Achille Lauro a Sanremo 2020: «Adoro provocare»

Alla sua seconda volta di fila all’Ariston tra i Campioni, si presenta con un brano dance ispirato agli Anni 80 e 90


1 Febbraio 2020 alle 09:02

• Tutto su Sanremo 2020

Alla sua seconda volta di fila all’Ariston tra i Campioni, Achille Lauro si presenta con un brano dance ispirato agli Anni 80 e 90. «Sono abituato a essere guardato come un alieno» dice l’artista, nato a Verona ma romano d’adozione. «Anche questa canzone dal titolo provocatorio “Me ne frego”, come “Rolls Royce” l’anno scorso, è nata da uno stato d’animo. Se sarà un pezzo di rottura, lo deciderà il pubblico. Io spero che piaccia: per me conta solo il palcoscenico perché tutta la mia vita è teatro».

Inutile chiedergli di progetti futuri. «Il progetto è “Achille Lauro”» spiega. «Faccio ciò che voglio, salto tra generi musicali, dall’elettronica alla salsa, dalla trap al rock». Anche stavolta Lauro trasformerà la sua stanza d’albergo a Sanremo in una sorta di studio musicale: «Sposterò i letti per metterci chitarre e amplificatori. E inviterò la redazione di Sorrisi a curiosare. Perché Sanremo è un’esperienza spettacolare, come una puntata della serie tv “Black mirror”».

• "Me ne frego": spiegazione e significato

La curiosità
“Me ne frego” è uno dei tre brani in gara firmati da Davide Petrella, oltre a quelli di Raphael Gualazzi e di Elettra Lamborghini.

Seguici