Lorena Cesarini: «L’invito a Sanremo è stato il primo “buongiorno” dell’anno»

Lorena ha 34 anni, è nata a Dakar in Senegal e cresciuta a Roma. Era nel cast di “Suburra”

2 Febbraio 2022 alle 08:00

Lorena Cesarini è la giovane attrice che affianca Amadeus nella seconda serata del Festival. Nata a Dakar in Senegal da mamma africana e papà italiano, cresciuta a Roma, Lorena è diventata popolare con la serie “Suburra”, nel ruolo di Isabel, la donna che fa innamorare il protagonista Aureliano, interpretato da Alessandro Borghi.

Lorena, la sua strada per arrivare al Festival non è stata proprio diretta.
«No. Il mio sogno di bambina era recitare, ma non ho intrapreso gli studi di recitazione perché mi sembrava troppo azzardato: se poi non fossi riuscita a diventare attrice? Allora ho seguito l’altra mia passione che era la storia, mi sono laureata in Storia contemporanea pensando poi di diventare professoressa universitaria oppure di continuare gli studi in Relazioni internazionali. Il mio percorso sarebbe stato quello, nel caso non mi avessero fermato per la strada...».

Cosa che invece è successa.
«Vero (ride). Otto anni fa mi nota per caso la responsabile del casting del film di Diego Bianchi “Arance & martello”. Mi avvicina titubante per non spaventarmi, dandomi il suo biglietto da visita e spiegandomi che stavano cercando una ragazza italiana nera che parlasse romano: io avrei potuto essere perfetta per il ruolo. Mi ha invitato a fare il provino e l’ho superato».

Ed è tornata al suo sogno iniziale di fare l’attrice.
«Sì, sono arrivati altri ruoli in “Il professor Cenerentolo” di Leonardo Pieraccioni, una partecipazione in “I bastardi di Pizzofalcone” e poi il ruolo in “Suburra” che è quello che mi ha dato la notorietà».

E la convocazione per il Festival?
«La telefonata è arrivata la mattina del 1° gennaio. Stavo ancora dormendo, avevo festeggiato il Capodanno con gli amici all’Argentario ed è stato il risveglio più bello che potessi desiderare! Esplodevo di gioia dentro di me ma non potevo far trapelare nulla con gli altri».

La raccomandazione di Amadeus?
«Mi ha detto di essere me stessa, con il mio entusiasmo e la mia energia».

La cosa che la spaventa di più?
«Di sbagliare, di deludere le aspettative di tutti, di Amadeus in particolare. Oddìo, mi viene da piangere solo a pensarci».

Cosa non mancherà nel suo camerino?
«Spero tanti fiori. Poi il sacchettino di raso rosso che mi ha dato mia mamma Germaine: l’ha cucito lei, con dentro del sale e dei piccoli portafortuna. È piccolino, magari riesco anche a portarlo sul palco mettendolo in una tasca...».

Lei il Festival lo guardava?
«Come no? In famiglia si seguiva sempre. Ricordo che con mia cugina Alessandra imitavamo Aleandro Baldi e Francesca Alotta in “Non amarmi”. Cantavamo: “Dimmi perché piangi... Di felicità...”».

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