Lo abbiamo capito da tempo, ai Muse l'Italia sta particolarmente a cuore. Si sono affezionati al nostro Paese tanto da decidere di fissare ben una settimana di concerti a Milano. Le date da segnare sono: 14, 15, 17, 18, 20 e 21 maggio al Mediolanum Forum. Sembra scontato ripetere che, per comprendere il mondo musicale della rock band inglese, è necessario assistere all'impatto potentissimo che hanno dal vivo, i loro concerti sono spettacoli memorabili da vivere. Sanno instaurare una sintonia emotiva con lo spettatore e hanno la rara capacità di creare un suono coinvolgente e moderno. Dopo aver venduto oltre 17 milioni di album in tutto il mondo, Matt Bellamy, Dominic Howard e Chris Wolstenholme hanno ancora molto da dire e lo hanno dimostrato con il loro ultimo lavoro, «Drones».
In occasione dei concerti italiani, tutta la discografia dei Muse in versione digipack uscirà in edicola con Tv Sorrisi e Canzoni dal 13 maggio. Dagli esordi di «Absolution» fino ai più recenti capolavori della band e lo storico live allo stadio Olimpico di Roma: sono nove le uscite che ripercorrono la brillante carriera di una delle rock band più amate di tutti i tempi. Qui vi proponiamo le dieci canzoni più belle: da «Bliss» a «Starlight» fino alle recenti «Dead Inside» e «Mercy», ecco una selezione dei brani più belli e significativi dei Muse dal loro esordio fino ad oggi.
Tutte le uscite avranno il costo di ?9,99* (prezzo rivista esclusa), tranne le ultime due (CD+DVD) che avranno il costo di ?12,99* (prezzo rivista esclusa):
? Absolution (CD) + cofanetto in regalo ? The Resistance (CD) ? Origin of Symmetry (CD) ? The 2nd Law (CD) ? Black Holes and Revelations (CD) ? Showbiz (CD) ? Drones (CD) ? HAARP (CD + DVD) ? Live at Rome Olympic Stadium (CD + DVD)
MUSCLE MUSEUM (1999)
Suoni psichedelici, atmosfere cupe e una potenza coinvolgente: i Muse, sin dal loro debutto, si costruiscono una struttura musicale solida, moderna e ben riconoscibile. Nel 1999 l'esordio è con «Showbiz»: anche se l'album si trascina i segni dell'eredità dei Radiohead, i tre ventenni inglesi se ne distaccano quasi subito, divenendo la rivelazione musicale di quell'anno. Tra i brani contenuti nel disco, c'è «Muscle Museum»: influenze di musica classica unite a forti momenti elettronici, il terzo singolo è un punto di riferimento della loro storia.
BLISS (2001)
Siamo al secondo lavoro discografico dei Muse dal titolo «Origin of Symmetry»: portano con sé le influenze elettroniche dell'esordio ma con una sicurezza in più e un marchio musicale che li fa allontanare (in maniera definitiva) dai tanti pregiudizi del primo album. I loro brani funzionano, grazie alla corposità del suono creata da Chris Wolstenholme e uno straordinario talento di Matthew Bellamy che scrive e arrangia i testi. Tra le canzoni c'è «Bliss», elemento quasi irrinunciabile per la band durante i tour mondiali. È una canzone che contiene un sensazionale mix di arpeggi giocati prima sul pianoforte e poi sul sintetizzatore, l'effetto è quasi ipnotizzante.
TIME IS RUNNING OUT (2003)
Non sbiadisce la presenza dei toni cupi e malinconici ma l'andamento sonoro è più verso l'hard rock. Bellamy e compagni fanno un bel lavoro, completo e variegato: si tratta di «Absolution», il terzo disco che esce nel 2003. Imparagonabili ad altre band per potenza e tecnicità del suono, i Muse sono il gruppo più sorprendente di inizio millennio. In una tracklist di quattordici brani, trova spazio la ritmica esplosiva e accattivante di «Time is Running Out», secondo singolo ma soprattutto una hit mondiale tra le più amate della band.
