Al Bano: «Nel 2018 mi ritiro, ma prima faccio The Voice»

La decisione di voler smettere di cantare il 31 dicembre del 2018 ha lasciato tutti di stucco suscitando scalpore e curiosità

Al Bano ritratto nella sua abitazione. Il cantante vive a Cellino San Marco (BR), il paese in cui è nato. E dove produce vino, olio e grappa: tutto è nato da una promessa che l’artista aveva fatto al padre Carmelo, scomparso nel 2005. Le «Tenute Albano Carrisi» comprendono anche una spa e un ristorante, il «Don Carmelo»
21 Novembre 2017 alle 14:13

La decisione di voler smettere di cantare il 31 dicembre del 2018 ha lasciato tutti di stucco. Durante una puntata di «Porta a porta» Al Bano ha lanciato questa bomba suscitando scalpore e curiosità. Qualcuno sosteneva che fosse uno scherzo. Noi di Sorrisi abbiamo raggiunto il cantante per andare fino in fondo alla questione.

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Al Bano, ma è tutto vero?
«È la verità. Devo fare una piccola premessa: ho avuto un’ischemia il 19 marzo, sono sopravvissuto a un cancro alla prostata, poi è stata la volta dell’edema alle corde vocali. Quest’anno è stato duro, sono segnali che non posso sottovalutare. So di avere dato tutto all’artista Al Bano e un po’ meno all’uomo Carrisi. La mia è un’esistenza caotica. Credo di essere l’uomo che ha viaggiato di più nel mondo in questi ultimi 50 anni».

Più che un addio allora potrebbe essere una pausa?
«Ho 74 anni. Ora dico che è definitivo, ma chi lo sa… Dal 1° gennaio 2019 proverò a sperimentare un nuovo genere di vita senza musica e senza concerti. Intanto il 2018 è già pieno di impegni che cercherò di portare a termine».

La vedremo anche in televisione?
«Sì, farò parte della giuria della prossima edizione di “The Voice of Italy” e sarò protagonista di una puntata di “Music” con Paolo Bonolis».

In famiglia cosa le hanno detto?
«Tutti contenti. Mia madre, che ha 95 anni e a cui ho dedicato un libro che esce a dicembre, mi ha detto che finalmente ora mi vedrà un po’ di più».

E Romina?
«Con lei canterò per tutto il 2018. Il 24 novembre esce il nostro album dal vivo, “Magic Reunion”».

Cosa farà dopo?
«Mi dedicherò alla mia azienda vinicola. Ora vendo circa due milioni di bottiglie all’anno. L’obiettivo è arrivare a cinque milioni. Supererò le vendite di dischi» (sorride).

Di oltre 50 anni di carriera qual è il periodo artistico che le ha dato più soddisfazioni?
«Quando sono stato in Spagna e in Germania a metà degli Anni 80. Per me è stato un periodo d’oro».

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