Per la quarantaduesima volta dal 1956, l'Italia partecipa in gara all'Eurovision Song Contest, l'evento televisivo più importante d'Europa. Quest'anno per noi c'è Francesca Michielin con «No Degree of Separation», nuova versione della canzone con cui si è classificata seconda all'ultimo Festival di Sanremo. Se vincesse sarebbe il terzo trionfo per l'Italia, il primo negli ultimi 26 anni. A quello che fino a poco tempo fa era noto in Italia come Eurofestival il nostro Paese ha partecipato dal 1956 al 1997 e dal 2011 a oggi.
Il nostro candidato, fino al 1969, era di diritto il campione di Sanremo. Poi per sei anni è andato il vincitore di «Canzonissima». In seguito si è tornati al criterio sanremese alternato a designazioni Rai basate sul potenziale dei singoli artisti. Oggi, a un mese dall'inizio dell'edizione 2016 (10, 12 e 14 maggio a Stoccolma) riascoltiamo e rivediamo le esibizioni che hanno assicurato all'Italia i 20 (anzi 22 per via degli ex aequo) migliori piazzamenti.
Gigliola Cinquetti con «Non ho l'età (per amarti)» - 1° posto nel 1964
«Era il 21 marzo 1964, e mi trovavo a Copenaghen, in Danimarca. Faceva un freddo incredibile e c'era la Guardia reale, con quei grandi colletti bianchi, che diventava parte della scenografia della serata. Non mi sembrò neppure così strano essere lì, perché dopo Sanremo credevo che tutto o quasi a quel punto mi potesse succedere». Così Gigliola Cinquetti ricorda a Sorrisi il suo primo posto all'Eurovision Song Contest, vinto a 16 anni con «Non ho l'età (per amarti)».
Toto Cutugno con «Insieme: 1992» - 1°posto nel 1990
Popolarissimo in una larga fetta d'Europa, Toto Cutugno regala all'Italia la seconda vittoria all'Eurovision, 26 anni dopo quella di Gigliola Cinquetti. La 35a edizione si tiene a Zagabria, in Croazia, che nel 1990 fa ancora parte della Yugoslavia. L'anno dopo, Cutugno e la Cinquetti condurranno l'edizione 1991 dallo studio 15 di Cinecittà a Roma.
Raphael Gualazzi con «Madness of Love» - 2° posto nel 2011
Per il suo attesissimo ritorno dopo 14 anni di assenza, l'Italia sceglie il vincitore dei Giovani di Sanremo 2011, Raphael Gualazzi. La sua esibizione a Düsseldorf con il brano «Follia d'amore», in una nuova versione con una parte di testo in inglese, incanta il pubblico europeo e gli vale un inaspettato secondo posto dietro Ell e Nikki dell'Azerbaigian («Running Scared»).
Gigliola Cinquetti con «Sì» - 2° posto nel 1974
Nella storica edizione vinta dagli Abba con «Waterloo» al Dome di Brighton (Inghilterra), Gigliola Cinquetti arriva al secondo posto con «Sì» (di Pace, Panzeri, Pilat e Conti), ma gli italiani potranno assistere allo show solo un mese dopo. Il titolo della canzone, infatti, avrebbe potuto influenzare la campagna elettorale per il referendum sull'abrogazione del divorzio.
Il Volo con «Grande amore» - 3° posto nel 2015
Per il loro debutto all'ESC, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble scelgono «Grande amore», la canzone con cui hanno vinto a Sanremo 2015. Arrivano a Vienna da favoriti e infatti il voto popolare assegna a Il Volo il primo posto, ma il responso delle giurie, ponderato con il televoto, li fa scendere al terzo posto della classifica finale, dietro lo svedese Måns Zelmerlöw («Heroes») e la russa Polina Gagarina («A Million Voices»).
Umberto Tozzi e Raf con «Gente di mare» - 3° posto nel 1987
Dopo la riuscitissima operazione Morandi-Ruggeri-Tozzi (primi a Sanremo 87 con «Si può dare di più»), Caterina Caselli fa di nuovo centro mandando Umberto Tozzi all'Eurovision che si tiene a Bruxelles. Con lui c'è Raf (uno degli autori di «Si può dare di più»), che dopo aver trovato il successo internazionale con «Self Control» ha da poco iniziato a incidere in italiano. Entrambi sono molto noti in Europa e anche per questo il loro terzo posto con «Gente di mare», destinata a diventare il tormentone italiano dell'estate 1987, non è una sorpresa. Vince l'Irlanda con Johnny Logan («Hold Me Now»).
