Riassunto della serata finale di Sanremo 2021

Il racconto in diretta della serata finale di Sanremo 2021: segui il programma completo del 6 marzo con canzoni, cantanti in gara e foto e video

7 Marzo 2021 alle 02:40

È la Banda della Marina Militare con il nostro inno nazionale ad aprire la Finale del 71° Festival della Canzone Italiana. Un Momento perfetto, proprio come il titolo della prima canzone in gara, quella di Ghemon, che oggi ha l’onore e l’onere di rompere il ghiaccio. Poi tocca a due ex allievi di Amici, Gaia con Cuore amaro e Irama (come sempre registrato in prova) con La genesi del tuo colore e a spron battuto (la scaletta è lunghissima) si passa allo scrittore-cantante Gio Evan, per l’occasione in giacca e pantaloni  lunghi, con Arnica.

“Ma la festa inizia solo se c’è Rosario Fiorello!”, declama Amadeus, e lui parte con il primo medley della serata, dedicato a Little Tony con La spada nel cuore, Cuore Matto, Profumo di mare, Riderà. Poi fa a modo suo gli auguri a chi farà il Festival l’anno prossimo: “Vi auguro questa platea piena di pubblico!”, ma “vi deve andare malissimo!”.  Seguono il favorito alla vittoria finale (è primo nella classifica provvisoria), Ermal Meta che ha Un milione di cose da dirti e un “cuore a sonagli” e Santa Marinella di Fulminacci.

Addirittura accenna a un passo di ballo Zlatan Ibrahimovic che ci sta prendendo gusto e che nella formazione del festival mette Amadeus in porta e non rinuncia a una battuta su Achille Lauro. Tocca poi a Francesco Renga in Quando trovo te e agli Extraliscio feat. Davide Toffolo e si balla con Bianca luce nera. Serena Rossi, la prima co-conduttrice della serata, annuncia il suo nuovo programma La Canzone Segreta, e intona A Te di Jovanotti, la “canzone segreta" di Amadeus. Bella e brava, presenta Colapesce e Dimartino e la loro Musica leggerissima.

Ti piaci così è il pezzo della “nostra Lady Gaga”, la luccicante Malika Ayane. Fiorello spazia da par suo dalla lirica alle recite scolastiche, poi la gara riprende con altri due possibili vincitori, Francesca Michielin e Fedez, che stasera non hanno il nastro ma si tengono per mano nel finale di Chiamami per nome. Riprende Fiorello che canta troppo, Ornella Vanoni che poi regala al pubblico un medley (naturalmente) con Una ragione in più, La musica è finita di Umberto Bindi, Mi sono innamorato di te di Tenco, Domani è un altro giorno e con Francesco Gabbani al piano (“alla fine come il dolce” dice) intona Un sorriso dentro al pianto.

Fiori per tutti, stasera, dopo le polemiche dei giorni scorsi. La gara riprende con Willie Peyote, uno dei principali candidati al premio della critica, con Mai dire mai (La locura). “Un fallimento è una parte del successo”, ricorda Ibrahimovic, “la cosa importante è fare ogni giorno la differenza”, “questo non è il mio festival, né di Amadeus, è il festival dell’Italia intera!” dice prima di farsi una foto con il primo violino, la “spalla” dell’Orchestra. Poi la seconda co-conduttrice della finale, la giovanissima Tecla Insolia, che vinse Sanremo Young nel 2019, presenta la veterana di questo festival: Orietta Berti con Quando ti sei innamorato.

“A che serve una rosa se è piena di spine?”, si chiede l’impeccabile Arisa in Potevi fare di più. Mentre parte dall’Anno che verrà di Lucio Dalla, Giovanna Botteri per raccontare la sua esperienza in Cina nell’ultimo terribile anno. La giornalista presenta Bugo in E invece sì e sì, non è proprio “il più intonato” come lui stesso ha ammesso. Quindi c’è un premio da parte della città di Sanremo anche per Fiorello, per il suo impegno nel realizzare il festival. Premio che Fiorello porterà letteralmente al collo per il resto della serata.

La gara ricomincia con il rock dei Maneskin (Zitti e buoni si chiama il loro pezzo), giusto preludio per il “quadro” di Achille Lauro in C’est la vie, con l’etoile Giacomo Castellana, sangue, rose, voci registrare dei suoi numerosi critici: “Dio benedica solo noi, esseri umani” è la conclusione. Teatrale anche l’interpretazione di Madame che canta Voce con il volto rigato di lacrime e un velo da sposa.  

È appena passata la mezzanotte quando Alberto Tomba e Federica Pellegrini presentano il contest per scegliere il logo delle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, poi i due campioni introducono il 18° “Big” in gara: La Rappresentante di Lista con la cantante Veronica Lucchesi che in un’enorme vestito bianco attacca Amare. Poi tutti a cantare con Umberto Tozzi che assieme alla sua band propone un medley dei suoi successi che di sicuro avrebbe fatto ballare l’Ariston con Dimentica dimentica, Ti amo, Stella stai, Tu e Gloria.

Fiorello riesce a far ridere perfino Zlatan Ibrahimovic che si congeda dal pubblico. Arriva quindi finalmente l’ora di Annalisa con Dieci e del duo Coma_Cose (Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano) con Fiamme negli occhi. Poi Lo Stato Sociale ricorda che “le cose inutili sono importanti” alla fine del loro pezzo Combat Pop e Random con una giacca “alla Pollok” esegue Torno a te. È Clark Kent che poi si trasforma in Superman (ma cade tra le poltrone vuote) Max Gazzè che intona Il farmacista.

Siamo in dirittura d’arrivo e terzultima a cantare è Noemi con Glicine. Ma prima degli ultimi due artisti in gara, debutta a Sanremo un ologramma, quello del presidente della Tim, Salvatore Rossi, che premia una fortunata signora di Salerno con una crociera lunga 365 giorni. La gara si chiude con Fasma a tutto auto-tune in Parlami e Aiello (ultimo anche nella classifica provvisoria) che urla la sua Ora. Stop al televoto, in attesa dei conteggi si esibisce il vincitore delle Nuove Proposte, Gaudiano con Polvere da Sparo.

“Velocissimi e bravissimi”, per dirla con Amadeus, si esibisco i ballerini di Urban Theory. Velocissima arriva anche la classifica che vede quarti Colapesce e Dimartino e ultimo Random, preceduto da Aiello e Bugo. Però per le prime tre posizioni c’è ancora un televoto. Sono le due, l’ora del momento "Sanremo Story", con Michele Zarrillo, Riccardo Fogli e Paolo Vallesi, e della performance del produttore del momento (ha anche cinque canzoni in gara al Festival): Dardust, al secolo Dario Faini.

E finalmente arriva il momento della premiazione. Il premio della critica “Mia Martini” va a Willie Peyote, il premio Lucio Dalla a Colapesce Dimartino, quello per il miglior testo a Madame per Voce e quello per la miglior composizione è assegnato dall’Orchestra a Ermal Meta. Il 71° Festival di Sanremo è quindi vinto con il 40,7% dei voti dai Maneskin, alla loro prima partecipazione e con il cantante Damiano David non più truce ma in lacrime e la bassista Victoria De Angelis che continua a imprecare. Secondi Francesca Michielin e Fedez (30,5%) e terzo è Ermal Meta (28,8%).  

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