Sotto il balcone di Irama

Siamo stati davanti a casa sua a Milano

Irama  Credit: © Alessandro Zambianchi
11 Marzo 2021 alle 08:42

La vittoria, solo sfumata, di Irama sarebbe potuta diventare la favola di questo Sanremo 2021. Perché, al di là del trionfo mancato (è arrivato quinto), il caso del Festival di quest’anno è stato proprio il suo. E mentre tutti lo cercavano a Sanremo, solo noi di Sorrisi siamo riusciti a scattargli queste foto in cui ci saluta affacciandosi dal balcone della sua casa a Milano dove si era rifugiato.

Come sappiamo, Irama era stato fermato poche ore prima di salire sul palco nella prima serata. Questo per via della positività al coronavirus di due collaboratori. Come da regolamento era destinato alla squalifica, nonostante lui fosse risultato negativo a tutti i tamponi. Amadeus, però, dopo aver parlato con gli altri 25 Campioni era riuscito a rimettere in gioco il cantante di Carrara. Irama, tuttavia, non ha potuto esibirsi sul palco: infatti sono state trasmesse le registrazioni delle sue prove generali.

Ma anche così, a distanza, Filippo, questo è il suo nome vero, la vittoria l’ha accarezzata. Lui stesso ci ha creduto fino in fondo: «Mai smetterai, canterai, perderai la voce. Questa sera tocca a voi» è il messaggio che aveva dedicato ai suoi fan su Instagram sabato. Qualora avesse vinto, avrebbe emulato Claudio Villa che nel 1955 non ritirò il primo premio per “Buongiorno tristezza” perché era a letto con la febbre: al posto della sua esibizione nella serata finale fu trasmesso un grammafono che riproduceva il suo brano.

La vicenda di Irama è, a prescindere del risultato, diventata l’emblema della musica che non si ferma, neanche in un periodo così difficile: «Ho vissuto un momento particolare in cui c’è stata tanta sincerità, ho chiesto alla mia musica di parlare per me» ci ha detto. Questo per merito di una canzone che ha tutte le carte in regola per diventare una hit: «È un brano che immagino come se fosse un treno: da una parte ha la libertà dello spirito, della danza. Ma se sali su questo treno, una delle venature predominanti è la malinconia. Ho sempre trovato difficile scrivere canzoni di questo tipo, che hanno un tempo veloce ma un fondo di tristezza. Però mi piace tantissimo».

Non potendo salire sul palco, Irama ha seguito tutto il Festival in quarantena, davanti alla tv. Lo ha fatto, ci ha rivelato, vestito di tutto punto. Niente tuta o tanto meno pigiama. Accanto a sé la sua chitarra e un gin tonic: «È un modo per sentirmi a mio agio».

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