Concludiamo la carrellata sui vincitori storici del Festivalbar: dopo gli anni 60-70 e gli anni 80, vi presentiamo una selezione dei migliori pezzi dal 1990 al 2007, anno in cui si è chiusa la storica manifestazione musicale che ha accompagnato le estati italiane di migliaia di fan.
I vincitori nella categoria singoli sono stati: Francesco Baccini e Ladri di Biciclette, Gino Paoli, Luca Carboni, Raf, Umberto Tozzi, gli 883, Eros Ramazzotti, Pino Daniele, Vasco Rossi, Jovanotti, Lunapop, Ligabue, Zucchero, Nek e i Negramano nel 2007, anno di chiusura della manifestazione.
Abbiamo scelto per voi cinque pezzi che rappresentano al meglio questi 17 anni di successi.
Gino Paoli - Quattro amici (1991)
Luca Carboni - Mare mare (1992)
Pino Daniele - Che male c'è (1997)
Lunapop - Qualcosa di grande (2000)
Ligabue - Happy Hour (2006)
Gino Paoli - Quattro amici (1991)
L'immagine dell'Italia al bar nello storico pezzo di Gino Paoli fa un quadro preciso dell'essenza dell'italiano medio, che vuole cambiare il mondo "tra un bicchier di vino ed un caffé" e sotto sotto non risolve nulla. Un ritmo in controtempo con ascendenze esotiche tratto dal disco "Matto come un gatto". In coda al singolo c'è pure un cameo di Vasco Rossi con qualche verso dalla sua "Vita spericolata", ricordando il mitico Roxy Bar.
Luca Carboni - Mare mare (1992)
Luca Carboni con la moto "usata ma tenuta bene", l'assolo di tromba che introduce un motivo indimenticabile, un testo semplice ma d'effetto: tutto questo è "Mare mare". Il singolo del 1992 - che vi proponiamo qui nella serata conclusiva della manifestazione all'Arena di Verona - è una delle canzoni che hanno reso famoso il cantante bolognese, un singolo che è entrato di fatto nella storia della canzone d'autore e pop italiana. Il brano ha vinto sempre nello stesso anno la competizione "Vota la voce" ed è stato riproposta nel 2013 insieme a Cesare Cremonini nell'album "Fisico & politico".
Pino Daniele - Che male c'è (1997)
Tratta dal disco "Dimmi cosa succede sulla terra", che ha venduto oltre 900 mila copie nel 1997, "Che male c'è" è uno dei lenti più belli di Pino Daniele. A differenza delle prime prove del cantante napoletano, il singolo viene cantanto interamente in italiano e si basa su una ritmica soul con accenni hip-hop. Una dichiarazione d'amore che vale la vittoria del Festivalbar sia con il singolo che con l'album. Indimenticabile Pino.
Lunapop - Qualcosa di grande (2000)
"Qualcosa di grande" segna l'inizio e la fine del Lunapop. Il singolo che apre l'unico disco ufficiale "...Squérez?" del 1999, vince il Festivalbar nel 2000 e apre le porte per la carriera solista a Cesare Cremonini, che si stacca dal gruppo e inizia a pubblicare da solo. Tra le altre cose il disco vince il Telegatto e il Premio Italiano della Musica, confermando la potenzialità di Cremonini, autore di quasi tutti i pezzi, nel mescolare pop, rock e ritmiche brit. Un apripista ancora valido.
Ligabue - Happy Hour (2006)
Dopo aver vinto nel 2002 con "Tutti vogliono viaggiare in prima", ecco la seconda vittoria per Luciano Ligabue al Festivalbar con "Happy Hour". Il singolo tratto dall'album "Nome e cognome" dell'anno precedente, parla dell'ignoranza, dei luoghi comuni e degli italiani che abboccano all'amo dei locali a metà prezzo ("vivere costa la metà"). Un monito contro il vuoto dei valori e del vivere "sempre solo per sentito dire". Ligabue è sempre un buon rocker.
Il sabato sera, a partire dal 27 luglio e per sei settimane, un paio di ore di “amarcord” musicale, un collage di note e ricordi da sfogliare con nostalgia e divertimento