Il monologo dei Negramaro a Sanremo 2021

Parola per parola, il testo scritto dall'artista, ospite sul palco del Teatro Ariston

4 Marzo 2021 alle 21:09

Ecco cosa ha detto Giuliano Sangiorgi dei Negramaro nella puntata del 4 marzo sul palco del Teatro Ariston, subito dopo l'omaggio a Lucio Dalla. Questa è la trascrizione completa.

"C’è un momento esatto in cui le parole, quelle da sole, non bastano a dire, per davvero, tutto quello che pensiamo e sentiamo. Che poi, tutto quello che pensiamo non ci starebbe nemmeno in un oceano...

Si sa, mica lo puoi bloccare, non lo puoi recintare! Il pensiero, come l’oceano, non lo puoi confinare...e “chi pensa è muto come un pesce anzi è un pesce e come pesce non lo puoi bloccare”, nemmeno quello…

E allora in questo mare così grande, così maestoso e continuamente in tempesta, ma pur sempre troppo piccolo per contenere il pensiero tutto, c’è un posto che galleggia  leggero, leggerissimo sulle nostre vite, un’isola felice, che riesce a farlo, e lì, pensieri e parole nuotano liberi, vanno giù in profondità, negli abissi più remoti a scandagliare con il loro radar fondali mai attraversati prima, per poi risalire, carichi di tanti altri colori e tante altre vite…tutte quelle vite che ci appartengono, che sogniamo, che fuggiamo e poi ancora via, nel “mare aperto e poi giù, il deserto e poi ancora in alto, con un grande salto...”. Atterriamo su quest’isola…

E solo grazie a quest’isola, restiamo “anime salve, in terra e in mare” capaci di dire ogni giorno “che grande questo tempo, che bella compagnia!” e lo si fa cantando...Si chiama “canzone” questo posto ed è un posto meraviglioso, in cui perfino il tuo dolore, potrà guarire poi “meraviglioso”!"

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