Sono italiane, sono donne e sono bellissime. Questa premessa, però, non vuole spostare l'attenzione verso il puro aspetto estetico: quando diciamo che sono belle, intendiamo che sono donne capaci di portare una ventata di aria fresca alla nuova musica italiana con stile, eleganza e tenacia. Dopo un'epoca rappresentata spesso da grandi interpreti che offrivano la propria voce al servizio di illustri autori, vi presentiamo qui sette musiciste che portano avanti ognuna un progetto personale, dall'identità forte, marcata e originale.
Dal rock all'elettronica, dal pop all'R&B, questi sette progetti musicali non potranno non stupirvi in qualche modo: L I M, Marianne Mirage, Joan Thiele, GIUNGLA, Sylvia, BIRTHH e Giorgieness sono pronte ad accogliervi nel loro mondo misterioso, voi siete pronti al viaggio che vi aspetta?
L I M - Comet
«Un ep di musica ambient evocativa che combina spazi esoterici con atmosfere esistenzialiste e sognanti» Co-fondatrice ed ex-bassista del duo elettronico Iori's Eyes (insieme a Clod - Claudio Nigliazzo), Sofia Gallotti rompe il silenzio degli ultimi quattro anni e torna sulla scena con un progetto solista che ci lascia a bocca aperta. Oggi si chiama L I M, acronimo di Less Is More: un monito, verrebbe da dire, per ricordarci che talvolta il minimalismo è la chiave per emozionarsi. Volto e corpo di Sofia fanno da veste perfetta per il suono ricercato nel disco. Candore della pelle, colori nordici, corporatura esile: Sofia ricorda i paesaggi dell'Islanda, in un equilibrio perfetto tra distese immobili di ghiaccio e improvvise cascate. Non a caso tra le influenze nel disco cita Klaus Schulze, ma anche Arca e Oneohtrix Point Never: non fidatevi dei colori pastelli che caratterizzano L I M, perché nascosta dietro un volto candido c'è una donna forte, inquieta, brillante. Insomma, una Cometa.
L'EP è prodotto insieme a RIVA ed è uscito su La Tempesta International, l'etichetta fondata dai Tre Allegri Ragazzi Morti. Il video è firmato da Tora Cellini, Giorgio Calace e Karol Sudolski.
Tra le ultime interessanti novità di Marianne Miragec'è la recente partecipazione come ospite fissa del programma di ChiambrettiGrandHotel,andato in onda quest'anno su Canale5. Marianne è nata a Cesena ed è una delle punte di diamante di Sugar (Caterina Caselli), non a caso il 14 maggio aprirà il concerto dei "fratelli" (di etichetta) Negramaro a Forlì, la sua città. Una chioma di capelli neri afro (che richiama la sua passione per la musica black), due misteriosi occhi azzurri e una voce che incanta: se avete il dubbio di aver già visto Giovanna Gardelli, vi risponderemo che la giovane ragazza è anche un'attrice professionista, che ha partecipato nel 2014 al film Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.
I Marianne e i Mirage sono due band degli anni '60: Giovanna ha scelto di unire i nomi dei due gruppi per creare uno pseudonimo che richiamasse un'epoca a lei molto cara. Quando parla delle sue influenze musicali, cita nomi illustri come Billie Holiday e Sarah Vaughan.
Marianne ha trascorso la sua adolescenza tra Londra, Parigi, Berlino e la Turchia: è abituata a scrivere sia in inglese che in francese, ma per questo disco ha scelto la metrica italiana, sposandola in modo ammirevole con un beat nero, a tratti R&B. Il suo motto è «abbi la pazienza di aspettare il tuo momento e poi sappilo cogliere.»
Il 25 marzo è uscito il suo disco di debutto Quelli Come Me (con Sugar).
Joan Thiele - Save Me
Amate Ellie Goulding? Amerete Joan Thiele. Se il suo nome non vi suona ancora familiare, fidatevi, presto lo sarà: la giovane cantante ha infatti firmato con Universal e in pochi mesi è diventata nota grazie a una puntata del programma di Nikki in onda su Radio Deejay - Tropical Pizza - dove ha eseguito un'interpretazione di Hotline Bling a dir poco sorprendente. Madre italiana, papà svizzero ma di origini sudamericane, infanzia/adolescenza trascorse tra Colombia (dov'è cresciuta) e Inghilterra (per fare musica). La bellezza esotica di Joan si fonde con la sua semplicità: quando imbraccia la chitarra e inizia a intonare qualcosa, una strana magia riempie la stanza. Tra le sue influenze Joan cita Led Zeppelin («Me li faceva sentire la mia baby sitter»), ma anche Crosby, Stills, Nash & Young e infine il reggae («in tutte le declinazioni più vicine al dub»).