Domenico Modugno con «Nel blu, dipinto di blu (Volare)» - 3° posto nel 1958
Come in tutte le gare canore, neppure all'Eurovision a vincere è sempre il migliore. Lo dimostra la mancata vittoria della leggendaria «Volare» di Domenico Modugno, terzo posto nel 1958 a Hilversum, in Olanda, 40 giorni dopo lo storico trionfo sanremese. Le giurie premiano invece la Francia rappresentata da André Claveau con il brano «Dors, mon amour». A distanza di 55 anni, «Nel blu, dipinto di blu» resta il più grande successo internazionale lanciato dall'Eurovision.
Wess e Dori Ghezzi con «Era» - 3° posto nel 1975
Vincitori dell'ultima edizione ufficiale di «Canzonissima» con «Un corpo e un'anima», Wess e Dori Ghezzi rappresentano l'Italia a Stoccolma con un brano scritto da Shel Shapiro e Andrea Lo Vecchio. Vince l'Olanda con «Ding-A-Dong» dei Teach-in, ma l'Italia ottiene un onorevolissimo terzo posto.
Emilio Pericoli con «Uno per tutte» - 3° posto nel 1963
Primo a Sanremo nel 1963 con Tony Renis, Emilio Pericoli rappresenta l'Italia a Londra con la stessa canzone del Festival, scritta da Renis assieme a Mogol e Alberto Testa. Per il cantante, scomparso nel 2013 all'età di 85 anni, un bel terzo posto nell'edizione vinta dalla Danimarca con Grethe e Jorgen Ingmann («Dansevise»).
Jalisse con «Fiumi di parole» - 4° posto nel 1997
Due mesi dopo la vittoria a Sanremo, Fabio Ricci e Alessandra Drusian tentano il bis al Point Theatre di Dublino con la stessa canzone del Festival. Non vincono ma ottengono un ottimo quarto posto e una discreta popolarità in tutta Europa. La vittoria va alla Gran Bretagna con «Love Shine A Light» di Katrina & The Waves. Dopo i Jalisse il vuoto: fino al 2011 la Rai, che pure è un membro fondatore dell'Eurovision, rifiuta di partecipare alla gara.
Mia Martini con «Rapsodia» - 4° posto nel 1992
Ventiquattro anni fa, allo stadio del ghiaccio di Malmo (Svezia), Mia Martini conquista un inaspettato quarto posto con la struggente «Rapsodia», scritta da Giancarlo Bigazzi e Beppe Dati. Pochi mesi prima a Sanremo Mimì era arrivata seconda con «Gli uomini non cambiano», firmata dagli stessi autori con Marco Falagiani, presente a Malmo come direttore d'orchestra. Per la cantante è la seconda e ultima partecipazione all'Eurovision: nel 1977 arrivò tredicesima con «Libera». Nel 1992 vince l'Irlanda con «Why Me?» di Johnny Logan e Linda Martin
Massimo Ranieri con «L'amore è un attimo» - 5° posto nel 1971
Dopo il trionfo a «Canzonissima», Massimo Ranieri partecipa di diritto all'Eurovision e lo fa con la ballata «L'amore è un attimo», scritta dalla coppia Bigazzi-Savio (artefice dei primi successi del cantante napoletano) con Enrico Polito. Si piazza al quinto posto, mentre la vittoria va (per la prima e ultima volta) al Principato di Monaco («Un banc, un arbre, une rue» di Séverine).
Bobby Solo con «Se piangi, se ridi» - 5° posto nel 1965
Nella prima delle due edizioni dell'Eurovision organizzate dall'Italia, Bobby Solo porta «Se piangi, se ridi», la canzone con cui ha vinto l'edizione 1965 del Festival di Sanremo. L'evento, presentato da Renata Mauro, si svolge a Napoli. Vince il Lussemburgo con France Galle («Pupée de cir, poupée de son»); l'Italia si piazza al quinto posto.
