Tropico: «C’eravamo io, Cremonini e Fabri Fibra…»

Davide Petrella, autore per tante popstar, ci presenta la sua “Contrabbando”

28 Luglio 2022 alle 08:21

Pensate a una canzone italiana che vi piace uscita negli ultimi anni. Facciamo due, per sicurezza. Ecco, ci sono alte probabilità che almeno una l’abbia scritta Davide Petrella, in arte Tropico. L’artista firma tantissimi brani per cantanti famosi ma questa estate ci sta facendo sentire la sua, di voce, nel singolo “Contrabbando”, in duetto con Cesare Cremonini e Fabri Fibra.

Quanto ci ha messo a unirli?
«Dieci giorni! Cesare e io lavoriamo insieme dal 2014, quando è cominciata la mia carriera da autore. Fabri l’abbiamo contattato dopo... era perfetto per il tema del brano».

Di che cosa parla?
«Viaggia su un doppio binario: parla della nostra società nella quale la furbizia sembra pagare più del merito, ma anche di come spesso nei luoghi più nascosti e improbabili si celino le storie di vita più belle».

Solo questa estate ha scritto i brani di Rocco Hunt con Elettra Lamborghini, Elisa, Rkomi, Alessandra Amoroso e Marco Mengoni. Ma come fa?
«Penso di essere fortunato, di mentalità molto aperta e curiosissimo. A dir la verità rispetto ma non amo l’etichetta di autore: non vendo canzoni, mi piace entrare in studio con gli artisti e fare qualcosa di bello insieme».

Tra l’altro so che non vuole ricevere i “quadretti” con le certificazioni di vendita dei brani che scrive.
«Mai chiesti. Non amo crogiolarmi nei successi del passato. Così come non farei l’autore se non avessi una carriera autonoma».

Mi spieghi meglio.
«Per fare l’autore, a mio avviso bisogna mettersi in gioco anche in prima persona come artista. I piccoli successi ma anche le delusioni sono fondamentali per “capire” la vita di chi sta sul palco».

Nel video di “Contrabbando” la si vede chiacchierare a un tavolino con Cesare Cremonini e Fabri Fibra. Non si sente cosa dite. Di cosa stavate parlando?
«Di cose che non si possono dire (ride). A parte gli scherzi, citavamo il film “Coffee and cigarettes” e parlavamo di concerti, di come la gente sia felice di stare di nuovo sotto i palchi a scatenarsi. Sembra che questa per molti sia la prima estate della loro vita».

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