Marco Mengoni: l’ascolto di Ti ho voluto bene veramente

Dal 16 ottobre è tornato a emozionarci con il suo nuovo singolo. Qui, la nostra analisi


16 Ottobre 2015 alle 01:10

Si riparte. Marco Mengoni torna dal 16 ottobre 2015 con il suo nuovo singolo, "Ti ho voluto bene veramente", primo passo per "Parole in Circolo 2Due/di2Due", presto in arrivo. Anche questa volta c'era tanta attesa, perché Marco da un po' di anni lo aspettiamo sempre al varco, tutti.

Il pubblico che lo segue da sempre ma anche i più distratti non guardano solo ai suoi risultati, se hit o è flop, ma attendono con trepidazione le emozioni veicolate dalle sue canzoni. Insomma: il pubblico di Marco non si fa distrarre dalla sua fenomenologia, dai premi e dalle certificazioni.

Ascolta, riascolta e poi se deve dire qualcosa, parla.

"Ti ho voluto bene veramente", realizzata dal "dream team" Fortunato Zampaglione (musica e testo) e Michele Canova (Produzione), ci porta per accenni nell'universo musicale di "Guerriero" ma con una storia nuova. Questa volta chiudiamo gli occhi, li riapriamo e ci troviamo in partenza, pronti per uno dei viaggi più difficili per una persona: dimenticare chi ci siamo lasciati alle spalle.

Qualcuno di voi ci è mai riuscito?

Questa fuga non è esente da colpe, da errori commessi, li facciamo tutti, non smetteremo mai di farne. Nel canto delicato e appassionante di Marco c'è la rievocazione dei sentimenti più comuni della solitudine. I momenti in cui l'assenza della persona che hai accanto per metà ti mostra un nuovo orizzonte e per metà ti fa sentire uno schifo: quando ti chiedono come stai, non sei più in grado di dare una risposta.

Non sei in grado più di dire una parola.

Di questa ballad piano e voce arricchita da suoni elettronici, si fa un gioco di equilibrio tra il nuovo e il classico. La voce di Marco spazia dal parlato al cantato in un'ottima interpretazione. Trasmette quella fitta al cuore che tutti hanno quando ci si sente in colpa per qualcosa che si è fatto...o per qualcosa che non si è detto. O più semplicemente per qualcosa che non possiamo più cambiare. 

È incredibile quanto siamo capaci di silenzi infiniti quando la storia è quasi al capolinea e quante domande, quanti dubbi, quanta voglia di conoscere l'altro arrivino quando ormai è troppo tardi. Ancora una volta Marco, un po' come in "Guerriero", riesce a portare al pubblico un brano di musica leggera che leggera non è per niente. 

"Sapessimo prima di quando partiamo che il senso è nel viaggio e la meta è il richiamo", è un invito a vivere con mente aperta e cuore sveglio la nostra vita. Godendo di quello che abbiamo e convivendo con quello che ci rimane quando si cambia rotta. Anche se sono ricordi, briciole, molto spesso rimorsi.

"Ti ho voluto bene veramente" ci chiede, come Marco ci ha chiesto di fare più volte nel suo percorso, lo sforzo di essere umani, mostrando fieri le cicatrici del nostro dolore. Dopotutto, siamo ancora in piedi.


Marco Mengoni
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