Vi presentiamo le coppie vincitrici del concorso «Vinci Sanremo 2019». Sono venuti a trovarci in redazione e hanno passato una serata indimenticabile a teatro per assistere al Festival


Sanremo è casa nostra
Nella prima serata del martedì, all'Ariston sono approdati Gianfranco Colzani e la moglie Bruna Delucchi, nella foto con il direttore du Sorrisi, Aldo Vitali. «Siamo di Genova e quindi a Sanremo giochiamo in casa» scherzano i nostri fortunati lettori. «Finora eravamo stati qui in gita, in genere ci venivamo in bicicletta seguendo la pista ciclabile. Ma l'emozione del Festival è unica» dicono. «Vedere i negozi con le radio dentro, il Casinò illuminato come a Capodanno, la folla per strada ei red carpet ci fa sentire dentro una grande festa». Gianfranco fa l'operaio in una ditta di catering, Bruna invece è una contabile, impiegata in un'azienda che produce occhiali. Hanno una figlia, Giulia, di 13 anni, che «vorrebbe tanto essere qui, per sentire Achille Lauro, Irama, Shade» spiegano. «Ma noi "tifiamo” per gli Ex-Otago, liguri come noi!» confidano i signori Colzani. Essere in teatro non capita tutti i giorni... «Lo racconteremo ai colleghi, agli amici, ai parenti» annuncia Bruna, che si definisce «una concorsista seriale». Si è sempre iscritta al nostro concorso “Vinci Sanremo» e finalmente quest'anno l'ha spuntata. «Sono un'affezionata lettrice, mi piace molto partecipare, mai avrei pensato di vincere» sottolinea. E infine ci confida qual è la cosa che le piace di più del nostro giornale: «Adoro le interviste ai personaggi, con tanti dettagli anche sulla vita privata!». Chissà se le piacerà anche questa qui, dedicata a lei e alla sua splendida famiglia.

Da Tortona con amore
«Quando ho vinto non ci potevo credere: ho chiamato anche l'hotel per scoprire se era tutto vero» racconta Sira Carià, che grazie al nostro concorso ha vinto due biglietti per la seconda serata del Festival. Arriva da Tortona e mercoledì assiste allo spettacolo assieme al suo compagno, Fulvio Denatali (nella foto sono insieme al nostro direttore Aldo Vitali ). Conviviamo da 20 anni, ma quando ci siamo incontrati la prima volta, in palestra, ci detestavamo» spiega lei. «Magari ci sposeremo proprio dopo Sanremo, chissà» scherza Fulvio. Entrambi impiegati pubblici, lei al Comune, lui alla Asl, Sira e Fulvio condividono la passione per la campagna e gli animali: hanno tre gatti neri (Spillo, Asso e Cocco), una gatta grigia (la «zitella» Ginger) e un cavallo di nome Marron Glacé. La grande musica italiana scandisce non solo questa straordinaria esperienza al teatro Ariston, ma anche la loro vita insieme. Sira è da sempre una fan di Claudio Baglioni, ma non solo: canta anche lei da tanti anni ed è stata addirittura allieva di Mogol nella sua scuola, il Cet (Centro Europeo di Toscolano). «Imparerò subito i ritornelli di queata edizione» assicura. «Li porterò nel cuore come la mia canzone sanremese preferita: “Ciao amore, ciao" di Luigi Tenco. Fulvio la guarda innamorato e sussurra ai giornalisti di Sorrisi che Sira è una simpatica rompiballe. Lo dice proprio così, con dolcezza e con “Sincerità”, il brano sanremese di Arisa che considera il più allegro di sempre.

Siamo in ballo anche noi
Nella serata dei duetti del venerdì le fortunate vincitrici di un posto all’Ariston sono le nostre lettrici Cristiana Dipaola, da Crema ed Egizia Zambelli, da Lodi, nella foto con il direttore Aldo Vitali. Cristiana (la signora bruna) lavora in un’azienda di spedizioni, Egizia (la bionda) è casalinga e nonna del piccolo Gioele. Si sono incontrate sette anni fa in una scuola di ballo e sono diventate grandi amiche. Entrambe amano danzare la salsa, la bachata e la kizomba, un ballo dell’Angola. E sono fan sfegatate di Claudio Baglioni. «È la prima volta che vinciamo qualcosa e non poteva esserci occasione migliore per noi che assistere al Festival del nostro mito di sempre!» commentano. «Le canzoni che amiamo di più in questa edizione sono quelle di Enrico Nigiotti, Simone Cristicchi e Il Volo. Dopo questa esperienza speriamo in un “Baglioni tris” perché, come dice il proverbio, “Non c’è due senza tre e il quarto vien da sé».

Giovani, single e fan di Eros
Che colpaccio, che hanno fatto Marcello Casetta (con la barba), di Montà (Cuneo) e Bartolo Gabbio (con gli occhiali), di Asti. Sono i giovanissimi lettori, nella foto con il direttore di Sorrisi Aldo Vitali, che nella Finale del 69° Festival di Sanremo hanno conquistato un posto all'Ariston grazie al nostro concorso. Bartolo è un fan sfegatato di Eros Ramazzotti: «Ho tutti i suoi cd, in italiano e spagnolo, ho avuto davvero una fortuna sfacciatissima perché è proprio lui il super ospite della Finale. E pensare che avevo già comprato i biglietti per tre dei suoi prossimi concerti» dice. «Vederlo sul palco più prestigioso della musica italiana è incredibile!». Bartolo si occupa del settore commerciale in un'agenzia di pubblicità, mentre Marcello lavora nel dipartimento Risorse Umane dell'Università di Torino. «Siamo amici da 20 anni» confida Marcello. «Ci siamo conosciuti al liceo classico ed è da allora che non perde occasione di parlarmi di Eros» scherza. Allora Bartolo rincara la dose: «Ramazzotti era a Sanremo a febbraio del 1984 con “Terra promessa” e io sono nato a novembre dello stesso anno. Mi piace pensare che mentre lui si affacciava nel mondo dello spettacolo i miei genitori iniziavano a “lavorare” per mettermi al mondo» commenta. A questo punto Marcello, collezionista dei numeri sanremesi del nostro giornale dai primi Anni 90, coglie l'occasione per lanciare il suo, di messaggio romantico: «Siamo entrambi single» sottolinea. «Vorremmo fidanzarci, possibilmente con una lettrice di Sorrisi!».