Alice e Franco Battiato con «I treni di Tozeur» - 5° posto nel 1984
Forte del successo ottenuto in Germania con «Zu Nah Am Feuer» (duetto con Stefan Waggershausen), Alice debutta all'Eurovision con un'altra illustre matricola, Franco Battiato. La loro collaborazione, nata alla fine degli Anni 70, continua ancora oggi. Nell'84, al Teatro Municipale di Lussemburgo, portano la suggestiva «I treni di Tozeur», accompagnati da Giusto Pio, che dirige l'orchestra. Si piazzano al quinto posto; vincono gli inglesi Herrey's con «Diggi-Loo Diggy-Ley».
Alan Sorrenti con «Non so che darei» - 6° posto nel 1980
Quando viene scelto per rappresentare l'Italia all'ESC del 1980, Alan Sorrenti ha al suo attivo due grandi hit dal sound internazionale: «Figli delle stelle» (1977) e «Tu sei l'unica donna per me» (1979). «Non so che darei» ne segue la linea e ottiene un discreto sesto posto. In Italia diventerà uno dei più grandi successi dell'estate. L'Eurovision, che si svolge in Olanda, viene vinto dall'Irlanda con Johnny Logan («What's Another Year?»).
Nicola Di Bari con «I giorni dell'arcobaleno» - 6° posto nel 1972
Dopo aver vinto il Festival della Canzone Italiana per due anni consecutivi, Nicola Di Bari debutta all'Eurovision con «I giorni dell'arcobaleno», canzone nel cui testo originale si raccontava il cambiamento di una 13enne dopo la sua prima esperienza sessuale. Nella versione definitiva gli anni sono 16, e il verso «giacesti bambina, ti alzasti già donna» diventa «tu eri bambina, ti alzasti già donna». L'ESC del 1972 si svolge in Scozia a Edimburgo e viene vinto dal Lussemburgo con la cantante greca Vicky Leandros («Après toi»).
Domenico Modugno con «Piove» - 6° posto nel 1959
Nonostante la fama mondiale acquisita l'anno prima con «Nel blu, dipinto di blu (Volare)», Domenico Modugno non riesce ad andare oltre il sesto posto nell'edizione dell'Eurovision che si svolge a Cannes l'11 marzo 1959. Vince l'Olanda con la cantante Teddy Scholten e il brano «Een Beetje».
Betty Curtis con «Al di là» - 6° posto nel 1961
La sesta edizione dell'Eurovision si svolge a Cannes e viene vinta dal Lussemburgo con la canzone «Nous Les Amoureux» di Jean-Claude Pascal. L'Italia porta la vincitrice di Sanremo, Betty Curtis con «Al di là», e si classifica al sesto posto.
Nunzio Gallo con «Le corde della mia chitarra» - 6° posto nel 1957
Alla seconda edizione dell'ESC, l'Italia porta la canzone vincitrice di Sanremo 57, «Corde della mia chitarra» di Nunzio Gallo. La gara si svolge a Francoforte in Germania e vi partecipano solo dieci Paesi: Italia, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Austria, Danimarca e Gran Bretagna. Vince l'Olanda con «Net Als Toen». Gallo si piazza al sesto posto.
Marco Mengoni con «L'essenziale» - 7° posto nel 2013
Con un'esibizione impeccabile, Marco Mengoni conquista il settimo posto nell'edizione del 2013 vinta dalla danese Emmelie De Forest con «Only Teardrops». A Malmo, in Svezia, Marco canta «L'essenziale», il brano con cui, tre mesi prima, ha trionfato al Festival di Sanremo.
Peppino Di Capri con «Comme è ddoce 'o mare» - 7° posto nel 1991
Nella seconda edizione dell'ESC organizzata dall'Italia, Peppino Di Capri porta «Comme è ddoce 'o mare» e si piazza al settimo posto. Vince la Svezia con Carola e la canzone «Fångad av en stormvind».
Al Bano e Romina Power con «Noi lo rivivremo di nuovo - We'll Live It All Again» - 7° posto nel 1976
Al Bano e Romina Power sono i primi rappresentanti del nostro Paese a cantare all'Eurovision una canzone che contiene alcune parti in inglese. Viene presentata con il titolo italiano, «Noi lo rivivremo di nuovo», ma quando esce in 45 giri il titolo diventa «We'll Live It All Again - Lo rivivrei» e poi, nell'album del 1982 «Aria pura», cambia di nuovo e si trasforma in «E fu subito amore». In Olanda, all'Aia, vincono gli inglesi Brotherhood of Man con «Save Your Kisses For Me». Al Bano e Romina si piazzano al settimo posto.