
Thomas: «Zero. Non potevamo uscire per le regole anti-Covid».

Quindi non avete comprato souvenir? Neanche al duty-free in aeroporto?
Ethan: «No, ma Damiano ha messo in valigia qualche coriandolo raccolto dal palco».
Victoria: «Io ho tenuto i pass per ricordo».
Thomas: «E quelli dell’albergo ci hanno regalato una scatola di costruzioni Lego».

Si mangiava bene nel vostro albergo?
Damiano: «Tanto fritto, tutto fritto».
Victoria: «Però il pollo fritto era buono, dai».

Tra i vostri colleghi in gara, chi tifava per voi?
Ethan: «La croata ha scommesso dei soldi su di noi».
Thomas: «Anche le serbe tifavano alla grande».
Victoria: «E i finlandesi sono stati carinissimi».
Ethan: «Ci hanno regalato una bottiglia di vodka!».

Qua scatta il “featuring” nel nuovo album.
Thomas: «Ci starebbe».

A che punto è il Volume 2 di “Teatro d’ira”?
Victoria: «Stiamo scrivendo come pazzi».

Intanto vi godete numeri da record nella Top 10 mondiale di Spotify: 4 milioni di ascolti in un giorno! Adesso vi vorranno in tutta Europa.
Ethan: «Siamo al lavoro anche sulle date del tour».
Thomas: «Senza sosta».

Farete tappe all’estero?
Damiano: «Due date in grandi festival ci sono già per l’estate 2022, dal 3 al 5 giugno in Germania: “Rock am ring” a Nürburg e “Rock im Park” a Norimberga».

Ma ora dove siete?
Ethan: «A casa, a Roma».

Vi piacerebbe se l’Eurovision 2022 si tenesse nella vostra città?
Thomas: «Daje, sì!».

E se vi chiedessero anche di condurre?
Victoria: «No, a ognuno il suo mestiere: noi suoniamo. Meglio chiederlo ad Alessandro Cattelan».

Confidateci una cosa: chi avete riabbracciato, per primi, una volta a casa?
Ethan: «Le mie sorelle gemelle, i miei familiari».
Thomas: «Io i miei amici. Siamo andati al ristorante a mangiare una carbonara».
Victoria: «Il mio cane Chili».
Damiano: «Io i miei gatti».

Come si chiamano?
Damiano: «Uno Legolas, come il personaggio del “Signore degli Anelli”, l’altro Bidet, come qualcosa che in certi Paesi non hanno…».

Frecciatina alla Francia, seconda all’Eurovision? La questione della spiacevole bufala sul tuo presunto uso di cocaina, lanciata da un giornale francese, si è chiusa dopo il tuo test antidroga negativo. Damiano, ti aspetti delle scuse ufficiali dai francesi, sporgerai querela?
Damiano: «No, perché per me la questione non si è mai neanche aperta. È stato solo un grosso sketch comico, alla “Zelig”. Se arriveranno le scuse, sono pronto a riceverle. Ma adesso a tutti noi interessa soltanto festeggiare, in barba a chi ha tentato di ostacolarci».

Seguici