Martedì 8 giugno finiscono "Le iene" su Italia 1 e la conduttrice fa il bilancio di questa strana stagione
Adesso che su Italia 1 la stagione di “Le iene” sta per finire e l’8 giugno, dopo otto mesi di conduzione, Alessia Marcuzzi e Nicola Savino saluteranno gli spettatori, lei, Alessia, fa i conti con un’annata molto particolare in cui la pandemia di Covid ha colpito la vita delle persone e anche i programmi tv. Stoppata tre volte da alcuni tamponi positivi poi risultati negativi («Sono stata fortunata»), la Marcuzzi si è vista costretta a guardare il suo programma dal divano di casa. Là dove, come tanti, ha passato molte ore e ha fatto molti pensieri su se stessa.
Alessia, com’è stato guardare il programma senza di lei?
«Stranissimo! Innanzitutto guardavo con più attenzione i servizi. In studio e in diretta non riusciamo a vederli fino in fondo. Quando sono tornata ho detto: “Nicola, bravissimo! Puoi farcela anche senza di me!”. E lui: “Macché, tu illumini tutto”. Ci facevamo i complimenti a vicenda».
Il servizio che le è rimasto nel cuore?
«Quello su Malika, la ragazza cacciata da casa dopo aver fatto coming out, un tema di grande attualità. In quel caso mi sarebbe piaciuto essere in studio e poterla conoscere».
Cosa succede dietro le quinte che il pubblico non vede?
«A parte le mie cadute e le mie gaffe? Le incursioni nel camerino di Nicola. Spesso io sono pronta prima e vado a disturbarlo: “Che fai? Stai ancora mangiando la bresaola?”. In questo periodo si è dato al ciclismo ed è molto attento alla forma».
Quando un programma finisce...
«Ho sempre un grande attaccamento per tutti i programmi, mi affeziono alle persone che ci lavorano, mi entrano nel cuore e il pensiero di non rivederle è triste. È come una piccola famiglia, c’è una sorta di alchimia. Si dice sempre: “Ci si rivede” ma non è detto che accada».
Il prossimo anno sarà a “Le iene”?
«Non so ancora niente. Bisognerebbe interpellare Davide Parenti (il “papà” di “Le iene”, ndr) e chiedergli: “Ma Nicola e Alessia sono troppo vecchi o li potete richiamare?”».
Qualche giorno fa ha trascritto su Instagram la frase di Sharon Stone: «Il momento di decidere chi siete è adesso».
«L’ho scritta riferendomi alla pandemia. Abbiamo avuto tanto tempo per pensare, mi riferisco a chi aveva la possibilità di stare a casa e ragionare su delle cose».
Lei cosa sta decidendo?
«Sto decidendo che sono veramente felice e meno insicura di quello che sono sempre stata».
La Marcuzzi che vanta 8 milioni di follower sui social è insicura?
«Anche se hai tanti follower e sei apprezzata sui social non vuol dire che non puoi essere insicura nella vita. Mi chiedevo sempre: “Avrò fatto bene o avrò fatto male?”. Chi mi conosce sa che non sono esattamente l’immagine della donna tutta d’un pezzo, sono fragile e un po’ bambinona anche ora che ho quasi 50 anni».
La pandemia l’ha cambiata?
«Sono sempre stata una che dice una cosa e poi ci ripensa. Ho capito che se pure ho detto delle cose che non volevo dire, tutto passa. Mi sono perdonata e ho perdonato anche gli altri, quelli che mi hanno detto moltissime cattiverie».
Prima non lo faceva?
«Quando sei un personaggio pubblico te ne dicono tante. Ora non mi fa più male, tutto passa. Ho tanti fan carini e tantissime persone che mi vogliono bene. A volte, invece, ci attacchiamo all’unico commento negativo, “sei brutta”, “fai schifo”, mentre quelli che scrivono “ti voglio bene” li diamo per scontati. Durante la pandemia ho fatto un bilancio della mia vita e ho pensato a quelle che sono le mie priorità».
E quali sono ora le priorità?
«Primo: essere una “vacinada”, come canta Checco Zalone. Secondo: partire e raggiungere mio figlio Tommaso a Londra, non lo vedo da mesi. Terzo: ripartire e far ripartire tutto».
Ripartendo la ritroveremo anche sulla spiaggia di “Temptation Island”?
«Per il momento è prevista una sola versione con Filippo Bisciglia. Non sono mai stata una che si aggrappa ai programmi fino alla morte, però confesso che “Temptation Island” mi appartiene parecchio perché posso fare quello che mi piace, ossia ascoltare le storie e immedesimarmi».
Ultimamente fa pure dei video ai fornelli: sta pensando a un programma di cucina?
«In realtà preparo solo due piatti e a modo mio. Quando mi metto ai fornelli mio marito dice: “Oddìo, Alessia è entrata in cucina!”. E quando esco sembra esplosa una bomba. Io vorrei fare un programma di cucina con una che non sa cucinare. Ci vorrebbero un Cracco, un Cannavacciuolo che mi prendono e mi dicono: “Tu non sai cucinare, l’abbiamo visto! Facciamo un programma insieme”».
Programmi mai fatti che potrebbe condurre. Un programma di salute?
«No! Non sono ipocondriaca e quindi non voglio sapere e non voglio vedere nulla, mi devono costringere ad andare dal medico, anche se so che i controlli sono importantissimi».
Un quiz?
«Sono sicura che sbaglierei tutto, non ce la farei, direi la risposta giusta prima dei concorrenti».
Un programma di sport?
«Neanche! Io non capisco nulla di calcio o altro, mi piace solo il nuoto».
Di ballo?
«Sì! Meglio ancora se c’è anche la musica. Non importa se non so ballare, lo dovrei presentare. Il massimo della felicità è stato quando sono venuti i Måneskin o altri cantanti a “Le iene”».
Un sogno?
«Rifare “Harem”, è il mio programma del cuore. Parlare in modo confiden- ziale con donne che da sole e con il proprio impegno sono riuscite a creare qualcosa e a diventare un modello. Non lo dico per vantarmi, ma molte donne si identificano con me perché io mi sono fatta da sola, prima in tele-visione e ora come imprenditrice nel mondo del fashion e del beauty».
Da fashion manager, un consiglio per la stagione estiva?
«Direi i bustier Anni 50 e 60, quelli della nonna o sexy di pizzo, sotto una camicia da uomo o una camicia annodata».