Vasco Rossi, Loredana Bertè, Donatella Rettore: la playlist con le più belle canzoni che hanno reso la musica italiana degli Anni 80 indimenticabile

Ah, gli Anni 80! Quanto tempo è passato? Parecchio, eppure quella decade ruggente continua a farci sognare, ballare e ispirare. La musica italiana di allora, nonostante i suoi quarant'anni, continua ad avere sulle nuove generazioni un fascino magnetico che conquista anche chi non ha vissuto in prima persona le sue pazzie.
Se la musica pop italiana di quegli anni è ancora presente nelle nostre playlist e nella selezione musicale di molte serate è tutto merito dei suoi protagonisti. Tra icone intramontabili e meteore che hanno brillato per poco tempo, gli artisti di quella decade hanno interpretato perfettamente la società del tempo, ma anche la voglia di spensieratezza, il boom della televisione commerciale e le nuove sottoculture giovanili.
Basti pensare a pezzi grossi come Antonello Venditti, che con i suoi album "Cuore" e "In questo mondo di ladri" ha saputo raccontare l'italia di quegli anni, oppure Vasco Rossi, forse la prima rockstar nazionale che proprio in quegli anni raggiunge l'apice del successo. Da citare anche Franco Battiato con l'album che lo consacra anche al grande pubblico: "La Voce del Padrone" (1981).
E se parliamo di musica non possiamo non menzionare loro, le regine indiscusse del pop. Donatella Rettore e Loredana Bertè sono solo i primi nomi che ci vengono in mente, ma la lista è lunga. Come non ricordare le amiche-nemiche Lorella Cuccarini e Heather Parisi? E la magnetica Ana Oxa, che ha incendiato il palco di Sanremo con i brani "A Lei" e "È tutto un attimo". Scandali e stravaganze, ovviamente, ma la decade ha visto anche talenti indimenticabili come Mia Martini - con la sua "Almeno tu nell'universo" da brividi - e Antonella Ruggiero, che nel 1989 lascia i Matia Bazar, band di cui era fondatrice e voce.
Insomma, tra grandi voci portanti e brani diventati inno di una generazione, la musica italiana Anni 80 ha spaziato da sonorità rock a ritmi caraibici, passando per atmosfere new wave e sperimentazione. Il tutto, ovviamente, all'insegna di un pop di qualità che potesse emozionare e, perchè no, divertire.