Alessandro Bonan e l’ultimo giorno di Calciomercato

Lunedì 5 ottobre condurrà, dalle 19, la diretta di “Calciomercato - L'originale” che tirerà le somme degli affari fatti. Al suo fianco ci saranno naturalmente Gianluca Di Marzio (inviato nel cuore delle trattative all'hotel Sheraton San Siro di Milano) e Fayna

Alessandro Bonan
2 Ottobre 2020 alle 18:35

L'estate sta davvero finendo: lunedì 5 ottobre si chiude il calciomercato estivo di questa stagione segnata dal coronavirus in cui anche il calendario del calcio vive continui stravolgimenti.

Com'è andata? Cosa potrà ancora succedere? Ne parliamo con Alessandro Bonan che proprio lunedì 5 condurrà, dalle 19, la diretta di “Calciomercato - L'originale” (su Sky Sport 24 e su Sky Calcio Serie A, canali 200 e 202 della piattaforma Sky) che tirerà le somme degli affari fatti. Al suo fianco ci saranno naturalmente Gianluca Di Marzio (inviato nel cuore delle trattative all'hotel Sheraton San Siro di Milano) e Fayna (Valerio Spinella), colleghi in una stagione d'oro per la trasmissione di Sky Sport.

Alessandro, che cosa dobbiamo aspettarci?
«A naso, c'è un grande affare ancora aperto: il passaggio di Federico Chiesa dalla Fiorentina alla Juventus. La Juve lo vuole e lui vuole andare a Torino… Se arriva l'offerta giusta, andrà. Ma adesso siamo in quel momento in cui 5 minuti fanno cambiare tutto».

Tu sei un grande appassionato di musica: questo calciomercato non è sembrato molto rock…
«Proprio no. Direi piuttosto che è stato una lunga lenta sinfonia, tra alti e bassi, con momenti forti e momenti teneri… A me è sembrato francamente infinito, anche perché è partito nel pieno della fase finale del campionato scorso, dopo il lockdown. Adesso finalmente si chiude. C'è chi dice che con l'emergenza coronavirus il calciomercato dovrebbe durare tutto l'anno, ma io direi proprio di no: perderebbe molto del suo fascino di momento delle grandi aspettative. Non posso pensare al calcio come un grande flipper coi giocatori che rimbalzano continuamente da una squadra all'altra».

Voi di “Calciomercato-L'originale”, poi, finireste schienati…
«Io mi sono divertito come sempre e non vedo l'ora di ripartire a gennaio con la “sessione invernale” (vorrebbe anche dire che sul piano dell’emergenza sanitaria le cose vanno bene…), ma tutto ha un tempo e per me quello di questo calciomercato estivo è scaduto».

Quali sono stati, finora, i momenti “alti”?
«Penso a due situazioni legate non a calciatori, ma ad allenatori. Siamo partiti con la questione dell'allenatore dell'Inter: Antonio Conte va o sta? Grande fibrillazione e alla fine è rimasto. E poi la sostituzione a sorpresa di Maurizio Sarri con Andrea Pirlo alla Juventus. Poi penso a due vicende che si sono trascinate a lungo: l'arrivo di Arturo Vidal all'Inter e il non arrivo di Edin Dzeko alla Juve».

Quanto vi fa arrabbiare un grande affare mancato?
«Per nulla. Il divertimento è seguire al meglio una trattativa, raccontarla bene e, possibilmente, prima degli altri. A prescindere da come si conclude».

Qual è il “colpo” di calciomercato che resta nel cuore di Alessandro Bonan?
«Te lo dico da pistoiese. Da ragazzino vedevo la riapertura delle frontiere come un sogno. Avvenne nel 1980, quando mi ritrovai con la mia Pistoiese che arrivava per la prima volta in Serie A. Prendemmo un brasiliano, Luis Silvio. Per noi il Brasile era la terra dei campioni ed era impensabile che da là potesse arrivare una schiappa. E invece mi bastò vedere il suo primo allenamento per capire che non era esattamente un fenomeno. Luis Silvio, comunque, è rimasto talmente iconico a Pistoia, che ci sono tifosi ancora in contatto con lui, e a me il suo arrivo rimarrà dentro per sempre».  

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