Da «Sledgehammer» a «Thriller», dieci video musicali innovativi
A luglio 1986 «Sledgehammer» di Peter Gabriel dominava le classifiche con un celebre videoclip. Ecco altre dieci clip rivoluzionarie, da Michael Jackson a Lady Gaga
Il 26 luglio 1986 Peter Gabriel raggiunge, per la prima volta in carriera, la vetta delle classifiche Americane con «Sledgehammer». Curiosamente lo fa spodestando i suoi vecchi colleghi dei Genesis, guidati da Phil Collins, che detenevano la numero 1 fino a quel momento con «Invisible Touch».
«Sledgehammer» segna una svolta soprattutto grazie al suo videoclip rivoluzionario, uno dei più celebri di sempre e spesso ritenuto come il video più trasmesso da MTV nella sua storia. Da quando il canale inizia la programmazione, il 1 agosto 1981 a mezzanotte con «Video Killed The Radio Star», si capisce che il mondo della musica è cambiato e il videoclip sarà sempre più determinante per il successo di una canzone.
«I want my MTV!»
Alcuni artisti, come i Duran Duran, colgono subito l’opportunità del nuovo mezzo e, anzi, soltanto qualche settimana prima del lancio di MTV realizzano il video controverso di «Girls on Film». Per la presenza di diverse modelle nude viene censurato dalla BBC e tagliato per la trasmissione su MTV, essendo in effetti concepito inizialmente per i locali notturni. In seguito il gruppo realizzerà però video diventati celebri, spesso ambientati in località esotiche, per i loro singoli «Rio», «Hungry Like The Wolf» e «Save a Prayer».
Michael Jackson porta i video musicali a un livello cinematografico, ad esempio nella storica «Thriller» diretta da John Landis e per la durata di quasi 14 minuti. Ma anche in «Bad», con un video di 18 minuti diretto da Martin Scorsese, gli oltre dieci minuti della versione completa di «Smooth Criminal», il celebre balletto di «Billie Jean» e gli effetti speciali in «Black or White». L’idea di coinvolgere i registi cinematografici verrà ripresa da Bruce Springsteen che si affida a Brian de Palma per «Dancing in the Dark» e, più di recente, dai The Killers con Tim Burton e Justin Timberlake con David Fincher.
Gli anni Ottanta sono quindi dominati dalla cultura video e altri artisti, come Madonna, gli A-Ha e i Dire Straits, realizzano videoclip rivoluzionari per le immagini utilizzate o l’introduzione delle animazioni. Negli anni Novanta i video proiettano allo stato di superstar band come R.E.M., Beastie Boys e Nirvana e, più avanti, saranno Green Day, Nine Inch Nails, Linkin Park e OK Go a ereditare la tradizione dei grandi video.
In tempi più recenti una rivoluzione è arrivata con i videoclip di Lady Gaga, spesso ideati dal suo team creativo Haus of Gaga e con influenze che spaziano da Andy Warhol a David Lachapelle e Quentin Tarantino. In tema di video innovativi non si può però non citare alcuni esempi primitivi di videoclip, come Bob Dylan nel 1965 con il primo “lyric video” e «Bohemian Rhapsody» dei Queen tra i primi clip a scopo promozionale. Dieci tra i video più innovativi li trovate nella playlist qui sotto.
Peter Gabriel - «Sledgehammer»
È uno dei videoclip più rivoluzionari per le tecniche usate e, non a caso, ha vinto la cifra record di nove MTV Video Music Awards. Grazie all’uso di strumenti come claymation, pixilation e stop motion, all’avanguardia in quel momento, Peter Gabriel appare come fosse scomposto in diversi frame. Tra i tanti elementi animati sono celebri anche i polli danzanti intorno a metà canzone.
