Sanremo 2017, ecco come sono le 22 canzoni in gara
Sentimenti e romanticismo, ma anche riflessioni sulla vita, storie drammatiche e invocazioni struggenti: abbiamo ascoltato i brani dei Campioni di Carlo Conti in anteprima
Anche quest’anno Carlo Conti ha scelto di puntare sulla varietà e sulla quantità. Le canzoni di Sanremo 2017 sono tante, lo sappiamo, così come le sonorità, che vanno da quelle classiche «sanremesi» a quelle più innovative. Nei testi, oltre ai sentimenti (che vanno per la maggiore) si distinguono riflessioni sulla vita, storie dai contorni tragici, invocazioni struggenti. Diversi brani sono già pronti per un sicuro successo in radio. Qualcuno gioca di sottrazione e altri su grandi ritornelli a effetto. C’è chi osa di più e chi ripropone formule garantite. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Chi si distinguerà dopo ripetuti ascolti e dopo la performance su un palco, l'Ariston, capace di far tremare le gambe anche ai veterani?
Lo scopriremo dal 7 febbraio, quando andrà in onda la prima serata del 67° Sanremo, condotto da Carlo Conti e Maria De Filippi. Nel frattempo, ecco il «primo ascolto» delle 22 canzoni dei Campioni, che abbiamo sentito oggi in anteprima negli studi Rai di Milano.
Al Bano
Il brano più classico del 2017 non poteva che portarlo Al Bano, vero veterano del Festival al suo 15° Sanremo: «Di rose e di spine» è una romanza d’altri tempi, orchestrale e molto romantica. La sua estensione vocale, leggendaria, fa come sempre la differenza.
Bianca Atzei
Sentimenti in primo piano per Bianca Atzei, che porta un pezzo firmato da Kekko Silvestre dei Modà, «Ora esisti solo tu». La storia di un amore che guarisce ogni male e su cui scommettere ogni cosa: «Da quando stiamo insieme non esiste più una nuvola».
Alessio Bernabei
Nel brano di Bernabei, al suo terzo Sanremo di fila (il secondo come solista), ritroviamo le sonorità pop e il fiuto radiofonico di «Noi siamo infinito». L’amore di «Nel mezzo di un applauso» è così intenso che «l’universo intero applaude noi».
Michele Bravi
Vincitore di «X Factor» e youtuber di successo, al debutto al Festival Bravi canta una ballata elettronica delicata, in cui gli sbagli fatti durante una relazione finiscono ne «Il diario degli errori». Da cui, dice nel testo, «almeno tu rimani fuori».
Chiara
Al suo terzo Sanremo Chiara porta «Nessun posto è casa mia», ballata musicalmente molto essenziale, dal testo suggestivo più che narrativo: si parla di luoghi e persone da lasciare, ma anche di un amore capace di trasformare la realtà.
Clementino
Il rapper avellinese, al secondo Sanremo, canterà «Ragazzi fuori», scritta con Marracash. È un pezzo hip hop dai tratti molto melodici in cui ricorda frammenti di una gioventù ai margini e sottolinea la necessità di stare vicini a chi ha bisogno d’aiuto.
Lodovica Comello
Cantante, attrice, conduttrice tv, «Lodo» sbarca a Sanremo con «Il cielo non mi basta». Pezzo pop contemporaneo, sfocia in un ritornello a tutta voce. Nel testo c’è un amore segreto (o proibito) che richiede compromessi: «Mi prenderò solo un po’ di te». Attenti alla citazione di Baglioni nella prima strofa.
Gigi D'Alessio
La star napoletana torna a Sanremo dopo cinque anni con «La prima stella». Il brano è una struggente invocazione alla madre di Gigi, scomparsa quando lui era ancora molto giovane. Le racconta la sua vita e il mondo che non ha potuto vedere, e immagina che lei lo guardi dal cielo stellato.
Elodie
La finalista di «Amici» con i capelli rosa riporta Emma a Sanremo: c’è anche lei tra gli autori di «Tutta colpa mia», una canzone d’amore dal retrogusto soul Anni 60 in cui la voglia di fuggire insieme («Amore amore amore andiamo via») si scontra con una relazione incapace di evolvere.
