Non fatevi ingannare dal titolo: “Tikibombom” non è una canzone reggaeton. «Volevo dare un nome al ritmo che non ballano i personaggi di cui parlo» spiega Levante
Non fatevi ingannare dal titolo: “Tikibombom” non è una canzone reggaeton. «Volevo dare un nome al ritmo che non ballano i personaggi di cui parlo» spiega Levante. «Sono persone sopra le righe, ai margini, ma la loro diversità è una ricchezza. È un canto inclusivo per chi si sente speciale e non viene capito».
La cantautrice è al suo esordio a Sanremo dopo quattro album, ma non è il suo primo tentativo: «Mi hanno detto di no due volte, mi ero convinta che non fosse destino» dice. «Quest’anno mi sono sentita molto voluta... ma era importante avere una canzone che potessi difendere sul palco, all’altezza di quello che so fare. Non era facile: il mio album è uscito da poco, pensavo di aver vuotato il sacco. E invece ho trovato dentro di me qualcosa di potente». Il 7 febbraio uscirà una nuova edizione di “Magmamemoria” con quattro brani riarrangiati e la registrazione del concerto di Milano.
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La curiosità
«Non ho pensato a quali abiti metterò ma non farò niente di forzato: la musica deve parlare da sola» dice.