A settembre condurrà a Verona "Arena ‘60 ‘70 ‘80 e... ‘90", lo show ricco di hit che sarà trasmesso il sabato sera su Rai1
Amadeus è a Verona. Non è ancora partito per le meritate vacanze dopo un anno fitto di appuntamenti televisivi, ma qui salta a piè pari l’estate e parla direttamente del suo ritorno autunnale, ovvero tre serate musicali che avranno come scenario proprio l’Arena il 12, 13 e 14 settembre e saranno poi trasmesse da Rai1 sabato 17 e 24 settembre e il 1° ottobre. Titolo dell’evento: “Arena ‘60 ‘70 ’80 e… ‘90!”. L’esperimento ha debuttato lo scorso anno. Visto il successo, quest’anno ritorna. Con una novità: ai tre decenni iniziali se ne aggiunge un quarto, ossia quello degli Anni 90.
Quarant’anni di note
«Il decennio che io ho vissuto meno è quello degli Anni 60, visto che sono del 1962» racconta Amadeus, ideatore, direttore artistico e primo fan dei tanti successi che costellano quarant’anni di classifiche discografiche. Del resto nella sua vita artistica lui ha trascorso ore, giorni, settimane e mesi dietro alla consolle nelle radio, nei locali, nelle discoteche. «Ricordo i dischi a 45 giri che avevano mio padre e mia madre, come quelli di Ornella Vanoni, la cantante preferita di mio papà. Negli Anni 70 ho vissuto le prime feste e le prime serate in discoteca, io impazzivo per la disco music, quando i genitori se ne andavano durante il weekend noi ragazzi ne approfittavamo per organizzare le feste. Gli Anni 80 sono quelli del mio arrivo a Milano e della radio, dei pezzi che annunciavo a Deejay Television. Degli Anni 90 ricordo le serate in discoteca e il “Festivalbar” con l’abito a quadrettoni bianco e azzurro tipo tovaglia che ancora conservo in qualche armadio. Ma se dovessi scegliere, il mio decennio preferito resta quello degli Anni 70».
I superospiti
Le tre serate all’Arena propongono un viaggio nel tempo con una cinquantina di interpreti italiani e internazionali che canteranno un paio di pezzi a testa. Ci saranno Gloria Gaynor con l’immortale “I will survive”, Paul Young con la nostalgica “Love of the common people”, il Richard Sanderson che fece innamorare milioni di teenager con la romanticissima “Reality” (tratta dalla colonna sonora del film “Il tempo delle mele”), i danesi Aqua che alla fine degli Anni 90 lanciarono il tormentone “Barbie girl” e tanti altri nomi che saranno svelati nel corso dell’estate. «Non abbiamo la pretesa di far tornare in classifica quelle bellissime canzoni, ma sono tutti brani che si sono incollati a noi, basta semplicemente rispolverarli» spiega Amadeus e intanto canticchia “Total eclipse of the heart” di Bonnie Tyler mentre svela via via alcuni ospiti e, tra gli italiani, fa i nomi di Ornella Vanoni, Rita Pavone e Gianluca Grignani.
Le cover di Sanremo
L’idea di un viaggio musicale nel passato venne ad Amadeus durante il lockdown per il Covid, poi è stata realizzata ed è diventata un “format” che è stato replicato persino all’ultimo Festival di Sanremo, dove nella serata delle “cover” i cantanti in gara potevano scegliere di rifare un pezzo a piacere tra i decenni indicati. Lo stesso sarà per la prossima edizione di Sanremo, stavolta con l’innesto di tutto il repertorio degli Anni 90 e con la possibilità di invitare i cantanti “originali” a duettare sul palco dell’Ariston.
Il Festival 2023
Al Festival Amadeus e i suoi autori stanno già pensando: «Quest’anno grazie alla Rai il mandato è arrivato già a marzo e stiamo lavorando da mesi, avremo più tempo per ascoltare le canzoni». Canzoni che arriveranno ben presto: infatti è appena uscito, in grande anticipo, il nuovo regolamento della gara prevista a febbraio 2023. Racconta Amadeus: «Nelle ultime estati mi arrabbiavo: “Mannaggia, non ho niente di nuovo da ascoltare”, e finiva che mi riascoltavo le canzoni del Sanremo precedente, anche quelle che non erano state scelte. Quest’anno mia moglie Giovanna ha detto: “Meno male che hai qualcosa di nuovo da sentire!”». E riportare Mina sul palco, come si vocifera? «È un sogno impossibile e irrealizzabile, come chiunque farei di tutto per riuscirci. C’è sicuramente un desiderio, ma non c’è un progetto vero e proprio, magari potesse accadere...».
Curiosità senza età
Dunque per Amadeus si prospetta un doppio evento nella prossima stagione, l’Arena di Verona a settembre con il passato indimenticabile e il Festival di Sanremo a febbraio 2023 con la musica del futuro. «Come faccio a tenere insieme tutto? Semplicemente amando la musica! Mi rivedo da ragazzino a 10 anni nella mia cameretta proprio qui a Verona e poi a 16 anni in una radio di quartiere che non esiste più. Io ascolto sempre musica, in macchina quella che passano alla radio, vado a curiosare cosa ascoltano mio figlio di 13 anni e mia figlia di 24. Un successo non ha età, può essere famoso negli Anni 70 e tornare attuale negli anni Duemila».
Pubblico senza limiti
Intanto a Verona c’è grande attesa, già metà dei 30 mila biglietti per le tre date di settembre sono stati venduti sul circuito di Ticketone (prezzi da 10 a 40 euro): previsti 10 mila spettatori a sera, considerando che l’Arena tornerà a riempirsi senza restrizioni.