“Gigante”: spiegazione e significato del brano di Piero Pelù a Sanremo 2020

Bisogna partire fin da bambini con i sogni caricati sopra un razzo per diventare adulti ambiziosi, ma umili. Ecco la nostra "lettura" del brano

Piero Pelù  Credit: © Iwan Palombi
31 Gennaio 2020 alle 14:20

• Il testo di "Gigante" di Piero Pelù

A volte nelle persone c'è una voglia matta di rinascere e ricominciare tutto da capo. Piero Pelù in "Gigante" (la sua canzone di Sanremo 2020) parla al nipote e a tutte le persone che decidono di ripartire un po' da zero.

«Tu sei molto di più di quello che credi / di quello che vedi» canta l'artista, ricordando a tutti che possiamo essere chiunque, anche un Dio. Magari non è vero, ma bisogna credere sia così.

Se una persona fin da piccola immagina di poter volare con un razzo, e non su aeroplanino di carta, avrà di certo una vita migliore, magari deludente, ma senza rimorsi. Pensare in grande ci permette di sentirci "giganti", consapevoli di essere potenzialmente "re di tutto e di niente", grandi possidenti ma anche umili formiche che conquistano passo dopo passo i propri sogni.

A non seguire i consigli di questa canzone si rischia di rimanere piccoli, quindi incapaci di affrontare le sfide della vita con il turbo. Uno strumento che gli adulti con il tempo perdono è la fantasia. Quella che genera draghi e mostri, la benzina perfetta per tenere performante il motore delle idee. Un po' di ottimismo di partenza quindi, non può che farci (e fare) del bene.

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