Tommaso Paradiso: «Penso all’estate anche a dicembre»

L'ex leader dei Thegiornalisti presenta il brano “La stagione del Cancro e del Leone”

Tommaso Paradiso
23 Dicembre 2021 alle 08:56

Dallo scioglimento dei Thegiornalisti sono passati ormai più di due anni e Tommaso Paradiso, dopo essere ripartito con un nuovo percorso solista e tante belle canzoni (da “Non avere paura” a “Magari no”), ha collezionato progetti e brani che finalmente vedranno la luce nel 2022. Per salutare il 2021 ha presentato “La stagione del Cancro e del Leone”.

Tommaso, lei è del segno del Cancro... ma chi è del Leone?
«Nessuno, è solo un caso! In realtà è un modo curioso per definire il periodo dell'estate».

Ma siamo a dicembre!
«Il brano parla proprio del desiderio di vivere il calore di quella stagione che oggi vediamo così lontana».

Odia l'inverno?
«Un po’. Di solito a inizio marzo metto il costume e faccio il primo bagno. Penso che l'estate sia un “luogo” strepitoso nel quale vivere la propria vita, mentre mal sopporto l'inverno. Questo brano mi trasporta in un luogo che reputo più felice».

Potrebbe essere un po' una metafora della vita.
«Sì, lo è. Specie in questi ultimi anni la ricerca di un posto migliore, la ricerca della serenità è un po’ il desiderio di tutti. Spesso i fan mi chiedono: “Fammi piangere”, ma questa volta non sarà così, per quello c’è sempre tempo (ride)».

Il suo nuovo album “Space cowboy” uscirà il 4 marzo.
«Sì, doveva uscire a gennaio ma qui si naviga a vista. Abbiamo trovato una coincidenza perfetta, rimandandolo un po’. Quel venerdì corrisponde alla data di nascita e a una delle canzoni più belle di Lucio Dalla».

Il titolo ricorda un film con Clint Eastwood.
«Sì, quasi, ma in realtà è la sintesi di due mie due grandi passioni: guardare il cielo e la vita di campagna. Infatti si poteva chiamare “Vaccaro nello spazio” ma forse sarebbe risultato meno elegante (ride)».

A gennaio, prima del tour nei palazzetti tra marzo e maggio 2022, farà due concerti gratis.
«Sì, sono stufo di far aspettare, così canterò a Roma e Milano in due eventi più intimi nei locali, creati idealmente per chi sosterrà il disco e il tour. Io ne avrei fatte pure 300 di date gratis, ma non voglio fare arrabbiare troppo quelli che mi organizzano i concerti...».

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