Sangiovanni (vero nome Giovanni Pietro Damian) è amico di Madame, come lui di Vicenza
Il 15 maggio 2021, appena otto mesi fa, Sangiovanni era seduto a terra con la sua ragazza, Giulia Stabile, in diretta tv e in attesa della proclamazione del vincitore di “Amici”. Alla fine ha trionfato lei ma “Sangio” (così lo chiamano tutti) era contento come se avesse vinto lui. Anzi, di più.
Nemmeno il tempo di abbandonare le casette del talent show, Sangiovanni ha conquistato i traguardi più ambiti per chi fa musica: il disco d’esordio (triplo Platino) è rimasto al numero uno in classifica per ben sei settimane e “Malibu” stata la canzone più ascoltata nel 2021 su Spotify. Sono contento di com’è andata ma ora è tempo di guardare al futuro, far capire cosa posso offrire al pubblico sul lungo termine» dice. «Per questo non vedo l’ora di mettermi alla prova su quel palco così importante». Al suo esordio assoluto al Festival, Sangiovanni presenta “Farfalle”, un brano nato dopo un momento di crisi. Subito dopo la finale di “Amici” ho vissuto un periodo bruttissimo. Eravamo tra le poche persone in Italia a poter fare musica, dei privilegiati. Poi però siamo tornati alla dura realtà della pandemia. Questo brano l’ho scritto proprio mentre uscivo da quel tunnel. Mi sentivo smarrito e avevo quel senso di paura che spesso assale chi conquista un primo successo molto in fretta. Avevo bisogno di ritrovare…le mie farfalle nello stomaco».
Gli chiediamo se da un’idea così introspettiva sia nata una canzone dai suoni romantici. «No, sarà una canzone all’apparenza “scemissima”, allegra…ma che racconta come stavo in quel periodo, e di cosa avevo bisogno. Cioè, avere accanto il mio amore» spiega. Nel futuro? «Ci sono tanti progetti, anche non musicali. Adesso però voglio dimostrare di aver meritato Sanremo, al di là dei numeri del 2021, arrivando sul palco pronto. Ma non troppo “precisino”: non sarei io senza un po’ di sana incoscienza».