Diretta prima serata Sanremo 2020: segui il programma completo del 4 febbraio con canzoni, cantanti in gara e foto e video live dal Teatro Ariston

- Tutto su Sanremo 2020
- La scaletta della prima serata
- Testi e spiegazioni dei Campioni in gara
- Il programma delle 5 serate
- Gli ospiti serata per serata
- La classifica della prima serata di Sanremo 2020
- Gli ascolti della prima serata
“C’è bisogno di pace!”. Non poteva che essere Fiorello ad aprire il 70° Festival di Sanremo. E per esorcizzare le polemiche e “il rischio 15%” (lo dice davanti allo spiazzato neo-direttore di Rai Uno) lo fa vestito con la tonaca di Don Matteo (“il solo Matteo che funziona in Italia” e che “da sola fa il 35%”) invitando tutti a placare le polemiche e “scambiarsi un gesto di pace”. Poi presenta Amadeus: “Un talento incredibile a mettersi tutti contro!”. Amadeus si gode la discesa della mitica scalinata dell’Ariston e racconta del suo sogno di presentare il Festival. Poi richiama Fiorello che continua a esorcizzare il rischio flop del suo amico: “ricorda che al Festival di Sanremo si entra Papa, si esce Papeete”.
Le ultime polemiche su Sanremo sono state sulle "Nuove Proposte", ma apre le danze del Festival la gara ad eliminazione tra gli Eugenio in Via di Gioia e Tecla Insolia, solo 16 anni, che vince per un soffio con il 50,6%. Lo stesso, con qualche voto in più (54%), fa Leo Gassmann che vince con Fadi, che però è bello su di giri: “Viva la Romagna e il Sangiovese!”, è il suo saluto.
Ma questo è anche il Festival di Tiziano Ferro, special guest di tutte le serate, e lui inizia con la canzone italiana più famosa nel mondo e tanto swing: Nel blu dipinto di blu. Prima presentatrice sul palco dell’Ariston è invece Diletta Leotta, in giallo, “bella, simpatica e laureata in Giurisprudenza”, la presenta Amadeus, mentre la gara inizia con due abitué del Festival come Irene Grandi e Marco Masini e con Rita Pavone che torna in gara dopo 47 anni ed è premiata dalla standing ovation dell’Ariston.
Con Rula Jebreal, invece, Amadeus “duetta” con un divertito mea culpa per le gaffe fatte nei giorni scorsi. Lei elegantissima consiglia a tutte “un passo avanti” e presenta Achille Lauro che per l’occasione sfoggia a sorpresa un nude-look di cui si parlerà ancora. Seguito quasi per contrappasso dall’elegante esibizione di Diodato. L’applauso più lungo è però per il mitico maestro Peppe Vessicchio che ritorna a dirigere l’orchestra per Le Vibrazioni che sul palco hanno anche un ballerino che “canta” con la lingua dei segni.
“I miei genitori pop!”. Tocca a Romina Carrisi che giusto 33 anni fa era nella pancia della madre su questo palco, presentare Al Bano e Romina Power che rievocano Nostalgia Canaglia, Ci sarà, Felicità che scatena l’Ariston, e l’inedito, dopo 25 anni dall’ultimo, Raccogli l’attimo, con testo dell’applauditissimo Cristiano Malgioglio.
La gara riprende con il favorito dai bookmaker Anastasio, seguito da Tiziano Ferro che omaggia Mia Martini con Almeno tu nell’Universo e nel finale si emoziona e pensa di “aver rovinato tutto!”. Diletta Leotta forse si leva qualche sassolino dalle scarpe con un monologo sulla bellezza dedicato a sua nonna, presente in platea: “La bellezza può diventare un peso se non si impara a portarla col tempo”. Poi il cast del film di Gabriele Muccino Gli anni più belli - Emma Marrone, Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria insieme agli attori che li interpretano da giovani - intona Baglioni: E tu come stai.
Dopo un’elegantissima Elodie, è tempo del monologo di Rula Jebreal che cita Battiato, De Gregori, Vasco e Fiorella Mannoia, ma racconta anche della sua terribile infanzia, del suicidio della madre e dei numeri delle violenza sulle donne nel nostro Paese, che fanno orrore. Alla fine il suo messaggio è molto potente.
Dopo Bugo e Morgan, in gara insieme, ritorna sul palco Emma per cantare Stupida Allegria e soprattutto Non è l'inferno con cui vinse il Festival nel 2012, Amami e Fortuna. Per poi attraversare un lunghissimo red carpet fino alla piazza Colombo di Sanremo e continuare lì la sua esibizione. Amadeus ci tiene a precisare che è la prima volta nella storia.
A tarda ora, ormai, chiudono la gara Alberto Urso, Riki con l’auto-tune e Raphael Gualazzi, mentre Tiziano Ferro si congeda con Accetto miracoli e annuncia un duetto con Massimo Ranieri. Quindi Gessica Notaro e Antonio Maggio (vinse tra i giovani nel 2013) cantano La faccia e il cuore, un brano scritto da Ermal Meta. Si chiude con la classifica che vede a sorpresa al primo posto Le Vibrazioni, seguiti da Elodie, Diodato, Irene Grandi, Marco Masini, Alberto Urso, Raphael Gualazzi, Anastasio, Achille Lauro, Rita Pavone, Riki e, ultimi, Bugo e Morgan.