Mario Biondi a Sanremo 2018: «Essere qui per me è una conquista»

Il cantante e compositore presenta al Festival di Sanremo 2018 il brano «Rivederti». La storia, le curiosità e la video intervista

Mario Biondi  Credit: © Pigi Cipelli
30 Gennaio 2018 alle 14:30

Mario Biondi fa una scelta estremamente raffinata per il suo primo Sanremo: la sua canzone «Rivederti» è una ballata vecchio stile, dalle sonorità quasi jazz che si rifanno allo stile di Frank Sinatra, guidata però da una voce profonda e inconfondibile. Fino ad oggi il cantante e compositore era salito sul palco dell'Ariston solo in veste di ospite: nel 2007 duetta con Amalia Gré nel brano «Amami per sempre» e nel 2009 accompagna Karima Ammar, in gara nella sezione giovani con la canzone «Come in ogni ora».

? Il testo di «Rivederti» di Mario Biondi

Biondi anticipa l'uscita del nuovo album così: «I suoni e la cultura del Brasile hanno da sempre accompagnato il mio cammino nella musica, portando un'influenza positiva e piena di passione. Questa contaminazione ha generato ?Brasil? il mio nuovo progetto discografico in uscita il 9 marzo!»

? Tutto sul Festival di Sanremo 2018: le canzoni, i cantanti, i presentatori e gli ospiti

Mario Biondi a Sanremo

«Ho avuto l'onore di partecipare a Sanremo nel 2007 e nel 2009 come ospite, al fianco prima di Amalia Gré e poi di Karima Ammar» racconta Mario Biondi «ma adesso è tutta un'altra storia...». Il suo infatti è un esordio assoluto come Big in gara ed è solo la seconda volta che incide e canta una canzone inedita in italiano. «?Rivederti? è nata nel 2015 con un testo in inglese, come al solito» spiega. «Poi con un mio adattamento italiano è arrivata nelle mani di un artista emergente. Quando ho sentito la sua registrazione ho deciso che quel brano lo volevo tutto per me». Da lì a Sanremo il passo è stato breve: «Dopo anni di concerti all'estero, si è trovata una ?congiuntura astrale? perfetta: avevo un brano nella nostra lingua in un mio periodo libero».

Mario Biondi vive questa esperienza come una conquista. «Quando giri il mondo, dici di essere italiano e ti chiedono come mai non hai mai partecipato a Sanremo, ti senti un po' in difetto» spiega. «Oggi mi ritrovo qui come un turista in visita guidata che guarda con ammirazione giganti assoluti come i Decibel e Ornella Vanoni».

Il 16 marzo Biondi pubblicherà un nuovo album intitolato «Brasil». «Sull'onda del cambiamento sto scrivendo nelle lingue più disparate» dice. «Dal portoghese al francese, sembra che il mio cervello voglia abbattere ogni confine». Sul palco dell'Ariston lo vedremo con la sua naturale eleganza ma in una veste, pare, meno formale. «Mi stanno convincendo a usare meno il cappello e a non rasarmi i capelli a zero» spiega sorridendo «ma sono ancora indeciso... come si capisce bene da questa foto! Voi cosa ne pensate?».

Venerdì 9 febbraio duetterà con Ana Carolina e Daniel Jobim.

La curiosità

Mario ha ereditato dal papà Giuseppe Ranno il «cognome d'arte» (anche lui cantante, si faceva chiamare Biondi, ma Giuseppe) e anche una grande collezione d'auto d'epoca. Nelle vacanze Mario ama guidarle nella sua Sicilia.

Seguici