Lorenzo De Angelis nella fiction di Raiuno interpreta il rapper molto vicino ad Annuccia. Nella realtà canta rap con lo pseudonimo EL.DI.EI

Nonostante abbia compiuto la maggiore età, «Un Medico in Famiglia» non sembra avvertire i segni del tempo: in onda il giovedì su Raiuno in prima serata, le avventure della famiglia Martini continuano ad appassionare il pubblico di ogni età grazie al rinnovato ottimismo e alla spensieratezza che lega ogni protagonista della serie.
Accanto al tema della paternità, nella decima stagione ritrova ampio spazio anche la musica: tra le new entry della fiction c’è l’attore e doppiatore Lorenzo De Angelis alias Geko, un rapper le cui vicende si intrecciano con quelle di Eleonora Cadeddu, che interpreta Anna Martini. Ed è questo il caso in cui la finzione si fonde alla realtà: oltre ad essere l’autore di «Liberi senza età» e «Mai avuto», i due brani parte della colonna sonora della serie, Lorenzo è anche l’artista che si sta preparando ad incidere un suo progetto discografico (nella vita vera).
A primo impatto, ci affascina la sua determinazione e quel talento puro che riesce a distribuire equamente tra televisione, cinema, doppiaggio e musica. Dagli esordi con il personaggio di "Casper" alla passione per il rap e la sintonia con il cast della serie, conosciamolo meglio.
LE FOTO DE "UN MEDICO IN FAMIGLIA"
Lorenzo, alla tua età hai già un notevole bagaglio di esperienze. Come hai iniziato?
«Quando avevo 5 anni ero un bambino piuttosto taciturno, timido e chiuso in me stesso. Mio padre, che lavorava come doppiatore, mi portava spesso in sala con lui: divenne dapprima un modo per aprirmi maggiormente con le persone, poi una vera passione. Feci un provino e scoprirono il mio talento».
Quindi hai cominciato a lavorare subito.
«A sei anni ho cominciato a doppiare, mentre a undici anni (nel 1996) è iniziata la mia carriera da attore. Le due cose sono andate sempre di pari passo, perché per me l’attore è un doppiatore e viceversa. Sono convinto che il talento scorra nel sangue: bisogna studiare e perfezionarlo negli anni, ma deve essere innato».
C’è un ricordo che porti nel cuore?
«Ne ho tantissimi, ma il più emozionante è quando mi è arrivata la notizia del primo film».
E il personaggio che hai doppiato al quale ti sei affezionato?
«"Casper" quando ero piccolo, è un ruolo che ebbe molto successo e rimase nell’immaginario collettivo. Quello più recente è Andrew Garfield, attore di "The Social Network" e "Spider-Man"».
A chi ti ispiri?
«Il mio punto di riferimento in Italia è Kim Rossi Stuart, lo ammiro molto come professionista».
Che ruolo ha la musica nella tua vita?
«Mi sono interessato alla scena rap sin da bambino ed il mio nome d’arte è sempre stato EL.DI.EI, ovvero le mie iniziali pronunciate in inglese. Ho già fatto un disco che non è mai uscito perché ho sempre avuto paura ad espormi. Ho pubblicato, però, due singoli («Golden Age» e «Unica») e ora sto preparando qualcosa di mio».
Spiegaci meglio.
«Sto lavorando al mio disco con DJ Squarta, produttore e membro dei Cor Veleno. Non so dirti precisamente quando uscirà, ma sarà qualcosa di molto personale. Lo faccio soprattutto per passione, vedremo come andrà».
Ed è proprio questo aspetto musicale che ti lega al personaggio che interpreti in «Un Medico in Famiglia». Chi è Geko?
«È un ragazzo molto impulsivo e a tratti arrogante, forse perché ha sempre avuto problemi con il padre. È pungente, ironico ed anche sensibile, dentro ha un mondo tutto da scoprire».
Come hai vissuto il set?
«Benissimo, con il cast c’è stato subito affiatamento: ho legato con Edoardo Purgatori e anche Valentina Corti, ci sentiamo spesso anche fuori dalla vita lavorativa».
«Liberi senza età» è la canzone della colonna sonora. Come è nata?
«Dopo aver fatto il provino per il ruolo di Geko, ho rivelato ai registi anche il mio “lato da rapper”. Avendo in mente il personaggio, ho scritto il testo durante il set: insieme a me, Simone Bacchini e Marco Buonomo hanno composto le musiche e prodotto gli inediti».
C’è anche «Mai avuta», brano diverso per le sonorità più pesanti.
«Si, è un pezzo molto dark. E lo abbiamo sentito proprio in una scena della fiction dove Anna fa notare le “due personalità” di Geko, sono due anime che convivono insieme».
È cambiato il tuo approccio alla scrittura?
«Si, in questo caso è stato difficile perché mi sono dovuto immedesimare in un personaggio e pensare a come avrebbe composto lui. È la prima volta che qualcuno mi dà indicazioni su come scrivere. E si notano le differenze: i miei brani, quelli di EL.DI.EI, sono più cupi ma divertenti mentre quelli di Geko parlano di libertà, è molto positivo».
Ora quali sono i tuoi progetti?
«A settembre ho terminato di girare un film da protagonista con la regia di Marco Costa dal titolo Olivia: ci punto molto e spero piaccia davvero al pubblico».