I dieci brani più famosi della band inglese, dagli anni 70 ad oggi

Fear Of The Dark
Anno: 1993
Fear of The Dark è contenuta nell'album omonimo, l'ultimo con Bruce Dickinson alla voce prima del suo ritorno nel 2000. Il brano è molto amato dai fan della band, che spesso arrivano a cantarla dall'inizio alla fine coprendo le voci degli stessi Maiden! Anche per questo Fear of The Dark è un pezzo che compare in ogni spettacolo live del gruppo, dal '93 ad oggi.
The Number of the Beast
Anno: 1982
Il brano è fortemente influenzato dalle atmosfere dei film horror, tanto che i Maiden chiesero a Vincent Price, tra i più noti attore del genere, di registrare l'intro della canzone. La proposta sfumò, perché non c'era abbastanza budget. Curiosamente, un anno dopo, lo stesso attore prestò la propria inconfondibile voce nella canzone Thriller di Michael Jackson.
A detta della band, l'ispirazione per The Number Of The Beast fu un incubo fatto da Steve Harris dopo la visione del film "Damien: Omen II". Come si può immaginare, i Maiden ricevettero varie accuse di satanismo ma il brano diventò un cult, forse il più amato del gruppo.
Run To The Hills
Anno: 1982
Questo grande successo, come molti altri brani dei Maiden, è a tema storico: racconta dell'arrivo degli europei in America, da entrambi i punti di vista, quello europeo e quello dei nativi americani. Run To The Hills è uno dei primi pezzi resi immortali dal contributo della voce di Bruce Dickinson, che si rivela in tutta la sua potenza. Dickinson partecipò inoltre assieme a Steve Harris alla composizione e scrittura del brano.
La canzone è anche la prima degli Iron Maiden ad essere arrivata nella top 10 inglese.
Running Free
Anno: 1980
Running Free riesce a riassumere gli Iron Maiden prima dell'arrivo di Bruce Dickinson: una band heavy metal dal sound fortemente 70's. I testi e la struttura musicale sono più diretti, meno elaborati, ma la cavalcata delle chitarre fa intuire già il suono che li contraddistinguerà negli anni a venire.
La voce è quella di Paul Di'Anno, frontman della band dal 1978 al 1981. È sporca, immediata, ruvida: perfetta per questa canzone e per i primi album dei Maiden.
Non avrà avuto la potenza vocale e la presenza scenica di Dickinson, ma Paul Di'Anno ha regalato ai Maiden album e singoli amatissimi che rimangono indimenticabili.
Hallowed Be Thy Name
Anno: 1993
Hallowed Be Thy Name è una vera e propria storia che viene raccontata dai Maiden, con spettacolari effetti scenici durante i live. Parla di un prigioniero che sta per essere impiccato e ci svela i suoi pensieri. Rappresenta uno dei testi più filosofici della band, un capolavoro nato dalla penna di Steve Harris. Pensate che è la canzone preferita dagli stessi Iron Maiden!
The Trooper
Anno: 1983
The Trooper ha come tema la guerra di Crimea. Tra tutti i singoli della band, che solitamente ricevono pochi passaggi radiofonici, è stato il più trasmesso dalle radio negli Stati Uniti ed è andato discretamente bene anche tra le emittenti britanniche. Durante le performance live di The Trooper, Bruce Dickinson indossa sempre una bandiera della Gran Bretagna, e recentemente si è presentato addirittura vestito da soldato (quando si dice immedesimarsi nel brano). Gli Iron Maiden hanno addirittura creato una birra con il nome della canzone, si tratta della Trooper Ale, prodotta dal birrificio Robinsons.
Strangers in a Strange Land
Anno: 1986
Strangers in a Strange Land narra la storia di un esploratore dell'Artico rimasto intrappolato nei ghiacci. Anche in questo caso il brano è nato dal racconto reale di un avventuriero al quale era accaduta una cosa simile. Molte canzoni dei Maiden si basano su sogni, film, visioni e esperienze "mistiche" vissute da qualcuno. La copertina del singolo raffigura Eddie The Head, la mascotte della band, con i tratti caratteristici di due miti del cinema: l'Uomo Senza Nome di Clint Eastwood e Rick Deckard di Blade Runner, interpretato da Harrison Ford.
Aces High
Anno: 1984
Aces High è una delle canzoni più conosciute e amate degli Iron Maiden, e racconta il bombardamento su Londra da parte della Germania durante la Seconda Guerra Mondiale, dal punto di vista di un pilota britannico. Nel brano spicca ancora una volta la voce di Bruce Dickinson nel notissimo acuto finale. Il pezzo è stato inoltre parzialmente ispirato dal film omonimo, interpretato da Malcolm McDowell.
Wasted Years
La canzone forse più autoreferenziale degli Iron Maiden: parla infatti del rapporto con la solitudine, l'alienazione e la mancanza di casa. È autoreferenziale perché riflette un periodo buio della band dovuto agli aspetti negativi dei lunghi tour mondiali e ad alcuni problemi personali dei membri, in particolare di Adrian Smith che ha composto il pezzo.
Nonostante il testo così cupo, la canzone ha ottenuto un buon successo diventando la più "commerciale" dei Maiden, tanto che il gruppo non ama molto suonarla durante i live.
The Wicker Man
Anno: 2000
Nel 2000 gli Iron Maiden dimostrano ancora una volta di essere sulla cresta dell'onda, lo fanno con l'album che segna il ritorno di Dickinson alla voce, e con un singolo The Wicker Man, che riesce nella difficile impresa (per una band metal) di arrivare in cima alle classifiche.
Melodia più catchy rispetto al passato e sound inconfondibile, il testo è basato sul film horror omonimo del 1973 interpretato da Christopher Lee. Insomma, anche nel nuovo millennio i Maiden ci sono, e sono ancora al massimo della forma!