Save me è il primo singolo inedito di Joan Thiele. Il video è di Giada Bossi. L'ultimo singolo è uscito venerdì 6 aprile e si chiama Taxi Driver.
Giungla - Camo
Vi avevamo già parlato lo scorso dicembre di GIUNGLA, in questo articolo. Emanuela Drei nasce bassista nella band bolognese His Clancyness, diventa voce della rock band Heike Has The Giggles e infine sceglie il percorso solista con un progetto che vuole sottolineare già dal nome l'essenza stessa di Emanuela e della sua musica, un'armonia caotica e disordinata (come si legge su Noisey USA). Il nuovo singolo Forest segue quello di debutto Sand, contenuti nell'EP Camo che uscirà il prossimo 20 maggio per Factory Flaws ed è prodotto da Federico Dragogna (Ministri). È stata paragonata a PJ Harvey e Grimes. Emanuela commenta: «Forest è un sogno ricorrente, dedicato a una persona molto importante della mia famiglia che soffre di una grave malattia mentale che provoca allucinazioni. È una persona che vive con la paura costante di essere infestata.»
Camo indica il camouflage: un pattern di canzoni che tinteggiano l'album di vulnerabilità e impetuosità, con equilibrio, confusione, ma eleganza.
Sylvia - Senza Fare Rumore
Sylvia è lo pseudonimo di Silvia Tofani ed è il nome di un progetto molto interessante. Sylvia si candida come erede del patrimonio cantautoriale che vede sul trono Mina e Dalla; in Sylvia, però, la canzone italiana si tinge di soul e poi di elettronica. I testi sono scritti come fossero componimenti poetici; la musica (caratterizzata da melodie che ricordano i compositori classici), un'onda continua che culla e porta pericolosamente verso il largo. Lombarda di nascita, Silvia Tofani vive tra Milano e Londra. Prima di scegliere la strada della musica, un'altra passione ha segnato (e segna tuttora) la sua vita: la fotografia. Vi consigliamo quindi di ascoltarla, guardandola.
Il primo album, dal titolo Senza Fare Rumore, uscirà il 13 maggio per INRI/METATRON. Il video è stato girato da Fabio Capalbo.
BIRTHH - Born In The Woods
Chlorine è il singolo estratto dall'album Born In The Woods, uscito lo scorso 18 marzo per We Were Never Being Boring. BIRTHH, "dark alter-ego" di Alice Bisi, è un progetto che prende il folk e attraverso l'elettronica lo porta in un'atmosfera ambient, accompagnata da una voce molto potente. Dentro Born In The Woods si sentono i polmoni, i respiri, il tumulto del cuore dato dalla grancassa e gli intrecci di vene cuciti dalle chitarre, che poi si intossicano di cloro. Alice commenta (su Rockit) «In gran parte dei brani non abbiamo usato nemmeno il basso: mi piaceva l'idea di poter fare un disco di musica elettronica senza l'ausilio di questo elemento centrale: per ottenere quella profondità abbiamo optato per delle casse con una frequenza bassissima». Il risultato è ammirevole.
Il video è stato diretto da Diego Gavioli.
Giorgieness - La Giusta Distanza
Abbiamo un po' barato, ma speriamo di essere perdonati. Giorgienessin verità è il nome di una band e non di una solista; è anche vero, però, che prende nome da Giorgie D'Eraclea, colei che ha fondato il gruppo e ne è leader e voce. Capelli rossi, sorriso smagliante: Giorgie, insieme ai suoi compagni di viaggio, ci delizia con La Giusta Distanza (prodotto da Davide Lasala), che nasce a tre anni di distanza dall'EP di debutto Noianess (sempre su Woodwarm). Un po' grunge, molto rock, con tratteggi indie: il disco non manca di ballate, ma in linea generale è un album incazzato, sincero, di pancia; un album che suona ruvido ma autentico, analogico.
I componenti della band: Giorgie D'Eraclea (voce e chitarre), Davide Lasala (chitarre e pianoforti), Lou Capozzi (batteria), Andrea De Poi (basso).
La Giusta Distanza è quindi il risultato di un lavoro di squadra ben riuscito, che piacerà agli amanti del grunge anni 90 e che, di sicuro, non può essere ascoltato a volume basso.
Il video è stato diretto da Marco Morandi con le maschere di Paolo Proserpio.
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