Giusy Ferreri
Toccherà proprio a Giusy quest’anno il compito di farci ballare dal palco dell’Ariston. La sua canzone «Fa talmente male» (un evidente gioco di parole) unisce l’anima soul e vintage dei suoi esordi alla sua indole più dance, e la sua produzione è la più moderna del Festival. Sarà di certo una hit radiofonica.
Francesco Gabbani
Proseguendo il percorso di «Amen», che l’anno scorso gli ha portato la vittoria tra i giovani, Gabbani ripropone lo stesso stile nel pezzo più divertente di quest’edizione. «Occidentali’s karma» è una satira vertiginosa delle ossessioni del nostro tempo e la frase «Namasté, alé!» diventerà un tormentone.
Fiorella Mannoia
Scritta da Amara (era tra i Giovani nel 2015) la canzone con cui la Mannoia torna in gara dopo 29 anni è «Che sia benedetta», una profonda riflessione sul valore della vita: «E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta».
Marco Masini
Con le sue strofe quasi rappate e il sottofondo elettronico, «Spostato di un secondo» segna una svolta, ma Masini nel ritornello ripropone tutta la sua intensità. Nel brano immagina un mondo alternativo che sovverte le regole con la forza dell’amore.
Ermal Meta
Al suo debutto tra i Big, Ermal Meta porta un brano di forte impatto emotivo, «Vietato morire»: su un ritmo sostenuto, racconta una storia di abusi famigliari ma dà un chiaro messaggio di speranza a chi si sente solo e abbandonato.
Fabrizio Moro
Per il suo 5° Sanremo, Moro (vincitore nel 2007) ha preparato la commovente ballata «Portami via», la sua richiesta d’aiuto per sfuggire al panico e alle ostilità. Perché l’amore di una famiglia è la cura migliore per i momenti più bui.
Nesli e Alice Paba
Il cantante marchigiano e la vincitrice di «The Voice of Italy» cantano «Do retta a te», bella canzone d’amore e piccole follie. Parte dal timbro tipico di Nesli, debitore al rap, per aprirsi a un ritornello che pare rifarsi ai duetti sanremesi del passato.
Raige e Giulia Luzi
Il tratto più distintivo di «Togliamoci la voglia», con cui Raige e la Luzi esordiscono al Festival, è un riff di chitarra stile western in sottofondo. In un pezzo pop urbano macchiato di rap, il duo invita ad abbandonarsi alla passione ritrovando il piacere del contatto.
Ron
Per il suo settimo Sanremo il cantautore ha scelto il brano «L’ottava meraviglia». Ron apre la canzone con alcune considerazioni sul tempo che passa («La mia vita è una candela, brucerà lasciando cera») e sul problemi di ogni giorno. Poi svela il senso del titolo: «l’ottava meraviglia del mondo siamo io e te».
Samuel
Ritroveremo le sonorità dei suoi Subsonica, tra pop puro ed elettronica (ma in chiave orchestrale), nel pezzo di Samuel, «Vedrai», dove un rapporto d’amore è uno scudo per proteggersi dalle avversità quotidiane: «Troveremo il modo per dimenticare la noia, l’abitudine, la delusione».
Sergio Sylvestre
C’è anche Giorgia tra gli autori di «Con te», brano con cui Sergio (vincitore di «Amici») debutta al Festival. La canzone è una notevole ballata soul dall’andatura classica che punta molto sul carisma vocale di Sylvestre, tra profondità e falsetti. Alla fine della canzone entra in gioco anche un coro gospel.
Paola Turci
Dopo 16 anni Paola Turci torna in gara con «Fatti bella per te», canzone che rispecchia i temi del suo libro «Mi amerò lo stesso». Nel testo Paola invita ogni persona a ritrovare il gusto di farsi del bene e riscoprire la propria bellezza. Il ritmo è veloce, le sonorità pop rock hanno un gusto britannico.
Michele Zarrillo
A 9 anni dall’ultima volta il cantautore romano torna al Festival con «Mani nelle mani». La canzone evoca un rapporto in difficoltà: Zarrillo compie un viaggio nostalgico nel passato, nella speranza di ritrovare lo spirito degli attimi più felici. Musicalmente è un classico, immediato ed elegante.