Myss Keta, chi è la cantante con la maschera

"Pazzeska" e "Le ragazze di Porta Venezia" sono tra i successi dell'artista milanese, che sbarca a Sanremo 2020 con un duetto insieme a Elettra Lamborghini

Myss Keta live a Milano  Credit: © Getty
23 Gennaio 2020 alle 16:20

La sentiamo nominare sempre più spesso per il successo delle sue hit dissacranti e ironiche, Myss Keta è uno dei personaggi musicali più innovativi degli ultimi anni. Oltre ad aver attirato l'attenzione per i messaggi veicolati attraverso la sua musica, della rapper milanese non si sa nulla: durante i concerti, le uscite pubbliche ma anche nelle interviste televisive, il suo volto è sempre stato coperto da un un paio di occhiali da sole e una mascherina, che cambia a seconda delle occasioni.

Dopo l'annuncio ufficiale, i fan non vedono l'ora di vedere Myss Keta all'Ariston: il 6 febbraio, infatti, vedremo la rapper sul palco del Festival di Sanremo nella serata dedicata ai duetti insieme a Elettra Lamborghini, che l'ha scelta per interpretare "Non succederà più" di Claudia Mori. A Sanremo la vedremo però fin dall'inizio, sarà lei ad affiancare Nicola Savino alla conduzione de L'Altro Festival, in diretta su Rai Play al termine di ogni serata.

Conosciamo meglio la storia e il percorso di Myss Keta, che in realtà è un progetto più ampio formato da un gruppo di amici.


MYSS KETA NASCE DA UN COLLETTIVO DI AMICI

«Performer situazionista, rapper dall'attitudine punk, icona pop e Diva definitiva»: è così che Myss Keta si definisce nel suo primo libro "Una donna che conta" pubblicato per Rizzoli nel dicembre 2018. Non tutti sanno, però, che dietro "la dea mascherata" si nasconde un pensiero ben più ampio ideato da un gruppo di amici: «Myss è nata in una calda notte di agosto milanese dalla mente di quattro giovani come progetto del collettivo Motel Forlanini. Condividiamo la stessa visione del mondo e le idee, come l'accettazione e l'uguaglianza. In quella stessa sera, parliamo del 2013, abbiamo iniziato a scrivere il testo del primo singolo "Milano, sushi e coca". Abbiamo realizzato il video in due giorni e messo online».

Dopo un periodo di stop, nel 2015 il collettivo si amplia ed escono altre canzoni che suggellano la partenza ufficiale del progetto: "In gabbia" “Burqa di Gucci” e poi “Le ragazze di Porta Venezia”. Nel 2017 esce "Carpaccio ghiacciato", l'EP con cinque pezzi prodotti da Populous, Unusual Magic, Carlo Luciano Porrini e Riva, mentre l'anno successivo è la volta del primo album "Una vita in Capslock"per Tempesta Dischi.

«L'ANONIMATO RENDE LIBERI»

Il mistero sull'identità di Myss Keta è qualcosa che ha incuriosito sempre il suo pubblico, ma fa parte del suo personaggio: «La uso per dare voce ai pensieri di tante persone: ognuno, con una maschera e occhiali, può diventare Myss Keta. Prendo sia dal mondo del teatro greco sia dal mondo dei giullari di corte ("Datemi la maschera e vi dirò la verità"). In questo modo mi sento molto più sincera di tante persone che mostrano il loro volto» racconta in un'intervista a Sky TG24.

«L’anonimato come vera forza? In realtà l’ho capito a posteriori, perché inizialmente abbiamo agito molto d’istinto. Poi man mano ci siamo resi conto che la forza del volto velato, del mistero, è super potente. Spesso artisticamente si capiscono dopo mesi o anni i motivi delle proprie scelte. Evidentemente c’era anche un pochino di questo nella scelta iniziale di mostrarsi con la mascherina» conclude.


IL MANIFESTO GIRL POWER

Il 2019 è l'anno della pubblicazione di "Paprika", la sua seconda opera discografica. Con una cover che la raffigura sopra una mortadella, la rapper propone al pubblico un caleidoscopio di brani sensuali e trasgressivi, contenenti messaggi diretti e ironici. I featuring sono numerosi: da Gué Pequeno, con il quale canta "Pazzeska", a Mahmood, Wayne Santana, Luchè, Gemitaiz e Gabry Ponte.

Nella corposa tracklist del disco c'è anche un remix di un singolo "Le ragazze di Porta Venezia", già uscito nel 2015 e accompagnato da un video nel quale un gruppo di ragazze portavano scompiglio e disordine nel quartiere multietnico di Milano. All'epoca erano in sei, ora sono in quaranta, più cariche che mai. «È un manifesto per tutte le persone che hanno il coraggio di essere se stesse, indipendentemente dai giudizi e dai pregiudizi degli altri» spiega. Oltre alla canzone, è stato girato un nuovo videoclip della versione remix, che ad oggi conta quasi tre milioni di visualizzazioni e vede la partecipazione di Elodie, La Pina, Priestess, Roshelle e Joan Thiele tra le altre.

L'ottimo successo del nuovo album è stato fortificato da una lunga serie di date live del "Paprika XXX Tour" nelle principali città italiane.

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