HYSTERIA (2003)
Mettiamo da parte le melodie più tenere e classiche, in «Hysteria» i Muse osano e sperimentano il rock nella sua versione più potente e compatta. Il terzo adrenalinico singolo estratto da «Absolution», scritto e musicato dal frontman della band, verrà utilizzato anche in numerosi spot e colonne sonore.
STARLIGHT (2006)
Sono ormai uno dei gruppi di punta della scena inglese: i Muse non hanno bisogno di presentazioni quando esce «Black Holes and Revelations», il quarto album pubblicato nel 2006. Divagazioni elettroniche e un ritmo da classifica, il singolo «Starlight» ha un suono molto orecchiabile e intuitivo. È un disco interessante per osservare la crescita artistica della band e quel suono che si fa meno uniforme e contiene molte più influenze e diversi stili musicali.
UNDISCLOSED DESIRES (2009)
Nel 2009 arriva l'ulteriore prova discografia che testimonia il successo inarrestabile dei Muse. «The Resistance» è il quinto disco della band che si ispira al romanzo di George Orwell «1984»; nel 2011 è il vincitore del premio ?miglior album discografico rock? ai Grammy Award. Alla pubblicazione, segue il secondo tour mondiale che riporta al centro la figura del fan attraverso uno spettacolo dalle scenografie spaziali. Nel disco è contenuto «UndisclosedDesires», brano che vela verso sonorità pop e new wave che convince i critici, soprattutto nella sua versione live.
MADNESS (2012)
Non passa tanto tempo dall'ultimo lavoro e i Muse si ritrovano in studio per registrare il loro sesto lavoro, pubblicato nell'ottobre del 2012. «The 2nd Law» è un forte richiamo all'originalità e alle influenze che sono ben evidenti all'interno delle tredici tracce del disco, dai Queen agli U2 fino a George Michael. Risulta essere un lavoro minimale contaminato da molta elettronica e chitarre, che divide la critica ma incanta e soddisfa il pubblico fedele della band. Da notare la copertina: è la rappresentazione dei percorsi energetici nei neuroni del cervello. Tra i brani, quello più suonato dalle radio è «Madness»: la canzone è una miscela insolita di stili che viene definita da Bellamy «la mia preferita tra quelle che ho scritto».
FOLLOW ME (2012)
Il secondo estratto da «The 2nd Law» si intitola «Follow Me»: brano che, in un continuo crescendo sonoro e ritmico, sa conquistare le classifiche di mezzo mondo. Il video ufficiale vede l'esecuzione della canzone proprio nella sua dimensione ideale ovvero durante un concerto: qui, l'influenza dubstep e dance raggiunge la sua massima espressione.
DEAD INSIDE (2015)
Il presente della band inglese si chiama «Drones», settimo progetto discografico che ha visto la luce nel 2015. Il successo dei Muse non si ferma: il nuovo disco è una fotografia del rapporto tra tecnologia e umanità, che si manifesta nelle intense rock ballad, intriganti e delicate, fino ai testi coerenti e diretti. La perla musicale è «Dead Inside», singolo estratto e manifesto della storia di un album premiato ai Grammy Award 2016. Durante l'intervista a Sorrisi, Matthew Bellamy parla del futuro musicale della band: «Ci siamo molto divertiti a riconnetterci in modo organico con i nostri strumenti, penso che il prossimo passo sarà semplificare ancora di più le nostre sonorità. Forse proveremo qualcosa di più acustico e ?soft?. Per me è la sfida più grande, un giorno la affronterò».
MERCY (2015)
Tagliente e con un ritmo incalzante, «Mercy» è un altro estratto dall'ultimo album «Drones»: il loro suono è calibrato e tecnico, guarda al futuro con ambizione. Il video è inquietante e anomale: vede l'eterna lotta tra bene e male svilupparsi attraverso i temi della clonazione. Intanto, c'è attesa tra i fan italiani, la settimana di concerti a Milano è vicina: dalle anticipazioni, i Muse metteranno in scena uno show a 360 gradi che li porterà ad interagire con il pubblico in maniera impeccabile. Nel loro habitat naturale, quello delle performance dal vivo, la band inglese vi trasporterà in un mondo di divertimento, teatralità ed emozione: l'appuntamento è il 14, 15, 17, 18, 20 e 21 maggio Assago (Mi), Mediolanum Forum.
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