Gianni Morandi: «Che bello rimettersi in gioco»

Gianni sarà “virtualmente” in gara contro suo nipote Paolo Antonacci (figlio di Biagio), che è tra gli autori del brano di Tananai

Gianni Morandi  Credit: © Iwan Palombi
27 Gennaio 2022 alle 08:00

Ha condotto due edizioni e partecipato a sei, vincendone una insieme con Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi, nel 1987. Eppure tornare in gara è un’emozione enorme per Gianni Morandi: «La tremarella viene anche a me che ne ho viste di cotte e di crude, ma quel palco ha qualcosa di unico. Cinque minuti prima di esibirmi so già che mi tremeranno e suderanno le mani. Vorrei essere in forma, non sbagliare, ho paura che mi manchi la voce. Spero che ci sia mia moglie Anna accanto a me e che mi spinga sul palco. Intanto mi sto preparando psicologicamente immaginando quel momento, cantando molte volte la canzone, perché il testo è complicato. E ho già infilato le scarpe da corsa in valigia: a Sanremo c’è una bellissima pista ciclabile».

Se è tornato al Festival, Gianni lo deve in parte a un incidente alla mano avuto nel marzo del 2021, di cui porta ancora i segni: «Sono stato quasi un mese in ospedale» racconta. «Un giorno mi chiama Jovanotti per sapere come stavo. Parlando, mi propone di cantare “L’allegria”. Da lì è nata la nostra collaborazione: il brano che porto ora a Sanremo l’ha scritto lui. È una canzone di speranza, con un arrangiamento bello e una grande carica. Mi piaceva fare un pezzo divertente e ritmico, forse perché ho cantato tante canzoni tradizionali nella mia vita. Partecipo alla gara con l’entusiasmo del debuttante. Poi vada come vada, anche se dovessi arrivare ultimo resterà comunque un episodio memorabile nella mia vita».

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