Michael Jackson - «Thriller»
Il video diretto da John Landis, regista di «The Blues Brothers» e «Una poltrona per due», è un cortometraggio di circa 14 minuti e probabilmente il primo ad avere una trama e una coreografia. Ispirato alle atmosfere del film di Landis «Un lupo mannaro americano a Londra», il video contiene elementi horror come zombie, lupi e cimiteri.
Madonna - «Like a Prayer»
Nel 2006 un sondaggio lo ha eletto “video più rivoluzionario” della storia, sicuramente Madonna coglie la potenza del mezzo e realizza un videoclip dalle immagini molto forti. Il suo scopo è mettere in guardia dal razzismo, con riferimenti precisi al Ku Klux Klan, ma il video contiene anche elementi religiosi e viene duramente condannato dal Vaticano all’epoca.
Dire Straits - «Money for Nothing»
Quando MTV inizia a trasmettere anche in Europa, ad agosto 1987, il primo videoclip mostrato è «Money for Nothing». Si tratta di uno dei primi in assoluto ad utilizzare animazioni computerizzate, che spesso illustrano meglio il testo, e personaggi umani ricreati al computer. Curiosamente nell’intro del brano si può sentire Sting, come ospite alla voce, cantare «I want my MTV!».
A-Ha - «Take on Me»
Insieme a «Sledgehammer» e «Thriller» uno dei video più innovativi di sempre: in questo caso per lo stile simil-rotoscopico delle immagini che uniscono persone del mondo dell’animazione a persone reali. Celebre la scena in cui la ragazza protagonista legge un fumetto su una gara di moto e il motociclista esce dalle pagine per portarla nel suo mondo animato.
Duran Duran - «Hungry Like the Wolf»
Per il secondo singolo dell’album «Rio» (1982) i Duran Duran girano un video, diretto da Russell Mulcahy, in una giungla dello Sri Lanka. L’atmosfera è ispirata dal film «I predatori dell’arca perduta» e nel 1984 vince il Grammy come miglior video musicale. È anche l’inizio di una serie di videoclip a tema esotico, come il successivo «Rio» girato nell’Isola di Antigua.
Beastie Boys - «Sabotage»
Girato da Spike Jonze, in seguito regista di «Essere John Malkovich» e recentemente di «Her (Lei)», questo video del 1994 è celebre per essere una parodia-omaggio delle serie TV poliziesche anni ’70. Il video è presentato infatti come sigla iniziale di una finta serie dal nome «Sabotage», sullo stile di programmi come «Starsky e Hutch» o «S.W.A.T.» e riceve cinque nomination agli MTV Video Music Awards 1994.
Lady gaga - «Bad Romance»
Dopo aver stupito con i videoclip di «Paparazzi» e «LoveGame», Lady Gaga conferma la coreografa Laurie Ann Gibson e il team Haus of Gaga per realizzare «Bad Romance». Inoltre si affida a Francis Lawrence, già regista di importanti clip per Justin Timberlake e Jennifer Lopez, e il video ottiene paragoni con «Thriller» e i lavori di Kubrick. Ottenendo tra l’altro ben dieci nomination agli MTV Music Video Awards.
Bob Dylan - «Subterranean Homesick Blues»
Il primo moderno video promozionale, progenitore dei videoclip dell’era MTV, è questa clip del 1965 tratta da un documentario sul tour inglese del 1965 di Bob Dylan. L’idea è semplice ed efficace: il cantautore regge diversi cartelloni rivolti alla telecamera, con parti di testo, e li fa cadere al ritmo della canzone. Di fatto anticipando i “lyric videos”.
Queen - «Bohemian Rhapsody»
Un altro video rivoluzionario, spesso citato come primo a scopo promozionale e come uno dei migliori di sempre, è «Bohemian Rhapsody» dei Queen. La band lo realizza e lo spedisce subito alla BBC per essere mostrato, al posto di un’esibizione dal vivo del gruppo, durante Top of The Pops. È solo dopo il grande successo della clip che le case discografiche si convincono a produrre video promozionali da spedire alle televisioni.