I Modà e Sanremo, una lunga storia da raccontare prima del ritorno di Kekko Silvestre all’Ariston

Quella tra i Modà e Sanremo è una lunga storia d’amore iniziata nel 2005, in modo burrascoso. Ne ripercorriamo le tappe principali a poche ore dal ritorno di Kekko Silvestre sul palco dell’Ariston al fianco di Francesco Renga...

Modà
21 Febbraio 2014 alle 20:20

Quella tra i Modà e Sanremo è una lunga storia d’amore iniziata nel 2005, in modo burrascoso. Ne ripercorriamo le tappe principali a poche ore dal ritorno di Kekko Silvestre sul palco dell’Ariston al fianco di Francesco Renga (nella foto dalla pagina Facebook dei Modà): insieme, nella serata «Sanremo Club», canteranno «Un giorno credi» di Edoardo Bennato.

2005: Il sogno del debutto si trasforma in incubo
A Natale del 2004, Kekko e la sua band ricevono una bellissima notizia: parteciperanno al primo Festival di Bonolis nella categoria Giovani. Quando hanno presentato la domanda pensavano di portare «Mia», un pezzo dall’impatto molto orchestrale sul tema della gelosia, ma nel frattempo l’incisione è finita sul web e, come da regolamento, i Modà devono ripiegare su un altro brano, «Riesci a innamorarmi». Purtroppo è solo il primo dei tanti ostacoli che la band milanese incontrerà lungo la strada per l’Ariston. Primo tra tutti, la rottura con la loro casa discografica. E così i Modà arrivano a Sanremo col morale a terra. Nel suo libro «Come un pittore», Kekko ricorda quell’esperienza: «Fu a malapena una comparsata. Fu un conto alla rovescia, come i condannati che aspettano l’esecuzione. L’esibizione, un massacro: eliminati la prima sera. È successo anche ad altri di andare male e avere successo comunque, come Vasco e Zucchero. Ma noi non avevamo un futuro, la nostra partecipazione non ci avrebbe aperto nessuna porta».

2010: «Sono già solo» non va al Festival, ma esplode ugualmente
Il 18 dicembre 2009 Kekko scopre che i Modà non sono stati selezionati per Sanremo 2010. Avevano presentato «Sono già solo», il brano perfetto per rilanciare la loro carriera, ma il direttore artistico Gianmarco Mazzi, pur riconoscendo i meriti della canzone, non li considera abbastanza famosi per partecipare tra i Big e ormai non possono più partecipare tra i Giovani, avendolo già fatto una volta. «Quando due mesi dopo vidi il principe Emanuele Filiberto ululare di fianco a Pupo, avrei voluto lanciare la tv dalla finestra» ricorda Kekko. Pochi mesi dopo la canzone conquista le radio e impone i Modà all’attenzione di tutti.

2011: la consacrazione al fianco di un’Amica
Il 28 dicembre 2010 arriva la notizia che i Modà aspettavano da anni: torneranno a Sanremo, e questa volta tra i Big, forti dell’incredibile successo dei singoli «Sono già solo» e «La notte». La decisione di andare all’Ariston con Emma Marrone li inserisce da subito nell’elenco dei favoriti. Canteranno «Arriverà» e «Here’s To You» di Ennio Morricone e Joan Baez, dal film «La ballata di Sacco e Vanzetti». I fan li sostengono con ammirevole calore ma i Modà ed Emma devono arrendersi davanti alla forza di «Chiamami ancora amore», il brano di Roberto Vecchioni. Ma Kekko e gli altri, a loro modo, hanno già vinto. Basta rileggere questo estratto dal blog che i Modà hanno tenuto su Sorrisi.com nei giorni del Festival, è datato giovedì 17 febbraio: «Stamattina mi sono svegliato ancora euforico per la serata di ieri e ho letto tutti i messaggi di auguri che avete scritto qui e su Facebook. Non avete idea di quanta carica possa dare tutto il vostro affetto e vi prometto che io e i Modà continueremo a dare il meglio per meritarcelo da qui in poi. Poi ho controllato le classifiche, e qui ho scoperto di aver ricevuto il regalo che non avrei mai sperato: siamo primi ovunque, nei singoli, negli album e in radio. Ho saputo che le 110.000 copie prenotate di “Viva i romantici” non basteranno a soddisfare le richieste e quindi ne sono già state ordinate altre 30mila. La musica è la mia vita, la nostra vita, e un regalo così è davvero incredibile».

2012: Kekko vince come autore per Emma
Nei dodici mesi dal secondo posto di «Arriverà», i Modà hanno venduto quasi mezzo milione di copie dell’album «Viva i romantici», risultato inferiore solo a quello di «Vivere o niente» di Vasco Rossi. È ancora presto per tornare al Festival, ma in un certo senso l’esperienza del 2012 si ripete comunque. Emma, infatti, partecipa con «Non è l’inferno», una canzone che Kekko firma assieme ad Enrico Palmosi e Luca Sala. La vittoria arriva puntuale.

2013: di nuovo a Sanremo, da numeri uno
A differenza di tante altre star consacrate dal Festival che poi evitano di rimettersi in gioco nella gara, i Modà decidono di tornare a Sanremo pur essendo la band ad aver venduto più dischi nei due anni passati dal secondo posto di «Arriverà». Lo fanno con i brani «Se si potesse non morire» e «Come l’acqua dentro il mare». Da subito è chiaro che la canzone su cui i Modà puntano è la prima, che fa anche da colonna sonora all’imminente film «Bianca come il latte, rossa come il sangue». Entrambe servono a lanciare l’album «Gioia», che esce nei giorni del Festival e finirà il 2013 al secondo posto della classifica dei più venduti dell’anno, dietro «Mondovisione» di Ligabue. Il rapporto di amicizia con Sorrisi si consolida con un nuovo blog. Eccone un estratto datato domenica 17 febbraio, il giorno dopo la finale che ha visto «Se si potesse non morire» arrivare al terzo posto dietro «L’essenziale» di Marco Mengoni e «La canzone mononota» di Elio e le storie tese: «Ho letto questa mattina il dispiacere di molti fan» scrive Kekko. «Sono dispiaciuto solo nel leggere il loro rammarico. Capiamo che la competizione possa creare delle aspettative, ma vi chiedo davvero di stare sereni e pensare a quando, molto presto, ci incontreremo. Per divertirci e volare insieme».

2014: un amico di nome Francesco
Per la serata «Sanremo Club» Francesco Renga sceglie «Un giorno credi» di Edoardo Bennato. E chiede a Kekko di cantarla con lui. Il leader dei Modà restituisce così il favore del 2012, quando Renga cantò «Arriverà» con lui ed Emma nella serata del Festival dedicata ai duetti. «Sono onorato dell’invito ricevuto da Francesco, per il rapporto umano e l’affetto che ci lega e per l’enorme stima professionale che ho nei suoi confronti» dicchiara Kekko. «Per me è una grande emozione tornare a Sanremo, che mi ha dato moltissimo e al quale sono molto riconoscente. Soprattutto se penso di salire su quel palco con Francesco Renga e cantare uno dei pezzi più belli della storia della musica cantautorale italiana come “Un giorno credi” di Edoardo Bennato. Sono sicuro che ci divertiremo molto». Sanremo e i Modà, la storia continua.

Seguici