Antonella Clerici: «Lontano dalla città ho scoperto questo paradiso»

Vive da due anni in una casa sull’Appennino. E durante il periodo di isolamento prepara il suo atteso ritorno in tv

Antonella Clerici gioca con i suoi cani Argo, un Rhodesian Ridgeback di 3 anni, e Pepper, bassottina a pelo ruvido di 7 anni. «Sono inseparabili» dice. «Insieme fanno ridere»  Credit: © Maelle Martens
14 Maggio 2020 alle 08:00

Se non fossimo in uno scenario di pandemia, chiacchierare con Antonella Clerici equivarrebbe a entrare nel mondo incantato di una favola: la casa nel bosco, la fattoria degli animali, l’orto, i fiori, il profumo della torta appena sfornata… E in fondo è un po’ così. Perché Antonella, che con il pubblico è sempre stata generosa, un pizzico del suo mondo lo regala con le dirette Instagram e con le tante foto della sua vita quotidiana in isolamento, che posta sui social.

Antonella, andare a vivere nel bosco è stata una scelta provvidenziale, vista la situazione di isolamento nella quale siamo costretti…
«È vero. La scelta di venire a vivere sull’Appennino, al confine tra Piemonte e Liguria, si è rivelata perfetta, soprattutto in questa occasione. Ma l’ho fatta già due anni fa… Io ho una dote che mi riconosco: riuscire a prevedere “l’orientamento” delle cose».

Che cosa intende?
«È una sorta di fiuto. Nei programmi sono sempre stata una antesignana: mi sono occupata di sport quando le donne non lo facevano, ho portato la cucina in tv quando non ci pensava nessuno, ho condotto il Festival di Sanremo da sola nel 2010… ho sempre seguito l’istinto. Questo mi ha dato ragione e più vado avanti con l’età, più sento il bisogno di seguirlo».

Come è successo quando si è trasferita nella casa nel bosco?
«Esatto. Due anni fa ho sentito un richiamo della natura, anche perché la nostra vita cambierà radicalmente: sempre più persone torneranno nei piccoli centri. Il fatto di ritirarmi a vivere in campagna nella seconda parte della mia vita si è rivelata non solo una buona idea ma, alla luce di quello che sta succedendo, una scelta vincente. Certo, per alcuni versi è faticoso: non è tutto a portata di mano come era per esempio a Roma, ma è impagabile avere un bosco che ti protegge, uno spazio vitale dove poterti muovere, respirare aria buona, mangiare i prodotti del tuo orto, fare una passeggiata e stare con gli animali, soprattutto in questo periodo di lockdown».

Chi c’è in questa casa?
«Io, Vittorio (Garrone, il compagno di Antonella, ndr) e Maelle, il trio che vive abitualmente qui. A noi, poi, si sono aggiunti due dei tre figli di Vittorio: Beatrice, la più grande che ha 25 anni, e Luca, che è il più piccolo e ne ha 18. Agnese è rimasta a Parigi, dove studia, quando sarà possibile rientrerà anche lei».

Ma non siete solo voi…
«No, certo! La nostra è una specie di vecchia fattoria. Ci sono Argo e Pepper, i nostri cani, poi i cavalli, i due puledrini nati durante la quarantena, Napo e Potter, le cinque mucche Highlander, libere nel bosco, e cinque galline: mica solo Carlo Conti ce le ha (ride), una famiglia di cinghiali, che ci arriva praticamente fin sotto casa: ho contato quattro cinghialoni grossi e almeno una ventina di cuccioli».

Ha parlato di un orto?
«Vittorio sostiene, e sono d’accordo con lui, che lavorare la terra fa bene allo spirito, oltre a essere utile. Pulire le erbacce, strapparle da terra, per esempio è terapeutico, ti libera la mente, è un’attività che psicologicamente fa veramente bene».

E oltre a sradicare le erbacce, coltiva qualcosa?
«Abbiamo una serra con le erbe aromatiche e le piantine aeree, poi gli orti nelle vascone grandi, con il cavolo rosso e nero, le lattughe, le insalatine, le zucchine, le carote… tutto quello che il terreno ci consente di coltivare. In questa zona siamo sull’Appennino e la natura è rude. La nostra non è una classica villa tradizionale con il prato all’inglese, ma una bella casa di campagna. La notte arrivano tutti i rumori del bosco, i primi tempi se non sei abituato fa un po’ impressione».

