Taylor Swift ha conquistato il mondo! Vi raccontiamo chi è la nuova regina del pop

Nei cinema fa furore un film sul tour che sarà a Milano nel 2024

23 Ottobre 2023 alle 08:03

Chi è la popstar numero uno al mondo? In questo momento, c’è una sola risposta: Taylor Swift. L’artista americana, che il 13 dicembre compirà 34 anni, ne ha già alle spalle 20 di carriera, durante i quali ha vinto centinaia di premi e si è imposta con grande intelligenza, più che come una “semplice” cantautrice venerata da milioni di fan (gli “swifties”) come un fenomeno di costume globale.

Nelle sale in questi giorni possiamo assistere al film ufficiale del suo esplosivo “Eras Tour”, che da noi arriverà il 13 e il 14 luglio 2024: due concerti allo stadio di San Siro a Milano che sono andati esauriti in una manciata di minuti. Eppure molti italiani ancora non conoscono la sua musica, anche perché le radio nel nostro Paese sono state sempre piuttosto restie a trasmetterla. Così, abbiamo deciso di raccontarvi vita e opere della nuova regina del pop.

Talento precoce

Taylor Alison Swift è nata nel 1989 (che è anche il titolo di uno dei suoi album più celebrati) ed è cresciuta nella contea di Berks, in Pennsylvania (Stati Uniti), figlia di un agente di cambio e di una casalinga con un passato nel marketing. La musica però scorre nelle sue vene: nonna Marjorie era una cantante lirica. Taylor è un talento precoce, ha solo 12 anni quando per la prima volta imbraccia una chitarra: un tecnico informatico con la passione per la musica le insegna a suonare “Kiss me”, una hit degli Anni 90. Da lì a iniziare a scrivere canzoni il passo è breve, e la bravura mostrata dalla ragazzina è tale da convincere il padre a trasferire l’intera famiglia nel Tennessee. Per essere più vicini a Nashville, la capitale del country.

Smarcarsi dal country

Il primo album esce quando Taylor non ha nemmeno 17 anni. Per la giovane età e la freschezza dei testi, riesce a portare nell’universo country un pubblico nuovo, meno tradizionale, e diventa presto un fenomeno. Ma quel mondo le va stretto. Così, soprattutto dal quarto album in poi, inizia a uscire dai confini che la scena impone (facendo arrabbiare qualche purista), prima sperimentando con il pop e il rock e poi, crescendo, con sonorità più apprezzate dalla critica, dal folk acustico all’elettro-pop. E acquistando, passo passo, sempre nuovi fan ed estimatori.

Dal vivo è inarrestabile

Questo pubblico, diventato ormai immenso, le ha permesso di battere numerosi record: nel Guinness dei primati, più di 100 voci sono legate a Taylor Swift, ai suoi dischi e ai suoi tour. L’ultimo, intitolato “Eras Tour”, iniziato a marzo, è monumentale: sono quasi 150 date negli stadi più grandi del mondo. Dopo aver coperto gli Usa fino ad agosto, il tour riprenderà a novembre in Sud America e si concluderà tra un anno, dopo aver fatto il giro dei continenti. E in ogni concerto, l’artista dà tutta se stessa in uno spettacolo lungo oltre tre ore che esplora le fasi della sua discografia (le “Ere” del titolo) in più di 40 canzoni. La gente che va ai suoi concerti è trasversale, non ci sono solo ragazzine con cartelloni pieni di cuori dipinti con il pennarello rosso, ma anche tantissimi adulti: qualcuno la segue da sempre ed è cresciuto con lei, qualcun altro l’ha scoperta grazie ai figli.

È una... regina Mida

Questo tour ha un impatto notevole anche da un punto di vista economico, non soltanto per i milioni di biglietti venduti (che hanno messo puntualmente in crisi il sistema di vendita online in diversi Paesi) ma anche per l’indotto economico che Taylor e il suo pubblico riescono a portare nelle città in cui fanno sosta. I media americani hanno coniato il termine “effetto Taylor Swift” per raccontare questa regina Mida del pop. Uno degli ultimi esempi ha a che fare con la sua vita sentimentale: da un paio di mesi la cantante avrebbe una relazione (per ora non ufficiale) con Travis Kelce, uno dei più popolari giocatori di football americano. Quando lei ha iniziato a presentarsi allo stadio per le partite dei suoi Kansas City Chiefs, si sono impennati gli ascolti televisivi e le vendite dei biglietti e dei gadget della squadra.

Una donna americana

A tutto ha contribuito l’immagine ormai inattaccabile dell’artista, che dopo qualche inciampo (come un famoso litigio in diretta con il rapper Kanye West, entrato negli annali), ha saputo costruire e vendere la sua immagine, prima di “tipica ragazza americana” e poi di donna indipendente e risoluta, sciogliendo anche le riserve sul suo orientamento politico (decisamente con i Democratici) e sul suo impegno per i diritti civili e sociali. Al centro di questa narrazione c’è però sempre il suo talento come compositrice: Taylor da sempre firma di suo pugno ogni brano, e nei suoi testi, spesso semplici e diretti, pieni di struggimenti e di rivincite, finiscono per immedesimarsi milioni di persone (non solo donne). Così come con la sua immagine pulita, sorridente, libera e ottimista ma determinata a correggere i torti subiti.

Il fiuto per gli affari

Una delle storie che mostrano bene questo mix di determinazione e fiuto per gli affari è la battaglia contro Scooter Braun, un manager che qualche anno fa si è accaparrato i diritti del catalogo di Taylor. Lei, per tutta risposta, ha iniziato a reincidere i suoi primi album, con una maggiore cura, così da svalutare le vecchie registrazioni e far conoscere brani più vecchi a una nuova generazione di fan. Un altro esempio è proprio il film sul tour: Taylor ha saltato la catena distributiva, stipulando direttamente accordi con grandi catene di sale e tenendo una bella fetta per sé (ma anche per la sua numerosa squadra: pare che sia assai generosa con le persone che lavorano con lei). Gli esercenti ringraziano: il film di Taylor Swift da molti è considerato il toccasana che potrebbe salvare le sale nel drammatico periodo dello sciopero degli attori.

La formula magica

Insomma, Taylor Swift sembra avere trovato la formula perfetta per diventare l’incontrastata numero uno del pop. E grazie a questo tour imponente, e al film che lo racconta, la sua onda sta diventando ancora più lunga. Se non l’avevate ancora scoperta, forse è il momento anche per voi di diventare degli “swifties”.

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