Sanremo 2019, intervista agli Zen Circus: «Festeggiamo 20 anni di carriera»

Si chiamano “The Zen Circus” e sono esordienti a Sanremo 2019 con il brano “L’amore è una dittatura” per… togliersi uno sfizio: «Ci siamo fatti un regalo per i nostri 20 anni di musica»


31 Gennaio 2019 alle 14:01

Si chiamano “The Zen Circus” e sono esordienti a Sanremo 2019 con il brano “L’amore è una dittatura” per… togliersi uno sfizio: «Ci siamo fatti un regalo per i nostri 20 anni di musica» dicono Andrea Appino (voce e chitarra) e compagni. Con i loro giubbotti di pelle e le acconciature scapigliate hanno un’aria da “cattivi ragazzi”. «Ma siamo buoni» scherzano. «Somigliamo ai Nomadi: non siamo mai stati di moda, ma abbiamo fan di ogni età e all’Ariston cantiamo l’amore». Non l’amore romantico, ma quello «comunitario, che affrontiamo di petto, in un brano maestoso in cui l’orchestra è fondamentale, con gli strumenti che entrano in crescendo» spiegano. L’8 febbraio esce l’album “Vivi si muore 1999-2019” con i successi del gruppo che dopo il Festival, nel mese di aprile, ha due progetti: un concerto, il 12 a Bologna, e un libro edito da Mondadori, una biografia romanzata della band.

• Il testo di L'amore è una dittatura degli Zen Circus

La curiosità

Il nome della band toscana (i The Zen Circus sono di base tra Pisa e Livorno) s’ispira ai dischi “Zen Arcade” e “Metal Circus”, pubblicati negli Anni 80 dal gruppo americano Hüsker Dü.

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