Nati con un solo giorno di differenza, i due cantautori negli anni 60 ebbero una relazione sentimentale che dette vita a canzoni come "Senza fine"
«Senza fine, tu sei un attimo senza fine.
Non hai ieri, non hai domani;
tutto è ormai nelle tue mani,
mani grandi, mani senza fine.»
Quelle grandi mani di cui Gino Paoli parla nella sua indimenticabile Senza fine, erano le mani di una donna che lo aveva conquistato in un attimo e di cui sarebbe presto diventato amante ma anche amico, per tutta la vita. Proprio le sue, le mani di Ornella Vanoni: i due cantautori si conobbero nel 1960 e intrapresero una relazione sentimentale travagliata, tra matrimoni traditi e lacrime versate. Un legame indissolubile però, che dette origine a capolavori della musica italiana come appunto "Senza fine", e che determinò una collaborazione professionale a più riprese: una tourneè insieme di grandissimo successo negli anni ottanta; una partecipazione a Sanremo (per la Vanoni) con un brano scritto da Paoli, Io come farò; un album di inediti inciso insieme e pubblicato nel 2004 dal titolo "Ti ricordi? No non mi ricordo"; un altro lungo tour a distanza di vent'anni.
In tutta questa storia un dettaglio cattura l'attenzione: Gino Paoli e Ornella Vanoni sono infatti nati con un solo giorno di distanza, lei il 22 settembre 1934, lui il 23 settembre dello stesso anno. Potremmo immaginarli anche quest'anno, alla mezzanotte, soffiare sulle candeline della stessa torta.
Gino Paoli e Ornella Vanoni: dal 1960 un legame indissolubile
In recenti interviste i due si sono pronunciati in modo diverso rispetto alla relazione avuta: se Paoli si dice ispirato da una visione della vita riassumibile con la frase "Mi sveglio come se fosse il primo giorno, vado a letto come se non ce ne fossero più", e ama ripensare alle donne della propria vita attraverso i ricordi più felici, la Vanoni non può dimenticare le lacrime versate per un uomo sposato e per essere lei stessa, all'epoca, convolata a nozze con un altro uomo.
In questo video assistiamo a una versione totalmente originale e introvabile di Senza fine, in cui Ornella Vanoni e Gino Paoli sono affiancati al pianoforte da alcuni colleghi, tra i più grandi nomi della musica italiana negli anni sessanta: Gianni Morandi, Edoardo Vianello, Nicola di Bari, Little Tony, Bruno Lauzi e molti altri.
Nel 1961 la Vanoni partecipa a Canzonissima con Cercami, brano che canta in lacrime dedicandolo a Paoli (purtroppo non è possibile trovare in rete tale esibizione). "Cercami" totalizza oltre 100.000 copie vendute.