Amadeus: «Vi racconto il Festival che sto immaginando»

Il conduttore guiderà il prossimo Sanremo. Del resto la musica è sempre stata importante nella sua carriera, dagli esordi in radio a "Ora o mai più"

Amadeus  Credit: © Damiano Guberti
19 Agosto 2019 alle 11:14

di Tiziana Lupi e Matteo Valsecchi

La notizia era nell’aria da parecchio tempo. L’ufficialità è arrivata il 2 agosto, proprio mentre stavamo andando in stampa. A presentare la 70ª edizione del Festival di Sanremo sarà Amadeus, che ricoprirà anche il ruolo di direttore artistico. «Ho 56 anni e quando inizi a fare il mio mestiere non puoi che sognare di condurre Sanremo. È come la maglia della Nazionale per un giovane calciatore. Avrò visto una cinquantina di Festival, è tra le tradizioni irrinunciabili che si tramandano per generazioni» racconta Amadeus. Che adesso è atteso da un lungo lavoro di ideazione, casting e selezione.

Naturalmente il primo nome che a tutti è venuto in mente è quello di Fiorello, il principale sostenitore del nome di Amadeus per il Festival: in questi mesi ha spesso sponsorizzato la candidatura dell’amico. «Fiorello è un fratello» spiega Amadeus. «Abbiamo iniziato insieme le nostre carriere arrivando a Milano proprio negli stessi giorni: lui proveniva dai villaggi turistici e io dalle radio locali. Quando aspettavo di sapere se quest’anno avrei davvero condotto il Festival, Fiore mi chiedeva: “Com’è che tu sei tranquillo e io sono preoccupato?”. Ora gli ho detto: “Fiorello, una volta nella vita che faccio Sanremo non puoi non venire!”. Lui ha le chiavi dell’Ariston, può arrivare quando vuole e fare quello che vuole». D’altronde il legame tra Amadeus e la musica è l’essenza stessa della sua carriera. Dopo aver iniziato nelle radio locali, ha debuttato a Radio Deejay nel 1986. Ed è lì che ha incontrato Fiorello e un altro grande amico: Jovanotti. Ed è proprio Jovanotti a portarlo in tv nel 1988 in “1, 2, 3 Jovanotti” su Italia 1. Da quel momento inizia la carriera in tv con “Deejay Beach”, “Deejay Television” e poi, nel 1993, il grande salto con “Festivalbar” (a proposito, Rete 4 ripropone in onda ogni sabato in seconda serata la storia del programma ideato da Vittorio Salvetti), dove resta per cinque anni: è il trampolino di lancio per i programmi “generalisti”.

In realtà un assaggio di Sanremo Amadeus lo ha già avuto: nel 1999 e nel 2003 era nella Giuria di qualità del Festival. Senza contare che Amadeus ha anche fatto il cantante. Nel 1991 insieme con i Ragazzi della Curva ha pubblicato “Saltellare” e, l’anno successivo, il tormentone estivo “Tutti al mare”. È invece un ricordo recente quello della sua estrosa partecipazione a “Tale e quale show”, dove ha conquistato il terzo posto assoluto con, tra le altre, una spettacolare imitazione di Sandy Marton (trovate una piccola rassegna delle sue parodie nel sommario, a pagina 5). Senza pensare che Amadeus ha condotto con successo in tempi recentissimi anche “Ora o mai più”, lo show musicale che rilancia gli artisti musicali del recente passato (potete rivederlo online su RaiPlay).

Certamente adesso quello della selezione dei brani sanremesi è il tema più importante: «È fondamentale per la buona riuscita della manifestazione. Avrò centinaia di canzoni da ascoltare, sceglieremo quelle che potranno rimanere nella storia del Festival: saranno le migliori, scelte con la massima trasparenza. Conosco i discografici e sono sicuro che avrò la loro collaborazione: trovare canzoni forti farà bene a Sanremo e alla musica in generale». E allora buon lavoro, caro Amadeus!

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