Sembra incredibile, ma tra i più popolari cantanti e gruppi italiani ci sono artisti che non sono mai stati al primo posto della classifica degli album più venduti
Sono numeri uno assoluti della musica italiana, hanno venduto milioni di dischi portando al successo alcune tra le canzoni più amate di sempre, eppure questi dieci artisti non hanno mai conquistato la vetta della classifica degli album più venduti. Di chi stiamo parlando? E quali sono i motivi e le circostanze per cui questi Numeri Uno non sono mai stati al numero uno? Scopritelo sfogliando la nostra gallery.
Massimo Ranieri
Sono passati 27 anni dal trionfale ritorno a Sanremo di Massimo Ranieri. La vittoria di «Perdere l'amore» nel 1988 fece ripartire la carriera musicale del poliedrico artista napoletano, che dagli Anni 70 in poi aveva progressivamente abbandonato il pop per dedicarsi quasi esclusivamente alla recitazione. Tuttavia, l'omonimo album uscito nei giorni del Festival non riuscì a entrare nella Top 10 e si fermò al 13° posto. Prima di allora, Ranieri era stato tra i primi dieci solo due volte, nel 1972, con «Via del Conservatorio» (8° posto) e «'O surdato 'nnammurato» (3°). Del resto, nella seconda metà degli Anni 60, quando le sue canzoni dominavano la Hit Parade dei singoli, i 33 giri erano poco diffusi e non esisteva ancora una graduatoria degli album più venduti. Lo stesso discorso vale, in parte, anche per lo storico «rivale» di Ranieri, Gianni Morandi, che non è mai stato al numero uno con un album solista ma solo in coppia con Lucio Dalla («Dalla-Morandi», primo per 8 settimane nel 1988).
Umberto Tozzi
I suoi grandi successi, scritti con Giancarlo Bigazzi, hanno fatto il giro del mondo, eppure Umberto Tozzi, il cantante di «Gloria», «Ti amo», «Tu», «Stella stai» e «Notte rosa», non ha mai raggiunto la vetta della classifica con un suo album. Ci è andato vicinissimo per tre estati consecutive, ma una volta arrivato al secondo posto ha sempre trovato qualcuno a sbarrargli la strada. Nel 1978, «Tu» dovette competere con la colonna sonora di «Saturday Night Fever» (prima per 15 settimane), nel '79 «Gloria» non riuscì mai ad avere la meglio su «L.A. & N.Y.», l'album di Alan Sorrenti che conteneva «Tu sei l'unica donna per me», mentre nell'80 «Tozzi» (lanciato dal singolo «Stella stai») fu superato da «Una giornata uggiosa» di Lucio Battisti e «Sono solo canzonette» di Edoardo Bennato, entrambi al primo posto per nove settimane. Nel 1994, «Equivocando» fu fermato al secondo posto da «The Division Bell» dei Pink Floyd.
Loredana Berté
«Sei bellissima», «Dedicato», «Non sono una signora» e «Il mare d'inverno» sono i più grandi successi di Loredana Berté, che ha debuttato nella classifica degli album più venduti nel 1978 con «T.I.R.». Quel disco si fermò al 24° posto ma in seguito la cantante calabrese è stata spesso in Top 10 (4° posto con «Jazz» nell'83, 6° nell'84 con «Carioca»). Il piazzamento più alto lo ha ottenuto nel 2005 con «BabyBerté» (2° posto), il disco del ritorno dopo molto anni di silenzio.
Raf
Frequenta da trent'anni la Superclassifica senza avere mai avuto il piacere di vedere un suo album al primo posto. Raf, il cantante lanciato da «Self Control», ha sfiorato il trono alla fine del 1996 con la raccolta «Collezione contemporanea» (2° posto), sfidando senza successo il dominio di «Canzoni» di Lucio Dalla e «The best of» di Zucchero. Tre anni prima, Raf era arrivato fino al 3° posto con «Cannibali», mentre il suo nuovo album «Sono io» ha debuttato in ottava posizione.
Ornella Vanoni
Mina e Ornella Vanoni hanno fatto la storia della canzone italiana degli ultimi 50 anni, ma solo la prima ha dominato più volte la classifica degli album più venduti, collezionando record (per esempio, 14 dischi al primo posto per un totale di 56 settimane in vetta) che nessun'altra cantante ha mai superato. La Vanoni, invece, ha raggiunto il secondo posto solo una volta (nel 1971 con «Ah l'amore l'amore quante cose fa fare l'amore») e il terzo nel 2008 con «Più di me». Uno dei suoi album più celebri, «La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria» del 1976, inciso in Brasile con Vinicius de Moraes e Toquinho, si fermò al decimo posto.
Enrico Ruggeri
Ha vinto due Festival di Sanremo e scritto classici della canzone italiana come «Il mare d'inverno» e «Quello che le donne non dicono», ma anche a Enrico Ruggeri è sempre sfuggito il trono della classifica degli album. Il suo miglior risultato è il quinto posto, raggiunto tre volte: nel 1988 con «La parola ai testimoni», nel 1993 con «La giostra della memoria» (l'album di «Mistero», brano con cui trionfò al Festival) e nel 1994 con «Oggetti smarriti». Assieme ai Decibel, invece, Ruggeri non è mai andato oltre il 25° posto dell'album di esordio, uscito nel 1978.
Anna Oxa
Iniziata con un folgorante debutto a Sanremo 1978 («Un'emozione da poco» vinse nella categoria Donne), la carriera di Anna Oxa è ricca di singoli di successo, che però non l'hanno mai spinta oltre il quarto posto della classifica degli album, risultato ottenuto due volte: nel 1989 con «Tutti i brividi del mondo» (uscito pochi mesi dopo la vittoria a Sanremo di «Ti lascerò») e nel 2010 con «Proxima». L'album «Senza pietà», con l'omonima canzone che trionfò al Festival del 1999, si fermò all'ottavo posto.
Irene Grandi
La cantante toscana ha visto per la prima volta il podio della Superclassifica nel 1997, con l'album «Per fortuna purtroppo» (3° posto); poi, nel 2005, Irene Grandi è arrivata a un passo dal trono con «Canzoni per Natale» (2° posto), ma stranamente i suoi album più venduti si sono dovuti fermare più sotto. «In vacanza da una vita», per esempio, ha venduto mezzo milione di copie nel 1995 senza mai andare più su del quinto posto, mentre la raccolta «Irene grandi.hits», che conteva la superhit «Bruci la città», si fermò al 4° nel 2007.
Matia Bazar
Hanno appena festeggiato i primi 40 anni di una carriera ricca di singoli entrati nella storia del pop italiano, da «Stasera che sera» a «Ti sento» passando per «Solo tu» e «C'è tutto un mondo intorno», ma anche i Matia Bazar hanno sempre sfiorato la vetta della classifica degli album senza mai toccarla. «L'oro dei Matia Bazar», uscito nel 1977, si fermò al secondo posto, mentre «Tango» del 1983, che conteneva la splendida «Vacanze romane», si fermò al quarto.
Roberto Vecchioni
Dal suo debutto in classifica, nel 1976 con «Elisir», il «professore» Roberto Vecchioni ha scritto alcune tra le più belle pagine della storia della canzone italiana («Luci a San Siro», «Samarcanda» e tante altre) arrivando a vincere, a 68 anni, il Festival di Sanremo con «Chiamami ancora amore». In quattro occasioni è arrivato vicinissimo al primo posto: nel 1977 con «Samarcanda», nel 1997 con «El bandolero stanco», nel 2002 con «Il lanciatore di coltelli» e nel 2013 con «Io non appartengo più».