Sono pochi i dischi che si imprimono nella memoria a lungo. Riguardando le copertine impolverate dei CD in soffitta vengono in mente i momenti in cui abbiamo ascoltato le canzoni e con chi le abbiamo condivise, magari copiandole su qualche nastro. Vent'anni fa ad esempio, quali erano i nomi più influenti del panorama musicale nostrano?
Qualcuno proveniva dal Festival di Sanremo, qualcun altro dall'underground rock e qualche altro da un successo già consolidato da anni di carriera: i canali di promozione non sono cambiati molto da allora, talent a parte. Una rinfrescatina sui nomi caldi del 1997 non può che far comunque bene.
Abbiamo selezionato per voi alcuni nomi che ci fanno ricordare il sound italico di due decenni fa. In pole position personaggi indimenticabili come Pino Daniele, a seguire i sempreverdi Jovanotti e Litfiba; ma anche artisti come Jalisse e Paola e Chiara. Dieci dischi da suonare ancora una volta.
Pino Daniele - Dimmi cosa succede sulla terra
Sedicesimo album per il Pino nazionale, che conquista il Festivalbar e scrive uno dei suoi inni: «Che male c'è», riportando ancora l'eccellenza della melodia sul pop cantanto interamente in italiano. Fra le altre hit «Dubbi non ho», «Amici come prima» e il duetto con Giorgia in «Scirocco d'Africa».
Il lavoro sarà uno dei dischi più venduti dell'anno, confermando l'abilità del cantautore napoletano di mettere d'accordo critica e pubblico con canzoni pop di qualità. Culto istantaneo.
Jovanotti - Lorenzo 1997: L'albero
Settimo disco per Lorenzo Cherubini, che per l'occasione accompagna alla musica le visioni di un film omonimo, e spende per l'intero progetto più di mezzo miliardo di lire, una follia per l'epoca. L'ambizioso album mescola influenze world music al rap melodico del cantante oggi cittadino onorario di Cortona, in Toscana.
Tra i singoli di maggiore successo, che vengono riproposti spesso dal vivo ancor oggi, «Bella», «Questa è la mia casa», «Per la vita che verrà» e «Il muratore». Da riscoprire.
Litfiba - Mondi sommersi
Uno dei dischi di maggior successo della band di Piero Pelù e Ghigo Renzulli: «Mondi sommersi» contiene infatti delle hit che hanno fatto la storia della canzone italiana, e che portano le sonorità del gruppo fiorentino su lidi più vicini al'elettronica che al rock sanguigno e ruvido degli esordi.
«Ritmo», «Imparerò», «Regina di cuori», «Sparami» e »Goccia a goccia» possono essere definiti come standard della musica italiana tout court. Indimenticabile e ancora ascoltabilissimo. Litfiba ancora una volta all'apice.
Samuele Bersani - Samuele Bersani
Terzo disco del cantautore bolognese, che aveva già ottenuto un discreto successo con «Chicco e Spillo», «Canzone» (scritta per Lucio Dalla), e «Spaccacuore».
È solo con questo album però - con tre misteriosi asterischi in copertina - che arriva la canzone più rappresentativa di tutto il suo repertorio: «Giudizi universali». In più «Coccodrilli» e tanti altri piccoli gioielli che ci consegnano al pubblico un nuovo grande poeta della canzone italiana. Samuele Bersani in piena maturità artistica.
Jalisse - Il cerchio magico del mondo
I Jalisse sono il gruppo meteora per eccellenza del pop italiano. Nel 1997 vincono Sanremo con «Fiumi di parole», all'Eurofestival arrivano quarti e poi non se ne sente più parlare per anni.
Il loro successo sbanca a sorpresa nel contest italiano per eccellenza e poi all'improvviso svanisce, seppur la voce della cantante Alessandra Drusian avesse una personalità decisa e originale, insieme agli arrangiamenti originali del tastierista e marito della opitergina Fabio Ricci. Indimenticabili a prescindere.
Afterhours - Hai paura del buio?
Se parlavi di Afterhours nel 1997 probabilmente ti scambiavano per un cinefilo amante dei film di Martin Scorsese. Erano pochi infatti a conoscere il gruppo di Manuel Agnelli, che insieme ai Marlene Kuntz e a pochi altri ha rivoluzionato il modo di suonare il rock in Italia, togliendosi di dosso i cliché del bel canto melodico e guardando invece ai modelli internazionali come riferimento.
Il loro secondo disco (dopo «Germi» del 1995 e una serie di primi lavori cantati interamente in inglese) mescola hard rock, punk e wave in un calderone di ben 19 pezzi, tra cui emergono singoli storici come «Male di miele» e l'ironica «Sui giovani d'oggi ci scatarro su». Pietra miliare del rock italiano anni Novanta.
Ligabue - Su e giù da un palco
Non è un disco di inediti, ma «Su e giù da un palco» va citato lo stesso. È infatti il primo album dal vivo di Luciano Ligabue che sbanca i negozi di dischi, restando ben cinque settimane in prima posizione in classifica. Il doppio raccoglie il meglio della produzione del cantautore di Correggio, che aveva proposto nel 1996 durante il "Buon compleanno Elvis! Tour" in giro per l'Italia.
Nella band che accompagna il Liga è presente pure Mick Taylor, ex chitarrista dei Rolling Stones. Il disco contiene anche tre inediti: «ll giorno di dolore che uno ha», «Tra palco e realtà» e la cover di Elvis «Ultimo tango a Memphis». Due ore filate di adrenalina pura.
Paola & Chiara - Ci chiamano bambine
Le due sorelle Paola e Chiara Iezzi vincono il Festival di Sanremo nella categoria nuove proposte con il pezzo «Amici come prima». In pochi giorni arriva il successo per le ex coriste degli 883, cha vedranno estendersi la fanbase internazionale soprattutto nel 2000, quando esce l'inno estivo pop dance «Vamos a bailar (Esta Vida Nueva)».
Oggi Paola e Chiara viaggiano su carriere separate, ma è proprio «Ci chiamano bambine» che ha dato la scintilla al loro futuro successo. Il disco di esordio vende in poche settimane più di 150 mila copie e diventa uno dei dischi di platino dell'anno. Innocenti ma non troppo.
Carmen Consoli - Confusa e felice
Viene eliminata subito Carmen Consoli a Sanremo, ma «Confusa e felice», «Venere» e «Uguale a ieri» diventano pezzi rock imprescindibili, tanto che pompano il suo secondo album in vetta alle classifiche. Ed è proprio questo grande successo ad alimentare anche il prosieguo della carriera della cantautrice siciliana.
Dopo questo disco sarà infatti - grazie alla sua grinta e bravura - la prima artista femminile italiana a suonare sul palco dello Stadio Olimpico di Roma, al festival South By Southwest Festival ad Austin (Texas) e a vincere la Targa Tenco come miglior album (con il disco del 2009 «Elettra»). Una delle voci più illuminate del rock italiano.
Niccolò Fabi - Il giardiniere
Disco d'esordio per Niccolò Fabi, che sbanca con i singoli «Capelli» (a Sanremo) e «Dica» pubblicato l'anno precedente. L'album è stato prodotto, in parte scritto e promosso dall'amico Riccardo Sinigallia, in quegli anni non ancora legato ai Tiromancino.
Fabi vince il premio della critica nella categoria nuove proposte al Festival e con questo esordio apre le porte a una carriera costruita giorno per giorno, aumentando l'intensità e l'originalità della sua proposta musicale. Oggi il disco risulta un ottimo assaggio di quello che sarebbe diventato uno dei più importanti interpreti della canzone italiana pop di qualità. Da riscoprire.
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