Lo pronunciano così, con due M: “Ammore”. «È la nostra parola preferita in napoletano, che non è un dialetto, ma una lingua» mettono in chiaro Nino D’Angelo e Livio Cori, l’inedita coppia partenopea in gara a Sanremo 2019 con il brano “Un’altra luce”
Lo pronunciano così, con due M: “Ammore”. «È la nostra parola preferita in napoletano, che non è un dialetto, ma una lingua» mettono in chiaro Nino D’Angelo e Livio Cori, l’inedita coppia partenopea in gara a Sanremo 2019 con il brano “Un’altra luce”. «Divideremo la paura dell’Ariston. E, visto che sei giovane, dovrai ricordarti anche le mie parole» scherza Nino con Livio, il più scaramantico dei due, anche per un motivo “misterioso”: c’è chi pensa, infatti, che dietro al cappuccio del rapper Liberato si celi proprio Cori. «Non ne parliamo, sono già terrorizzato dal palco» anticipa lui, dribblando ogni domanda. E mentre mostra i suoi amuleti (medaglietta di San Gennaro, Sacro Cuore di Gesù e cornetto) aggiunge: «Cantare con Nino è un onore. Lui è il re di Napoli, il maestro che ha ispirato tanti artisti che oggi fanno urban, R’n’B e hip hop. La sua canzone “Senza giacca e cravatta” (ottavo posto a Sanremo 1999, ndr) è un mito! Per questo ho voluto solo lui nel mio primo disco, con la nostra canzone sanremese che mette a confronto due generazioni di “ragazzi” napoletani». L’album d’esordio di Cori esce l’8 febbraio e si intitola “Montecalvario - Core senza paura”.
• Il testo di Un'altra luce di Nino D'Angelo e Livio Cori
La curiosità
D’Angelo a Sanremo spera di incrociare Anna Tatangelo per un pranzo preparato da Gigi D’Alessio. «Cucina benissimo!» dice Nino, che canterà con Gigi all’Arena Flegrea di Napoli il 21, 22 e 23 giugno nei concerti evento “Figli di un re minore”.