Mai avuto la tentazione di scappare e di tornare in città?
«Macché, pensi che a me questo bosco che mi viene quasi addosso piace, non mi fa paura, mi dà l’idea che mi protegga. Vittorio mi ha insegnato tanto del bosco, mi ha insegnato a osservarne l’evolversi della vita. Adesso, per esempio, c’è un verde che non avevo mai visto prima, come se fosse esploso tutto di un colpo, e tu pensi: ma con tutto quello che stiamo soffrendo, con le cose terribili che succedono, come fa la natura ad andare avanti? Ci sono i tulipani, il melo e il pero in fiore. La natura non si ferma, malgrado tutto. E quando impari a capirla, non ne hai più paura».

La sua giornata-tipo in questo periodo di isolamento come si svolge?
«Ho capito subito che dovevo darmi delle regole per non bivaccare davanti alla tv a mangiare a quattro palmenti. Quindi mi alzo tutte le mattine alle 8, per prima cosa bevo un caffè con Vittorio perché quello è il nostro momento di confidenza e di confronto un po’ su tutto. Poi faccio del movimento, una camminata o la ginnastica all’aperto quando è bel tempo, la doccia, e mi preparo per le dirette Instagram, che faccio quasi tutti i giorni: capelli in ordine, un po’ di trucco, un bel rossetto, non bisogna lasciarsi andare».

Le sue dirette sono diventate un appuntamento fisso con il pubblico.
«Me le sono inventate perché mi sono chiesta: cosa so fare io? Non canto, non ballo, mi piace chiacchierare, allora tengo compagnia alle persone parlando con i miei cuochi di cucina, certo, ma non solo. Poi ci sono i miei amici come Carlo Conti, Giorgio Panariello, Mika… Per questo ho aperto una finestra Instagram. Ma non avevo mai fatto dirette prima. Non sapevo come funzionasse, mi ha aiutato Lorenzo Biagiarelli, il fidanzato di Selvaggia Lucarelli: ho cominciato parlando di viaggi e di cucina con lui, poi è arrivata Anna Moroni, e facevamo molto ridere perché Anna è un po’ come Luca Laurenti per Paolo Bonolis, la mia spalla ideale da anni».

A proposito di cuochi, immagino che a casa Clerici si mangerà in modo fantastico.
«Tutti danno una mano. Chi cucina, chi apparecchia, chi sparecchia. Maelle fa i dolci, Bea le torte salate, io i risotti. Dopo pranzo con Maelle ci dedichiamo a fare i compiti: l’anno prossimo sarà in prima media e io la seguo molto per aiutarla a studiare, poi cuciniamo qualcosa insieme oppure guardiamo un film “d’amore”, come li chiamiamo noi. Infine c’è il momento della giornata in cui ci ritroviamo tutti insieme per costruire qualche cosa con il Lego o giocare a Monopoly. Ho voluto quello di Roma per ritrovare le strade della città: in fondo un po’ mi manca».

Cosa ha scoperto di saper fare in questo periodo?
«Di essere più tecnologica di quello che pensavo. In realtà sono pigra, odio, per esempio, leggere i libretti delle istruzioni (ride), invece ho scoperto che quando conta me la so cavare».

Cosa le manca di più?
«Mia sorella, mio papà, i miei amici. E anche i viaggi. Ho imparato che non bisogna mai rimandare le cose».

E il lavoro?
«Sento il direttore di Raiuno Stefano Coletta per capire cosa succederà. Sono in scadenza contrattuale, ma sono a disposizione. Prima del lockdown eravamo rimasti all’idea di fare in autunno un programma di cuore, “emozionale”, che mai come adesso credo sia opportuno. Ne stavamo parlando e poi questa ondata ci ha travolto: penso che per il serale bisognerà aspettare. Come puoi fare un programma di sentimenti senza abbracci?».

E un nuovo format quotidiano?
«Stiamo valutando la mia vecchia idea di un programma quotidiano dalla casa nel bosco. Adesso sembra che possa cadere a fagiolo: un format nella natura, fuori dagli studi televisivi, in un contesto semplice, una cornice naturale che non ha bisogno di scenografie. Sono almeno due anni che ci penso, da quando mi sono trasferita qui. Tutto torna, sento che questa è l’idea giusta, me lo dice l’istinto. Oggi con la tecnologia si può fare tutto, basti pensare a quello che è riuscita a fare Lady Gaga a livello mondiale. C’è un prima e un dopo coronavirus e la televisione in questo ha un ruolo importante».

Come se lo immagina il suo nuovo programma quotidiano, sarà il racconto della sua vita nella casa nel bosco?
«Penso a un insieme di tante cose: gli amici, la natura, la cucina, le chiacchiere... Che è quello che so fare. La casa e la vita che vi scorre dentro, insomma. Qualcosa vi ho già fatto vedere con le mie dirette Instagram, mostrandomi con dietro lo sfondo della mia vera casa e dei miei fornelli. D’altronde la mia postazione preferita non poteva che essere in cucina (ride)».

Seguici