Max Gazzè a Sanremo 2018: «C’era una volta un marinaio che disse no alle sirene»

Il cantautore presenta al Festival di Sanremo 2018 il brano «La leggenda di Cristalda e Pizzomunno». La storia, le curiosità e la video intervista

Max Gazzè  Credit: © Pigi Cipelli
30 Gennaio 2018 alle 14:45

È la quinta partecipazione di Max Gazzè alla kermesse della canzone italiana. In «La leggenda di Cristalda e Pizzomunno», brano con cui gareggerà a Sanremo 2018, il cantautore racconta una storia del folklore pugliese: il Pizzomunno è un monolite che si trova a Vieste, e leggenda vuole che ogni cento anni si possa reincontrare con la sua amata Cristalda, trascinata in fondo al mare con le sirene. Curatissimo l'arrangiamento orchestrale, in linea con gli ultimi progetti dal vivo di Gazzè.

• Il testo di «La leggenda di Cristalda e Pizzomunno» di Max Gazzè

Il nuovo disco, contenente l'inedito di Sanremo, uscirà il prossimo 9 febbraio e si intitolerà «Alchemaya»: si tratta di un progetto iniziato già da molto tempo che il cantautore definisce un'opera sintonica, per indicare l'unione tra il suono di un'orchestra sinfonica a quello del sintetizzatore. Ad accompagnarlo nel tour che ha portato in scena l'opera, La Bohemian Symphony Orchestra di Praga, un ensemble di 50 elementi diretto dal Maestro Clemente Ferrari, insieme ai sintetizzatori di Roberto Procaccini. Il cantante racconta: «Alchimia è un termine che arriva dal greco e significa 'fondere', che è quello che accade con la combinazione fra i due mondi musicali di 'Alchemaya'. Ma c'è di più: un vero e proprio 'concept' che nasce dalla mia ricerca personale negli ultimi vent'anni su temi di storia, filosofia, fisica quantistica e dalla mia ricerca spirituale».

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Max Gazzè a Sanremo

«La storia me l’ha raccontata mio fratello Francesco, che ha scritto il testo» ci svela Max Gazzè, che al suo quinto Sanremo (il quarto da Big) porta una leggenda del folklore pugliese. «Un marinaio è così innamorato della sua Cristalda da resistere al canto delle sirene; queste, però, si infastidiscono, e trascinano la sua amata in fondo al mare con le catene. Lui non riesce a salvarla e rimane pietrificato, diventando così il monolite di Pizzomunno che si trova sulla spiaggia di Vieste. Ogni cento anni, però, le sirene concedono una notte di libertà ai due amanti. È la forza di un amore eterno che vince il tempo, la morte ma anche le tentazioni di ogni giorno».

Il brano sarà inserito in «Alchemaya», un album in uscita il 9 febbraio tratto dal concerto omonimo che ha già portato in giro per l’Italia nel 2017. «È un’opera “sintonica”, cioè sinfonica ma con il sintetizzatore» spiega Gazzè. «La canzone di Sanremo si inserisce bene nella sua narrazione, che vuole indagare l’alchimia stessa dell’essere umano, il mistero dell’anima.

E sono orgoglioso di portare in gara un brano che sfrutta al massimo l’orchestra di Sanremo».

Venerdì 9 febbraio duetterà con Rita Marcotulli e Roberto Gatto.

La curiosità

L’album non conterrà solo l’opera originale «Alchemaya». «Il secondo atto è una selezione di miei brani rivisitati in chiave “sintonica”, cioè sinfonica ma con il sintetizzatore, e altri due pezzi inediti» spiega. «Poi ritornerò a scrivere canzoni... normali».

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